Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Mai Kusakabe    27/05/2013    6 recensioni
Law sapeva perfettamente cos’era quell’oggetto, e sentì un brivido solo vedendolo. Quella era una pazzia, una deliziosa pazzia della quale il solo pensiero lo eccitava. Trafalgar Law vuole che la sua relazione con Eustass Kidd venga resa pubblica, cosa a cui la testa rossa si è sempre negata. Almeno fino ad ora; ha solo una condizione, una sfida che Law dovrà superare.
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU, Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Titolo originale: El acuerdo
Autore originale: Mai Kusakabe
Traduzione: Lilian Potter
Fandom: One Piece
Pairings: KiddxLaw (Yaoi, Raitings Arancione)
Note: AU
Disclaimers: I personaggi appartengono ad Eiichiro Oda; nessuno scopo di lucro su questa fanfic.


 

L’ACCORDO


Trafalgar Law era sdraiato sul letto, la testa appoggiata al petto del suo ragazzo, Eustass Kidd, godendosi il momento di tranquillità.
La mano di Kidd, che stava disegnando dei circoli sulla sua spalla, si fermò e Law seppe quello che stava per dire addirittura prima che parlasse. Dopotutto, anche lui poteva vedere l’orologio:
-Dovremmo alzarci o arriveremo tardi.-
-Potremmo restare.- suggerì Law, stringendosi di più contro di lui e passando una gamba sopra a quelle della testa rossa.
Kidd rise, però lo scostò da sopra il suo corpo senza troppa bruschezza.
-Suona tentante, però abbiamo già saltato troppe lezioni, potrebbero iniziare a sospettare.- disse la testa rossa, alzandosi dal letto.
Law rimase sdraiato dov’era, seguendo il suo ragazzo con lo sguardo e godendo della visione che gli offriva il suo corpo nudo che si muoveva nella stanza.
-Non dovremmo preoccuparci che ci scoprano se rendessimo pubblica la nostra relazione.- disse Law, anche se sapeva già che risposta avrebbe ottenuto.

Quella storia era iniziata mesi fa, quando la loro relazione era diventata qualcosa di più serio che una sveltina occasionale tra un litigio e un altro. Inizialmente Law era d’accordo con quella situazione, andando a letto con Kidd in privato ed in pubblico continuando con la loro apparente inimicizia era risultato anche divertente.  Però dopo che la relazione era evoluta Kidd si era negato con decisione a renderla pubblica, neanche con i suoi amici intimi, ed aveva insistito nel continuare a fingere che si odiavano a morte.
Per quanto divertente fosse insultarsi con Kidd ogni due su tre in classe e spaventare i loro compagni, Law si era ormai stancato.
-Che tu non abbia problemi ad uscire alla luce del sole non significa che neanche io ne abbia.-
Ed ecco lì la risposta che Kidd gli aveva dato ogni lunedì mattina negli ultimi tre mesi quando, dopo aver passato un fine settimana insieme a casa della testa rossa, Law gli faceva quella proposta.
Sospirando infastidito, anche Law si alzò dal letto ed andò verso l’armadio, dove vi era riposta abbastanza della sua roba.

-Non che ne abbia particolarmente voglia, ma magari possiamo arrivare ad un accordo.-
Law si fermò e si girò a guardarlo, sorpreso. Kidd lo osservava con quel deliziosamente distorto sorriso, e Law si ritrovò a ricambiarlo.

-Davvero? E di che classe di accordo stiamo parlando, Eustass-ya?-
Kidd prese da sopra al comodino un sacchetto di cui Law non si era accorto e ne estrasse qualcosa, mostrandoglielo. Law sentì come il suo cazzo reazionava davanti a quello che i suoi occhi vedevano, e si leccò il labbro inferiore: l’oggetto che gli stava mostrando la testa rossa sembrava una specie di supposta nera sintetica di circa sei centimetri di lunghezza, accompagnata da un telecomando a distanza.

Law sapeva perfettamente cos’era quell’oggetto, e sentì un brivido solo vedendolo. Quella era una pazzia, una deliziosa pazzia della quale il solo pensiero lo eccitava.
Con un enorme sorriso, Kidd gli spiegò la sua proposta.

