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Autore: IamAdirectioner_    27/05/2013    3 recensioni
“Non immaginavo provassi ciò, veramente. Ma ora che ti ho ritrovata, non ti lascerò mai. Sei tutto ciò che ho sempre desiderato, credimi!” Si avvicinò a me per poi baciarmi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Lola muoviti, se facciamo tardi stasera rimani in casa!"
Oramai è l'unica frase che mia madre sa dire, da quando è venuto a mancare mio padre ha incominciato a trattarmi come una pezza. E’ anche vero che io e lei abbiamo sempre avuto un pessimo rapporto, ma ora è peggiorato moltissimo.
Sono Lola, una ragazza di diciotto anni, ho una corporatura normale, gli occhi verdi e i capelli lunghi, castano scuro.
Ho molti amici, o meglio avevo prima che cadessi in depressione.
Tre anni fa, dopo la morte di mio padre, decisi di abbandonare tutto; fra cui il mio migliore amico, Niall.
Io e lui siamo cresciute insieme, ed è l'unico che in questo mondo riesce a capirmi come nessuno c'è mai riuscito. Sono tre anni che non lo vedo, anzi lo ignoro.
Sono sempre stata innamorata di lui, sin da quando eravamo due bambini piccoli che facevano il bagno assieme. Verso i dodici anni abbiamo incominciato a distaccarci quando dovevamo uscire con gli amici, ma passavamo comunque tutte le sere insieme. Quando dovevamo rientrare a casa, ci davamo appuntamento alla pizzeria che dista più o meno cinque minuti da casa nostra, e facevamo tutta la strada insieme, raccontandoci cosa fosse accaduto quel pomeriggio. Gli anni passavano, ma noi non cambiavamo.
Ho passato pomeriggi interi a piangere in camera mia, quando venivo a sapere che si era fidanzato con qualcuna. Non sopportavo l’idea che fra le sue braccia poteva esserci un’altra, e non io.
Verso i quattordici anni scappai di casa, e lui venne a cercarmi. Mi chiese cosa mi avesse spinta a fare ciò, ma non ebbi il coraggio di dirgli la verità; più che altro come potevo dirgli ‘Guarda, sono scappata perché ho visto che hai baciato Cher, e volevo esserci io al suo posto!’, come potevo farlo? Infondo lui non ha mai saputo quello che provavo per lui, e penso che mai glie ne parlerò. Magari si, un giorno quando saremo grandi, verso i trent’anni e avremo famiglia, sperando di riallacciare un rapporto con lui.
Quando venne a mancare mio padre, non mi lasciò sola un momento. Rimase da me a dormire per due mesi, fino a quando non lo cacciai di casa. Trovai un messaggio nel suo cellulare, dalla sua ragazza, e per gelosia gli chiesi di andarsene.
Sbagliai, e me ne resi conto all’istante, ma non ho mai avuto il coraggio di chiedergli scusa.
Sono passati tre anni, ed io continuo a vederlo ogni singolo giorno, e contro la mia volontà lo ignoro. Fa male, malissimo; perché l’unica cosa che vorrei è scendere giù in giardino e buttarmi fra le sue braccia come ho sempre fatto.
Oggi pomeriggio mia madre ha un colloquio di lavoro, dove deve portarmi con se, per mostrare la sua ‘famiglia’. Sono preoccupata, non ho più avuto una conversazione con delle persone da molto tempo, e non so come potrei apparire agli occhi degli altri.
Sinceramente vorrei tanto rimanere a casa, chiusa in camera a guardare le fotografie mentre ascolto la musica da mio inseparabile ipod.
Lola, sono venti minuti che aspetto, e fra meno di mezz’ora incomincia il mio colloquio, vuoi muoverti signorina?” mia madre incomincia ad alterarsi, e so che se non la raggiungo giù di sotto in salotto peggiorerei soltanto la situazione.
Arrivo” le rispondo prima di prendere una giacchetta e scendere.
Così tanto tempo per poi presentarti in questa maniera? Sei inguardabile, guarda non ti mando su di sopra a cambiarti perché facciamo tardi, e questo lavoro per me è importante” continuò lei, guardandomi da capo a piedi, schifata.
Ogni lavoro per te è importante, ma guarda caso dopo un mese devi cercarne uno nuovo, perché nessuno ti sopporta. Sai che c’è, forse dovresti provare a fare la prostituta, si guadagna anche!” non ci ho visto più, e le ho risposto in modo maleducato.
Mi molla un ceffone nel viso, per poi prendermi per un braccio, stringendolo per portarmi in macchina.
Arriviamo all’ufficio del comune dopo una decina di minuti, e prima di entrare mi sussurra all’orecchio che non devo farle fare figuracce, perché sennò questa sera sarei rimasta in casa.
Ho l’impressione che le stia venendo l’alzheimer, fino e prova contraria me lo aveva già detto che questa sera non sarei uscita, no?
Mi decido ad entrare, dopo mia madre.
Il direttore mi guarda esterrefatto, ancora devo capire come mai tutti mi abbiano guardata con gli occhi sgranati, indosso solamente un paio si shorts, una felpa con sopra una giacchetta e le mie vans. Cosa ho che non va? Tutti strani sono su questo mondo, tutti!
