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Autore: She loves writing    27/05/2013    7 recensioni
Le sue labbra entrarono in contatto con le mie ed ogni cosa perse forma e importanza.
Il resto del mondo scomparve, d’un tratto non eravamo più fermi sulla riva del lago, ma immersi in chissà quale altro mondo parallelo in cui c’eravamo solo io e lui.
Nessun’altro.
Fu in quel momento che mi resi conto che Harry era ciò che avevo sempre cercato.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'I'll find the words to say.'
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Hellooo :)
E' una missing moments di "You're my reason to be..",
non so sinceramente se si capisce qualcosa anche senza leggerla,
spero di si, perchè il mio scopo era quello, però bho!
Niente, spero vi piaccia, scusate se non è quello che vi aspettavate,
intanto ringrazio @Sara_Scrive per il banner, grazie davvero c:
Vi lascio, bacii <3 C.












Era tutto già pronto, sul letto.
La camera in cui avevo alloggiato per tre mesi, ora, era vuota, uno di quei vuoti che ti mette tristezza, che ti fa capire che effettivamente te ne stai andando sul serio e che probabilmente non tornerai.
Louis sarebbe dovuto arrivare da un momento all’altro, perché la mia estate finiva lì, alla chiusura di quel campo estivo in cui avevo conosciuto persone davvero stupende.
Allyson, per iniziare, una ragazza di pochi anni più grande di me, mora, di altezza media e tanto dolce quanto energica.
Luke, suo fratello, esteticamente l’esatto contrario di Ally, biondo ed alto, caratterialmente identico alla sorella.
Niall, che chissà come aveva trovato il coraggio di parlare con Allyson e dichiararsi, finendo per trovare quella che io consideravo la sua anima gemella.
Poi Zayn. Quando lo avevo visto la prima volta, ad essere sincera, non mi aveva fatto proprio una bella impressione.
Nei suoi diciassette anni, aveva quel non so che di troppo misterioso, per i miei gusti.
Ma questo perché non lo avevo ancora visto con Ellie.
Ellie, appunto, la mia compagna di stanza, nonché una delle migliori amiche che avessi mai avuto. La sua storia con Zayn era forse la cosa che più invidiavo al mondo.
Era incredibile come, in soli tre mesi, si fossero legati l’uno all’altra. Come il loro amore li estraniasse da tutto il resto, portandoli a vivere in un mondo tutto loro. Ormai avrei dovuto essermi abituata ai loro scambi di battute, eppure ogni volta che li vedevo parlare mi stupivo sempre di più.
All’inizio pensavo fossero strani insieme. Certo, Ellie non era esattamente una santa, però Zayn mi sembrava troppo misterioso per lei. L’ho già detto cosa pensavo di lui. Poi un giorno li vidi insieme, vicino al lago del campo estivo. Lei scappava, ridendo e lui la rincorreva. Alla fine lui l’aveva raggiunta e, dopo aver detto qualcosa che aveva fatto ridere entrambi, lei l’aveva baciato.
Era esattamente come una scena di un film, peccato che il loro non aveva avuto un lieto fine.
Mi alzai dal letto sul quale mi ero seduta, ripensando a quei tre mesi. Forse era presto per dirlo, considerando la mia età, ma sapevo già che quella sarebbe stata la migliore estate della mia vita.
Presi il mio borsone, poi, finalmente, mi decisi a lasciare quella stanza.
Appena fui fuori, la chioma nera di Allyson mi si presentò davanti.
“Ehi!” Esclamò.
“Ally..”
“Mi mancherai.” Disse, prima che me la ritrovassi addosso. Ricambiai l’abbraccio, sorridendo debolmente.
“Anche tu.” Risposi.
“Non.. Non ho il tuo numero..” Sentenziò, asciugandosi qualche lacrima che le era caduta.
“Non piangere, ci rivedremo!” Dissi convinta. Poi presi il suo telefono e le salvai il mio numero in rubrica.
“Appena arrivi a casa, avvisami.” Le dissi.
