Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Jawaddino_    27/05/2013    1 recensioni
"Lui era come l'arcobaleno dopo un giorno di pioggia." Faith/Harry.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Puttana!Ecco cosa sei!Una puttana,come tua madre!"-Questa fu l'ultima frase che sentii da parte di quell'uomo che non mi azzardavo piu a chiamare padre,prima di scappare fuori dalla porta di casa.
Iniziai a correre,mentre le lacrime mi rigavano le guancie e il labbro mi sanguinava.Non so per quanto corsi,forse cinque minuti,forse un'ora,forse due. Ormai perdevo la cognizione del tempo man mano che i giorni passavano,era sempre la stessa monotonia,la stessa routine: la mattina mi svegliavo,e mi preparavo senza far rumore,poi di corsa a scuola. Colazione?Non si parlava neanche di mangiare in casa mia,almeno per me.Le solite cinque ore di lezione,poi di ritorno a casa. Una volta aperta la porta,mio padre era sempre lì. Non come i padri delle altre ragazze,pronto ad abbracciarti o cose simili. Sì,insomma,questo succedeva prima della morte della mamma. Mio padre era lì,di solito con una bottiglia di birra in mano e gli occhi rossi per le canne. Ecco che drogato e cannato,si divertiva con me..con il mio corpo,che ormai non era più mio,tutto rovinato dai colpi e troppo magro per essere definito un vero e proprio corpo. Mi picchiava,sempre. A volte capitava che mi violentasse,ma la maggiorparte delle volte succedeva lo stesso spettacolino:aprivo la porta,e lui mi iniziava a fissare con quegli occhi che una volta mi ispiravano sicurezza e calore,mentre oggi fanno paura,e ispirano terrore. Piano piano si avvicina,ed ecco che arriva il primo schiaffo. Senza neanche rendermene conto finisco a terra sotto i suoi colpi e i suoi insulti.Ogni sera vado a letto e mi chiedo "Dio,perchè per me hai voluto questo?Che cosa ti ho fatto?Perdonami."
La mia vita fa schifo. Se ci penso,l'unica cosa buona che mi sia mai capitata è Harry. Harry è il mio migliore amico..che dico,migliore amico?Angelo custode. Ogni volta che quell'uomo mi picchia,lui è sempre pronto ad aprirmi la porta,a medicarmi,e ad asciugarmi le lacrime. Se vado avanti,oggi,è solo grazie a lui.E anche oggi,dopo essermi accasciata sotto un albero,afferro quel cellulare tutto scassato,e compongo quel numero che ormai so a memoria.
"Pronto?"
"Harry.." riesco a mormorare con un filo di voce. Non ce la facevo più.
"Che succede?"
"Di nuovo Harry.."
"Dove sei? Ce la fai a venire?"
"Non riesco a muovermi..credo di essere ad Hyde Park."
"Cinque minuti e arrivo."
Ecco,Harry era quel tipo di ragazzo che se ti diceva "cinque minuti e arrivo." in cinque minuti arrivava,e infatti,pochi minuti dopo aver attaccato era lì,a cercarmi con lo sguardo,dopo avermi notato si avvicinò.
"Quel bastardo! Lo uccido,io lo uccido!"
"Calmati,Harry.Aiutami.Aiutami e basta."
"Devi denunciarlo,Faith."
"Non posso."
"Perchè?!Chi te lo vieta?!Cazzo,non vedi quello che ti fa?! Ti distrugge ogni giorno che passa."
"Ho paura che non ci crederanno,e lui mi farà peggio."
"Ho paura di perderti,piccola.."Riuscì a mormorare con quella poca voce che gli rimaneva,mentre iniziava a medicarmi.
"Grazie Harry.Grazie mille."
"Non devi neanche dirlo."
"Che ore sono?"
"Le 19 piccola,perchè?"
"è al pub. Posso tornare a casa e chiudermi in camera fino a domani,mi accompagni?"
"No."
"Come no?"
"Ho un'idea.Andiamo a casa tua,e prendiamo tutta la tua roba,vieni a vivere con me."
"Non posso Harry."
"Perchè?"
"Disturberei,e poi mi verrebbe subito a cercare da te."
"Non disturbi,e poi abbiamo tre mesi di vacanze,domani inizia l'estate. Andiamo alla casa a mare.Solo io e te. Una volta ricominciata la scuola vedremo cosa fare."
"Sicuro che vuoi?"
