Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |      
Autore: Elyss    27/05/2013    1 recensioni
Storia con protagonista Lydia Martin, che descrive i suoi pensieri in tutto quello che le è capitato, le sue incertezze. E la sua maschera sempre alzata sul volto, dietro alla quale si è sempre nascosta.
Storia tratta dalla seconda stagione di Teen Wolf.
Subirà una variazione Stydia
Buona lettura ;)
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lydia Martin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Non sarai mai sola




























Incubi del risveglio







Una luce abbagliante infastidiva i miei occhi rimasti chiusi per troppo tempo.


Alzati Lydia, non è più ora di dormire. Alzati e vivi il mondo. Anche se forse sarebbe stato meglio continuare a sognare ancora un po’, cullata dal buio che ti avvolgeva, come una bimba che sorride nei suoi sogni più belli. Ma tu non sei una bimba, è quello non era un sogno. Era un incubo.


Il candore dell’ospedale mi disturbava, contrastando con il nero di poco prima. Cercai di ricordarmi cosa mi fosse successo. Non ci misi molto a rielaborare l’accaduto. Peter Hale. La causa di tutti i miei problemi, l’inizio di quel mondo che non mi abbandonerà mai più. Mi sedetti sul letto e staccai tutti i fili che intaccavano il mio corpo fragile. Mi diressi verso la doccia, ansiosa di togliermi quegli indumenti opprimenti. L’acqua fredda scorreva su di me velocemente. Forse avrei dovuto avvisare qualcuno del mio risveglio. Non importa; nessuno mi stava aspettando là fuori. I miei genitori? Troppo occupati anche per la loro unica figlia. I miei amici? Troppo impegnati a evitarmi. Persino Allison. E non ne capivo il motivo. Per caso, mi ritrovai a guardare l’acqua che scorreva ai miei piedi. Era rossa, un rosso carminio che non avevo mai visto se non per il sangue. Toccai l’acqua, con l’ansia che iniziava a impadronirsi di me. Mi ritrovai tra le dita dei capelli. Erano lunghi e biondi, ma non erano i miei. Ricacciai indietro la mano, le lacrime che scorrevano copiose sul mio volto. Mi alzai per chiudere il rubinetto dell’acqua, quando mi sentii afferrare la caviglia destra. Lanciai un urlo così forte che probabilmente si sentì in tutto l’ospedale. Poi mi precipitai fuori dalla finestra, incapace di ritrovare un po’ di razionalità in quello che mi era appena successo. E allora corsi. Non so per quanto, non so dove volevo arrivare in quel momento. Volevo solo allontanarmi il più possibile da quel posto. Fuggivo da lui, anche se sapevo che mi avrebbe trovata ovunque. Solo quando giunsi a limitare del bosco, mi accorsi di essere nuda. Mi addentrai ancora, finché non fui sicura che nessuno mi avrebbe vista. Poi raccolsi le gambe contro la mia pancia, chinai la testa e piansi.


Povera piccola Lydia. Sta accadendo qualcosa di troppo grande anche per te. Te, che sei sempre stata la ragazza più coraggiosa della scuola, quella che tutte invidiavano, quella che non fuggiva mai. E ora guardati. Sei priva di indumenti, in un bosco nel quale probabilmente ti sei persa, e scappi dai tormenti di quelle visioni. Ma non sei nemmeno sicura che siano solo quello. Forse sono reali, o forse stai impazzendo. Perché piangi? È solo paura? O hai anche paura di essere rimasta sola? Non lo sei. C’è sempre qualcuno che ti vuole bene, ricordalo.


Non mi ricordo per quanto rimasi lì, immobile e con gli occhi vuoti, persi nell’infinito della mia mente. Ricordo solo la sensazione di smarrimento e di freddo che si facevano vive in me, e ad ogni passo crescevano. Le lacrime? Avevo smesso di contarle dopo aver compreso la follia di quel viaggio nel nulla. Camminavo inesorabile, senza una destinazione precisa; cercavo solo un luogo familiare alla mia vista, o qualcuno. Come ho fatto a perdermi? Ero persa già abbastanza di mio.


E adesso cosa farai? Non puoi permettere a delle illusioni di rovinarti l’esistenza. Reagisci. Non sei un burattino. Non sei nemmeno una ragazza facilmente manipolabile. Peter è morto. È tutto finito. Il vero problema è dimenticare. Non è mai stato il tuo punto forte, e tu lo sai. Jackson ne è la prova. Non ne uscirai viva se non ci provi. Ti distruggerai da sola, lentamente. E piangerai tante di quelle lacrime da non ricordare più per cosa sono. Non saprai distinguere le lacrime di dolore da quelle di rabbia. Saranno lacrime e basta. Candide e mortali lacrime.


Forse mi troveranno. Qualcuno si sarà accorto di me, dopo il mio urlo all’ospedale. I miei piedi non sentivano più dolore, solo stanchezza. Continuai. Non potevo arrendermi. Ero stata io a finire là dentro, e ora dovevo uscirne. Sentii qualcosa in lontananza. Un rumore. Era così sottile che per un attimo pensai di averlo solo immaginato, poi lo seguii, qualunque cosa fosse. Tutto era meglio di quel silenzio macabro che mi perseguitava. Avvicinandomi, riuscii a distinguere delle voci. Sospirai. Ho avuto fortuna. Ero giunta alla fine di quel maledetto incubo. Sperai che non mi vedessero, non subito. Dovevo prepararmi alla loro reazione, dovevo capire chi erano. Distinsi le luci lampeggianti dell’auto della polizia. Mi stavano cercando. Vidi Stiles che parlava con suo padre, lo sceriffo. Sorrisi. Sembrava nervoso, ed ero sicura che stessero parlando di me. Mi sporsi ancora un po’ e Stiles mi vide. Non posso dire che fossimo grandi amici, per niente. Ma in quel momento mi resi conto di aver ricominciato a piangere.


Tutto si può risolvere, vedi Lydia? Basta crederci. Abbi fiducia in te stessa, sei forte. E fidati del tuo istinto, sempre. Il bosco non è che un ricordo ormai. Da dimenticare. Come Jackson, come Peter. Fidati dei tuoi amici. Stiles c’è sempre stato. Almeno provaci. Impara a conoscere le persone per quello che sono veramente, cambia la prospettiva della tua vita. Non allontanarti dai tuoi genitori, da Allison e da tutti coloro che ti amano, solo per rincorrere i tuoi incubi. Non pensare solo a quello che hai perso. Pensa a quello che potrai avere in futuro. E sorridi, piccola dolce Lydia. La tua vita è ancora tutta da scoprire.



___________________________________________________________________________________-



Ed ecco il primo capitolo della mia storia. Spero di aver mostrato bene i pensieri di Lydia.
Devo ammettere che credevo molto più facile descriverli, e solo ora ho capito che quella ragazza ha davvero bisogno di uno psicologo xD
Comunque, è un personaggio adorabile secondo me *-*
Fatemi sapere che ne pensate se ne avete voglia
P.s. Probabilmente il prossimo capitolo sarà molto corto

Un saluto. Elyss
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Elyss