“Secondo te come andrà con Niall?” Chiese sorprendendomi.
“In che senso?”
“Insomma.. Lui vive a Mullingar, in Irlanda ed io a Nottingham, non sono pochi chilometri a dividerci..”
“Vivi a Nottingham? Davvero?”
“Si, perché?” Sorrisi, felice.
“Io sono di Doncaster, viviamo a meno di un’ora di distanza!” Esclamai. La vidi sorridere, prima di tornare seria.
“Ehi, tu e Niall siete fatti per stare insieme. Continuerete a sentirvi e non cambierà niente tra di voi. Ne sono certa.” Dissi.
“Lui è.. tutto ciò che una ragazza possa desiderare ed io non sono poi così speciale, ho paura che.. bhe, si, ecco.. che incontri un’altra..” Balbettò. Scossi la testa, trattenendo un sorriso.
“Inoltre mi manca Ellie. Non l’ho neanche salutata..”
“Fidati di me, Ally. Niall non poteva trovare ragazza migliore di te e non ti lascerà andare. Ed Ellie.. bhe, lei manca anche a me, ma la rivedremo. A costo di cercarla per mari e monti!” Chissà come riuscii a strapparle una risata.
“Ehi amore! Ciao Lottie!” Esclamò Niall spuntando dal nulla.
“C’era un ragazzo che chiedeva di te all’ingresso..” Mi disse. Annuii, prima di abbracciarli entrambi.
“Io devo andare. Chiamami quando arrivi eh!” Ripetei ad Allyson che mosse la testa in segno di consenso.
“Spero di rivederti! Ciao Lottie.” Disse Niall sorridendo.
“Ciao ragazzi, sono felice di avervi conosciuto.” Li salutai un’ultima volta, prima di andare via.
Appena arrivai davanti all’ingresso, non ci misi molto a scorgere un ciuffetto biondo cenere e un paio di occhi azzurri e vispi che mi ricordavano tanto i miei.
Trattenendo un urlo, corsi verso mio fratello, saltandogli addosso.
“Lou!” Esclamai felice mentre lui mi stringeva.
“Lottie! Quanto mi sei mancata!” Louis era in assoluto il fratello migliore che si potesse desiderare. Certo, spesso litigavamo per sciocchezze, ma tra noi c’era sempre stata una complicità che andava al di là del comprensibile. Louis era sempre stata la parte migliore di me e per quanto a volte potesse essere fastidioso, non saprei davvero cos’avrei fatto senza di lui.
“Come va?”
“Tutto normale, Fizzy è a Londra, le gemelle ti aspettano a casa con mamma.” Rispose lasciandomi un bacio sulla guancia.
“Louis?” Una terza voce si intromise nel discorso. Vidi mio fratello guardarsi intorno, prima che i suoi occhi si illuminassero.
“Harry? Oddio non ci credo..” Un ragazzo con dei folti ricci castani e un paio di rayban si avvicinò a noi, abbracciando di slancio Louis.
“Oh mamma, quanto tempo è passato?” Chiese sorridendo. Aveva un sorriso stupendo, contornato da due fossette adorabili.
“Tre anni, mi sei mancato tantissimo!” Alzai un sopracciglio. Mio fratello non era mai stato il tipo da smancerie del genere, se non con la nostra famiglia. Tossi, per attirare la loro attenzione.
“Ah, Harry lei è Lottie, mia sorella.” Allungai la mano verso di lui che prontamente la strinse.
“Piacere di conoscerti.” Sorrise di nuovo. Mi limitai a ricambiare il sorriso, spostando lo sguardo su Louis.
“L’ho conosciuto tre anni fa quando sono venuto a Londra..” Stava infatti spiegando lui. Annuii tornando a guardare il riccio davanti a me, che intanto si era tolto gli occhiali da sole e se li stava appendendo alla maglietta.
“Che ci fai qui?” Gli chiese mio fratello. Lui alzò le spalle, lasciandomi guardare i suoi occhi. Credo fossero la cosa più bella che avessi mai visto in vita mia.