"Sicurissimo.Andiamo."-salimmo in macchina,e appena arrivati a casa,controllammo che non ci fosse dalle finestre,e andammo in camera mia. Prendemmo due borsoni e ci mettemmo dentro tutti i miei effetti personali,fin quando mi capitò una foto fra le mani,ero fra lui e mamma,quando era ancora viva e tutto era normale.Mi scese una sola silenziosa lacrima sulla guancia,di cui lui non si rese conto,tolsi la foto dalla cornice,e la lasciai sul comodino,girata.
Ci mettemmo in macchina,e lui mise un po di musica,iniziando a canticchiare.
"Il viaggio sarà lungo,andiamo piccola,sorridi un po!" Non avevo nessuna voglia di sorridere,così mi girai verso il finestrino,e pochi secondi dopo mi addormentai poggiando la testa su quest'ultimo.
*quattro ore dopo.*
Sentii una mano accarezzarmi la guancia,e lasciarmi un bacio in fronte. Aprii gli occhi,trovando Harry a pochi centimetri di distanza da me.
"Siamo arrivati." Soffiò molto vicino alle mie labbra,facendo aumentare i battiti del mio cuore.Scesi,e mentre lui portava le valigie di sopra,iniziai a guardare la casa,stupenda nel suo "Piccolo."
Era una specie di villetta,aveva tre piani,una piscina in giardino,e ben cinque camere da letto.
"SCEGLITI PURE LA CAMERA CHE VUOI!" sentii urlare da giù.
Ne scelsi una spaziosa,l'unica in quella casa con la libreria,con le pareti verde mela,e un letto matrimoniale rotondo,una scrivania bianca,come il pavimento,coperto da un tappeto verde. Ma la cosa più bella era un'enorme finestra,con il davanzale spazioso,per potercisi sedere,coperto di cuscini di varie fantasie,affianco alla quale c'era un balcone,che comunicava con il balcone della camera di Harry.
Dopo essermi lavata e essermi messa il pigiama,scesi di sotto,dove trovai Harry steso sul divano a guardare la TV.
"Hai fame?" mi chiese lui.
"No."
"Ma non vedi come sei magra?"
"Non sono abituata a cenare Harry."
"Tetto mio,regole mie. Abituati,da oggi inizi a vivere come una persona normale,a partire dal fatto che mangerai tre volte al giorno,spuntini esclusi."
"Grazie." sussurrai,prima di abbracciarlo.
"Resta qui,lo chef si mette all'opera." Dopo mezz'ora arrivai a tavola,dove trovai un hamburger con insalata e patatine fritte,che divorammo in un secondo.
"Ho sonno,Harry."
"Andiamo a dormire?"
"Sì." Mi accompagnò in camera,lasciandomi fuori la porta con un bacio sulla guancia.
Non appena toccai il cuscino il sonno mi passò. Continuai a rigirarmi nel letto,ma non prendevo sonno,così dato che erano le 2,presi una felpa e uscii fuori al balconcino per guardare le stelle. Poco dopo sentii un rumore,come di una porta che scorreva,e due mani mi coprirono gli occhi. Lanciai un urlo,pensando fosse mio padre,e una volta giratami vidi Harry.
"MA SEI CRETINO?! POTEVO RIMANERCI SECCA!"
"Scusami..comunque,perchè sei qui?"
"Poco sonno. Tu?"
"Stesso motivo.."
Iniziammo a guardare le stelle,finchè non mi prese la mano.
"Harry?" Sussurrai.
"Mh?"
"Rimarrai per sempre con me,vero?Saremo sempre migliori amici?"
"Sempre. E anche qualcosa di piu,se vorrai."
"Che intendi?"
"Chiudi gli occhi."
Dopo averli chiusi,sentii qualcosa di soffice posarsi sulle mie labbra,notai che erano le sue,e le nostre lingue iniziarono una danza cullata dal battito dei nostri cuori.Una volta che ci fummo staccati,iniziai a guardarlo negli occhi.
"Che cos'era quello,Harry?"
"Voglio provarci,se tu lo vuoi."
"Non lo so.."
"Un passo alla volta.Non affretteremo le cose."
"Ok."
"Quindi,cosa siamo?"
"Dimmelo tu."
E questa volta fui io a baciare lui.Quando ci staccammo di nuovo,sorridemmo. E il mio,per una volta,grazie a lui,era un sorriso vero,un sorriso felice,non come quelli di cortesia che porgevo ai professori o uno di quelli per coprire la tristezza,no. Il mio era un sorriso pieno di amore,di amore mancato e ora recuperato,grazie ad Harry. Grazie a quella persona che era il mio migliore amico,che mi aveva salvato la vita,di nuovo.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Jawaddino_