-Se resisti con questo fino all’ora di pranzo, senza masturbarti, chiedermi niente o fare qualsiasi cosa per soddisfarti in generale, uscirò allo scoperto questo mezzogiorno.-
-E se mi scoprono?- domandò Law, tentando di apparire indifferente anche se il suo corpo aveva già accettato quella sfida.
Il sorriso di Kidd diventò considerevolmente più contorto.
-Allora ci divertiremo un momento e la tua reputazione diventerà ancora più strana.-

 

Andare a lezione di per sé era qualcosa che a Eustass Kidd non importava, però relazionarsi con i suoi compagni era qualcosa di completamente diverso. A parte i suoi amici, praticamente tutti gli studenti avevano paura di lui, e poteva contare su una mano quelli che avevano le palle di affrontarlo, Law tra questi.

Kidd dovette contenersi per non scoppiare a ridere nel vedere le espressioni di perfetta stupefazione, prontamente trasformate in panico, nel vederlo sedersi vicino a Law in classe, il moro appena alzando lo sguardo dal suo libro per dedicargli uno sguardo altezzoso prima di tornare alla sua lettura.

La testa rossa si portò una mano alla tasca dei pantaloni e al suo fianco Law andò in tensione, le spalle completamente rigide e i pugni stretti con forza.

Sogghignando, Kidd domandò:
-Che c’è, Trafalgar, ti rendo nervoso?-

Il moro strinse i denti prima di rispondere, riuscendo a far suonare la sua voce annoiata.
-Per niente, è semplicemente che avere tanta stupidità vicino non mi si addice.-
-Oh, davvero?-

Kidd premette nuovamente uno dei bottoni del comando a distanza nella sua tasca e Law si tesnsò ancora di più, stringendosi segretamente contro la sedia e fulminandolo con lo sguardo.

Trattenendo la voglia di ridere apertamente e cercando di non pensare a quello che stesse sentendo Law in quel momento, Kidd ringraziò mentalmente chiunque fosse quello che aveva pensato un’idea simile, e che lui fosse abbastanza silenzioso da non farsi sentire sopra il mormorio della classe.
Si abbassò per aprire il suo zaino ed iniziò a tirar fuori le sue cose proprio quando il professore stava entrando.

 

I cambi aule erano i momenti che meno piacevano a Law in tutta la giornata. I corridoi si riempivano di alunni che si affrettavano ad andare alla prossima lezione e molte volte bisognava aprirsi il cammino a spintoni.

 Law si lasciò scappare un’esclamazione che appena poté soffocare nel sentire un’altra volta le vibrazioni al suo interno, toccando la sua prostata e mandandogli una piacevole sensazione per tutto il corpo che gli fece rallegrarsi nuovamente di essersi messo il cappotto lungo invece di quello più corto quel giorno.

 Una risata qualche passo più indietro di lui gli fece lanciare uno sguardo assassino ai dintorni che non arrivò al destinarlo prima di, incrociando le braccia, ricominciare a camminare, stringendo i denti per non lasciar vedere o sentire nessuna reazione.

 Dopotutto, Kidd si era assicurato di infilarlo per bene. Con le sensazioni che gli percuotevano il corpo in quel momento, in privato si sarebbe già trovato a gemere di piacere e a muoversi cercando di più.

 

 Kidd dovette mordersi l’interno della guancia per non scoppiare a ridere rumorosamente quando Law ansimò e gli cadde la penna biro dalle mani, attraendo quindi l’attenzione del professore.
-Tutto bene, Trafalgar?- domandò Smoker di mala voglia, e Kidd si abbassò, fingendo di cercare qualcosa nello zaino, per nascondere il sorriso.
Smoker aveva preso di mira Law dall’incidente del ratto morto che gli aveva trovato in un cestino del pranzo, ed il disappunto era reciproco.
-Si, ho solo avuto uno strappo al collo.-
Da sotto il banco, Law diede un calcio a Kidd nello stinco.
Smoker doveva avere un’espressione scettica, perché il suo ragazzo specificò:
-Ho dormito male questa notte.-
Uno sbuffo, e Kidd vide i piedi dell’uomo allontanarsi.
La testa rossa si rialzò e dedicò un ampio sorriso a Law.
Law gli tirò un altro calcio.

 

Questa volta sì, Kidd iniziò a ridere fragorosamente quando, in piena partita di basket durante la lezione di educazione fisica, Law cadde sul pavimento. Probabilmente non avrebbe dovuto premere il pulsante mentre il moro correva, però la scena fu tanto divertente che ne valse la pena.