Un verde smeraldo acceso, brillante e sprizzante di felicità. Incrociai il suo sguardo per un secondo e mi sentii morire. Un milione di brividi mi percorsero la schiena e mi venne la pelle d’oca.
“Diciamo che ho passato un estate un po’ diversa.”
“Eri al campo estivo? Strano, non ti ho mai visto!” Dissi sicura.
“Neanche io ti ho mai vista.. Forse è perché sono arrivato solo a fine luglio..”
“Forse..” Acconsentii. Lui mi sorrise, poi si rivolse nuovamente a mio fratello.
“Hai ancora il mio numero?”
“Credo di si, aspetta che controllo!” Rimasero a parlare tra loro una buona mezz’ora, io ne approfittai per salutare un po’ di gente.
“Luke!”
“Lottie! Te ne vai?”
“Si, tra poco dovrei partire. Voi?”
“Io sto cercando Allyson, ma non la trovo da nessuna parte! Mia madre è appena arrivata..”
“Oh, prima era con Niall vicino il parco..”
“Si, ora vado a vedere lì.. Buon viaggio allora! Mi mancherai..”
“Anche tu, in fondo, anche se non abbiamo parlato tantissimo, sei stata una buona compagnia.” Lui rise.
“Grazie, anche tu. Bhe, allora ciao.”
“Ciao.” Mi stampò un bacio sulla guancia, poi andò via.
“E quello chi è?” Chiese mio fratello alle mie spalle. Sobbalzai dallo spavento, credevo stesse ancora parlando con Harry..
“Un mio.. amico. Perché?”
“Sono geloso!” Esclamò facendomi ridere. Lo abbracciai.
“Ho già detto che mi sei mancato?”
“Forse.”
“Andiamo va’!” Dissi trascinandolo verso l’uscita.
“Aspetta, dobbiamo accompagnare anche Harry!”
“Perché?”
“La madre non è potuta venire, quindi sarebbe dovuto tornare in treno, ma visto che noi passiamo per casa sua..”
“Capito.. Per me va bene, basta che si sbrighi..”
“Eccomi! Andiamo?” Chiese appunto, il riccio sbucando all’improvviso. Louis annuì, sorridendo come un bambino piccolo davanti i regali di natale, poi corse verso l’auto.
“No, ma dico io.. E le buone maniere?” Mi lamentai prendendo la mia valigia. Sentii qualcuno ridere di gusto e mi voltai alla mia destra, incantata da quel suono.
“Dai, faccio io.” Disse Harry ancora ridendo.
“No, non preoccuparti, non fa niente..” Dissi arrossendo.
“Dai, non è un problema, davvero!” Rispose afferrando la maniglia della valigia al posto mio. Gli sorrisi riconoscente.
“Grazie mille.”
“Di niente.” Entrammo in macchina, io dietro, lui nel sedile accanto a Louis che era già pronto per partire.
“Let’s go!” Urlò, prima di ingranare le marce. Io l’avevo sempre detto che mio fratello era completamente impazzito.
Incrociai lo sguardo di Harry attraverso lo specchietto dell’auto e mi ritrovai a pensare che quello era senza dubbio il più bel ragazzo che avessi mai visto.

-Cinque mesi dopo

“Metti quello rosso!” Esclamò mia sorella seduta sul letto.
“No, quello nero ti sta meglio!” Urlò una delle due gemelle, che invece erano sedute per terra.
“Mettetevi d’accordo, io ho bisogno di un vestito entro stasera!” Esclamai in preda all’ansia.
“Il blu!” Dissero tutte e tre all’unisono, inquietandomi.
“Fate paura.” Commentai, mentre mio fratello entrava in camera.
“Che succede qui?”
“A Lottie serve un vestito per uscire con Harry.” Disse subito Phoebe.
“Ehi!” Esclamai.
“Con chi?” Chiese Louis aggrottando le sopracciglia.
“Harry, il tuo amico.” Ripetè Daisy facendomi scuotere la testa e sbuffare.
“E da quando uscite insieme?” Domandò di nuovo mio fratello rivolgendosi a me stavolta.