Buongiorno signora, lei è Michelle ed è qui per il colloquio da segretaria, giusto?” chiede il direttore
Ah, ora pure la segretaria vuoi fare? Ti prego” aggiungo io, con una risata.
Tu stasera non esci.” Dice mia madre, con i denti stretti per la figura che le ho appena fatto fare.
Carina sua figlia, ma poco educata. Mi spiace per lei signora, ma..” non faccio finire di parlare il direttore che mi accanisco su di lui. “Tu non sei nessuno per dirmi che sono maleducata, perché non sai cosa ho passato, non sai che ho perso un padre che mi amava per come sono, e non come mia madre che mi odia! Tu, brutto stronzo non sai chi sono, e non sei nessuno per giudicarmi!” mi alzo dalla sedia, sbattendo la porta e scappo. Non so neanche io dove sono diretta, l’importante è andare lontano.
Le lacrime incominciano a rigare il mio viso, non posso farcela!
Corro per molto tempo ancora, finché non incomincia a piovere, e cala la sera. Di mia madre nessuna notizia, non si è degnata neanche di mandarmi un messaggio, se stessi bene oppure dove potessi trovarmi; no. A quella donna non è mai importato niente, ne di me, ne di mio padre, ne dei suoi. L’unica cosa che le interessa è la sua vita; la odio, tantissimo!
Sono arrivata davanti ad un pub, ma non ho intenzione di entrare viste le mie condizioni. Apro il portafoglio, dentro non ho tanto, quindi decido di rimanere fuori, sotto la pioggia a deprimermi ancora di più. Faccio qualche passo, finché non arrivo ad un parco, lo riconoscerei anche dopo vent’anni.. è il parco in cui venivo tutto i giorni con Niall. Mi siedo, senza notare che accanto a me c’è qualcuno.
Ciao” sento dirmi, è una voce maschile..
Non sono nelle condizioni adatte per presentarmi, scusa” rispondo, fredda.
Come mai tutta sola, sotto la pioggia a quest’ora di sera?” domanda il ragazzo.
Non sono affari tuoi, ok?” non so chi possa essere, ma odio le persone che insistono.
Passa un po’, ed il tempo peggiora. Incomincia a tuonare e lampare. Un lampo illumina il cielo, seguito da un tuono fortissimo, così che urlo.
Sei buffa sai, fai la dura ma hai paura dei tuoni e dei lampi” mi dice il ragazzo, ridendo.
Non sei simpatico, affatto. Ho paura!” gli rispondo, cercando di addolcirmi un po’.
Mi ricordi molto una mia amica, anche lei aveva molta paura sai?” continua il ragazzo.
Ha l’accento diverso dal mio, simile a quello di Niall. Vorrei tanto girarmi per fare amicizia con lui, ma non me la sento.
Io e lei eravamo migliori amici fino a qualche tempo fa, o meglio lei pensava che io la vedevo come una semplice migliore amica, ma non è così. Sono sempre stato innamorato di lei, sempre. Ogni volta che uno dei miei amici mi diceva che volevano provarci con lei, gli rispondevo che ci eravamo appena messi insieme, ma loro sapevano che mentivo. Ho provato ad uscire con altre ragazze, per dimenticarmela, ma non ci sono riuscito. E’ sempre fissa nei miei pensieri, anche ora che non ci parliamo più” continua lui
Non le hai mai detto niente?” risposi.
Non volevo rovinare l’amicizia, ho sempre temuto che potesse prendermi per coglione ed avevo troppa paura di perderla, ma ora che non è qui con me rimpiango ogni giorno di non averle mai detto niente. Io la amo, come non ho mai amato nessuno.
Le lacrime incominciano a rigarmi il viso, e mi avvicino al ragazzo. Un lampo illumina un’altra volta il cielo, così che mi aggrappo a lui, e poi tiro su lo sguardo.
Niall..”
Esatto piccola, sono io. Ti ho vista uscire di corsa dal comune e so che saresti venuta qui, infondo ci venivamo sempre insieme, ricordi?” disse per poi abbracciarmi.
Dio, quelle braccia, quanto mi sono mancate! Sono più di tre anni che non sentivo quel suo profumo.
Niall scusa per tutto quello che è successo, veramente. So che mi sono comportata male, ma io ero gelosa. Ero gelosa di quella Cher, quando la baciavi per dio, ho sempre voluto essere al suo posto. Mi piaci, da quando ero una ragazzina e non ho mai smesso di amarti. Dopo la morte di mio padre volevo stare con te, dirti tutto, ma poi ho pensato che per te sarei stata solo un peso, che tu non provavi i miei stessi sentimenti, e così ho iniziato a scansarti. Ogni giorno volevo correrti in contro, e confessarti tutto, ma non ce l’ho mai fatta. Scusa Niall, scusa per tutto quello che è successo!” non posso ancora credere a me stessa, gli ho confessato tutto!
“Non immaginavo provassi ciò, veramente. Ma ora che ti ho ritrovata, non ti lascerò mai. Sei tutto ciò che ho sempre desiderato, credimi!” Si avvicinò a me per poi baciarmi.
Un bacio bello e appassionato, il primo fra noi due.

Ciao belle, è la prima che scrivo, quindi non so come possa essere.. spero vi piaccia, veramente! 
Un basino, 
Chiara
  
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