 Questo fu, chiaramente, prima che la palla lo prendesse in piena faccia.

Qualche urla del professore più tardi i due ragazzi erano nel corridoio, diretti all’infermeria perché gli esaminassero i colpi, senza nessuno in vista. Kidd camminava con le mani in tasca e Law, lanciandogli un’altra occhiata assassina, aveva deciso di camminare davanti a lui, dandogli un’eccellente vista del suo sedere, che sarebbe stata decisamente migliore se il moro non si fosse messo il cappotto non appena uscito dalla lezione.

 Finalmente, Law parlò:
-È stato pericoloso, Eustass-ya. Potevo farmi male sul serio.-
Kidd sapeva che aveva ragione, e schioccò la lingua prima di rispondere.
-Non ho detto in nessun momento che non avrei fatto tutto il possibile per farti perdere.- Allora, sorrise ampiamente –Se vuoi che la smetta, devi solo chiedermelo.-
-Sai che non ne ho intenzione.-
-Davvero?- Kidd percorse il comando con una delle sue dita ed attivò uno dei programmi, sorridendo quando per questo Law si fermò di colpo e le sue spalle si contrassero.

Kidd continuò ad avanzare fino a quando poté fermarsi davanti a lui e girarsi a guardarlo. Le labbra di Law erano fermamente chiuse e i suoi occhi brillavano di determinazione.
-Se me lo domandassi, potremmo entrare in quei bagni.- segnalò una porta a pochi metri –e mi assicurerei di ripagarti per il brutto momento. Potrei succhiartelo fino a quando non mi vieni in bocca, o scoparti fino a quando non urli il mio nome, oppure entrambe le cose.- parlò Kidd, cambiando varie volte l’intensità e la velocità delle vibrazioni mentre finiva.

Law rimase in silenzio un attimo, e Kidd credette quasi di averlo convinto, però allora il moro sorrise.
-Manca solo mezz’ora per il pranzo, Eustass-ya.- sussurrò, sicuramente perché era l’unico modo di controllare la sua voce in quel momento.
Sogghignando, Kidd premette il bottone per spegnere e ricominciò a camminare.

Da quando gli era venuta in mente l’idea, era stato chiaro per lui che Law sarebbe riuscito a sopportare, però non perdeva nulla nel provarci.
In un certo senso, sarebbe stato un sollievo che la sua relazione diventasse pubblica.

 

 All’ora di pranzo, nella caffetteria si creava sempre scompiglio, pieno di risate, discussioni, gente sorpassando per cercare di mangiare prima, e qualsiasi altra cosa che si potesse trovare in una caffetteria delle scuole superiori. Tutto si calmò improvvisamente quando le persone notarono che Eustass Kidd si era appena fermato davanti a Trafalgar Law in mezzo al locale.

I più prudenti iniziarono ad allontanarsi segretamente, sapendo che quei due erano soliti finire per discutere, e più di una volta con pugni inclusi.

Nessuno si aspettava quello che successe come proseguimento.
-Hai vinto, fai quello che vuoi.- disse Kidd, e molti si guardarono, straniti, davanti a queste parole.

Law avanzò per i pochi passi che li separavano e, per sgomento di tutti i presenti, afferrò Kidd per la giacca e gli fece abbassare la testa, sporgendosi verso l’alto per baciarlo. Lo stupore aumentò quando, invece di allontanarlo con un pugno, Kidd portò una mano alla nuca di Law e cominciò a corrisponderlo, approfondendo il bacio.

Continuarono a baciarsi per un bel po’ di minuti, nello stupefatto silenzio che gli circondava fino a quando si separarono, con un filo di saliva che ancora collegava le loro bocche.

 Fu allora che Kidd parlò:
-Saltiamo il resto delle lezioni?-
-È la migliore idea che sento in tutta la giornata.-

 Passò più di un minuto da quando si lasciarono la caffetteria alle spalle perché la prima persona parlasse, e in questioni di secondi tutti i presenti stavano spettegolando su quello che avevano appena visto.

 

FINE

 

 

Ed ecco qui una delle chicche di Mai Kusakabe; personalmente, non ho resistito a tradurla per poterla condividere con voi. A me è piaciuta moltissimo, voi che ne pensate?
Se vi va, v’invito a commentare per rendere felici me e l’autrice originale (:

 

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Mai Kusakabe