“Da quando me lo ha chiesto l’altro giorno, ora se non ti dispiace..” Commentai spingendolo fuori.
“Lottie!” Urlò da fuori la stanza quando ebbi richiuso la porta.
“E voi la prossima volta imparate a cucirvi la bocca!” Rimproverai le due gemelle, che sorrisero sussurrando un paio di scuse.
“Metti il vestito blu, comunque.” Disse Fizzy.
“Va bene, grazie.” Presi il vestito dall’armadio ed entrai in bagno.
Un’ora dopo ero già pronta. Tornai in camera, sotto lo sguardo soddisfatto delle mie sorelle, poi, cominciai a guardare l’orologio, ansiosa.
In quei mesi Harry era stato a casa nostra più di quanto fosse stato a casa sua, il che lo trovavo alquanto strano, dato che non abitavamo nella stessa città e la sua non era proprio dietro l’angolo.. Eppure mi aveva permesso di conoscerlo meglio e se prima pensavo solo che fosse un bel ragazzo fuori, ora mi ero presa proprio una bella sbandata per lui.
Quando il campanello suonò, saltai sul posto, prima di precipitarmi giù per le scale, arrivando un esatto secondo dopo Louis.
“Harry!” Esclamò mio fratello.
“Che ci fai qui?” Chiese fingendo indifferenza.
“Louis!” Lo rimproverai alzando gli occhi al cielo.
“Ehm..” Harry si grattò la nuca imbarazzato.
“Io.. Avevo chiesto a Lottie di..”
“Ne abbiamo già parlato.” Lo interruppe Louis.
“Lo so, però..”
“Harry..” Si guardarono, poi mio fratello sbuffò.
“Non fate tardi.” Disse facendomi passare. La porta si chiuse alle mie spalle poco dopo, lasciandomi confusa.
“Cosa..?”
“Niente, lascia stare. Buonasera!” Disse Harry regalandomi uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
“Sera.” Lo salutai lasciandogli un bacio sulla guancia.
“Ti va di camminare un po’? Non ho la macchina, ma se vuoi posso prenderla, solo che..”
“Non preoccuparti, a piedi va bene.” Lo interruppi sorridendo. Dopo cinque minuti di imbarazzo iniziale, decisi di lasciarmi andare e quando entrammo nel ristorante stavamo entrambi ridendo, complici di una battuta appena detta.
“Di qua..” Il cameriere ci indicò un tavolo vicino ad una finestra, sorridendomi appena prima di sparire in cucina. Tornò qualche minuto dopo con due menù ed un sorrisetto malizioso. Aveva circa l’età di Louis, capelli biondi sparati in un ciuffo che mi ricordava tanto quello di Zayn e gli occhi marroni. Era carino, tutto sommato, ma il ragazzo che avevo di fronte era molto meglio.
“Torno tra cinque minuti per le ordinazioni, va bene?” Chiese continuando a guardare me. Annuii.
“Si, grazie.” Mi limitai a rispondere. Lui sorrise di nuovo, poi andò via guadagnandosi un’occhiataccia da parte di Harry.
“Quel tipo è parecchio antipatico.” Commentò squadrando il menù.
“Perché?” Chiesi divertita. Lui alzò le spalle.
“Perché si. Mi è antipatico a pelle.”
“Bella motivazione.” Osservai sarcastica.
“Ti guardava troppo per i miei gusti.” Ammise.
“Cosa?”
“Si, bhe.. lo dico per Louis, certo. Sarebbe gelosissimo.”
“Se non mi sbaglio, Louis non c’è ora..”
“Possiamo lasciar perdere il cameriere e parlare d’altro?” Chiese sbuffando. Ridacchiai.
“Come vuole lei, signore.” Continuammo a chiacchierare piacevolmente per tutta la serata, poi, quando a mezzanotte passata uscimmo dal ristorante, la sua mano si intrecciò alla mia, regalandomi brividi di piacere e battiti accelerati del cuore.
“Ti va di andare al lago?” Chiese. Annuii perdendomi nei suoi occhi, prima di interrompere il contatto e seguirlo.
“Ti ricordi di Ellie e Zayn?” Domandò stupendomi quando arrivammo.
“Si, perché?”
“E del loro rapporto?” Sorrisi.
“Si, erano una coppia stupenda. Si amavano alla follia e probabilmente lo fanno ancora..” Lui annuì.
“Una volta dissi ad Ellie che avrei voluto trovare qualcuno che mi facesse sentire come loro due.”
“Anche io le ho detto la stessa cosa.” Harry mi guardò, come se lo sapesse già ma allo stesso tempo ne fosse sorpreso.
“Bhe, non credo di aver mai capito appieno cosa provassero entrambi, almeno fino ad ora.”
“In che senso?” Lui sorrise, avvicinandosi.
“Non mi sono mai sentito così come ora con nessuno in vita mia, Lottie. E’ come se la mia vita avesse preso la giusta piega tutto d’un tratto, come se non ci fossero più tristezza e dolore, solo un enorme foglio bianco che dev’essere scritto con qualcuno.”
“Non capisco dove vuoi arrivare..” Riuscii a dire in un soffio, sentendo il respiro mozzarsi.
“Che forse ho trovato la persona con cui riempire quel foglio.” Disse, poggiando una mano sulla mia guancia e facendo sfiorare i nostri nasi, il suo sorriso a pochi centimetri dal mio.
“Prima ero talmente impegnato a guardarti che mi sono dimenticato di dirti una cosa.”
“Cosa?”
“Sei stupenda.” Poi nel mio stomaco scoppiò la terza guerra mondiale.
Le sue labbra entrarono in contatto con le mie ed ogni cosa perse forma e importanza. Il resto del mondo scomparve, d’un tratto non eravamo più fermi sulla riva del lago, ma immersi in chissà quale altro mondo parallelo in cui c’eravamo solo io e lui.
Nessun’altro.
Fu in quel momento che mi resi conto che Harry era ciò che avevo sempre cercato.
A me non serviva un principe azzurro che mi salvava in groppa ad un cavallo bianco.
Io avevo solo bisogno di qualcuno che mi apprezzasse così com’ero. E cinque mesi erano pochi per conoscere davvero una persona, ma Harry lo aveva fatto.
In realtà, a lui era bastato un solo sguardo. Quando i nostri occhi si erano incrociati la prima volta, mi aveva letto anche l’anima.
E in quel momento, quando ogni cosa sembrava andare al suo posto, quando le sue mani premevano sulla mia schiena e la sua lingua cercava la mia, mi resi conto che io in realtà non volevo nient’altro.
Avevo invidiato Ellie e Zayn perché quando stavano insieme era come se viaggiassero in un altro universo, ma ora ero io stessa ad aver lasciato il mondo per un attimo e ad essermi persa nei battiti del mio cuore che aumentavano di secondo in secondo.
Perché probabilmente era presto per dirlo, ma quella che avevo per Harry non era una semplice cotta.
Era amore allo stato puro, forse come non lo avevo mai visto neanche nelle fiabe.
E, stranamente, questa consapevolezza non mi dispiaceva per niente.
“Grazie.” Sussurrai, staccandomi dal bacio per riprendere fiato.
“Grazie a te.” Rispose.
“Perché?”
“Perché mi hai dato qualcosa in cui credere. Perché sei entrata nella mia vita per caso e l’hai sconvolta totalmente. Grazie per essere così come sei.” Sorrisi ancora stretta a lui, con la testa che girava e le gambe tremanti.
“Sei la cosa più bella che mi sia capitata.”
“Forse è affrettato, ma ti amo Lottie.” E lì il mio cuore scoppiò totalmente, liberando un vortice di farfalle che si divertivano a scendere e volare nel mio stomaco.
“Forse è affrettato” lo copiai “ma ti amo anch’io.” Dissi, catturando di nuovo le sue labbra tra le mie.
E non c’era altro posto in cui avrei voluto rimanere, se non lì tra le sue braccia, mentre i fuochi d’artificio più belli li creavano i nostri cuori che battevano in sincronia. Felici.





  
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