Feel Alive

Melanie si apre in un sorriso radioso -Non ci posso credere! E' fantastico!-

-Fantastico.- ripete Mary meccanicamente.

L'amica sembra non notare il suo scarso entusiasmo e continua a parlare e parlare... di cose stupide.

Mary si scosta la ciocca scura dei capelli dal volto e la guarda. E' così felice. 

Quando è stata l'ultima volta che si è sentita così anche lei? 

Il problema è che si è scordata completamente cosa vuol dire essere felice.

La guarda e vorrebbe essere felice anche lei, in fondo è la sua migliore amica. Se lei è felice, anche Mary dovrebbe esserlo.

Ma Mary per quanto vorrebbe essere felice, non sente nulla.

 

*****    

       

-E quando hai intenzione di dirglielo?- una voce femminile, non sconosciuta a Mary.

Così Mary si avvicina. Non vorrebbe origliare, ma è più forte di lei. La voce di quella ragazza... le sembra così familiare.

Ne ha la conferma quando riconosce la figura minuta di Melanie.

Un ragazzo accanto a lei... il suo ragazzo.

-Mi serve altro tempo.- risponde Tyler. Melanie annuisce e gli sussurra qualcosa all'orecchio.

Lui la guarda negli occhi per poi darle un lieve bacio sulle labbra -Ti amo anche io.-

Mary sta lì e non fa niente. Non pensa che quelli lì sono il suo ragazzo e la sua migliore amica.

O meglio ci pensa. Vorrebbe sentirsi tradita, stare male per aver scoperto che il suo ragazzo se la fa con la sua migliore amica.

Ma semplicemente, Mary non sente nulla.

 

*****

 

Con il cappuccio tirato su e le cuffiette con il volume a palla, Mary se ne sta seduta su una panchina.

Qualcuno le sventola una mano davanti gli occhi. Si volta incontrando gli occhi verdi di Nate.

Lui, allegro come sempre, si siede e le toglie le cuffiette. Mary non dice niente.

-Senti... lo so che stai male. E' stato un duro colpo per te. La tua migliore amica con il tuo ragazzo.-

Mary lo fissa senza batter ciglio. Se solo il suo amico capisse...

Lui si tormenta le mani poi le dice sinceramente -Per qualunque cosa io ci sono.-

Mary lo sa. Sa che Nate non l'abbandonerà mai. Vorrebbe essergli grata, per il suo affetto, la fiducia. Per tutto.

Ma Mary non sente nulla.

 

*****

 

Urla riecheggiano nella casa. La ragazza si chiude dentro la sua stanza e si accascia a terra.

Ormai sa il copione a memoria.

Urla, singhiozzi. Sua madre sta piangendo. -Ora perchè piangi?- urla suo padre.

Un urlo, un rumore assordante, qualcosa che si è rotto...

Mary vorrebbe andare lì e dire ai suoi genitori di smetterla di litigare.

Vorrebbe dirgli che le loro discussioni la rendono infelice.

Ma Mary non sente nulla.

 

*****

 

E' chiusa da mezz'ora in uno squallido bagno di uno squallido locale al centro.

La porta è chiusa a chiave. La ragazza si guarda allo specchio. Il suo volto è così inespressivo.

Mary vorrebbe sentire qualcosa, qualsiasi cosa. Ormai le ha provate tutte.

Vorrebbe vedere una qualsiasi espressione nel suo volto.

Per questo tira fuori un coltello a serramanico. Il contatto della pelle con la lama fredda la fa rabbrividire.

Mary chiude gli occhi e non si ferma. Sente la lama affondare nella pelle. E tira un sospiro di sollievo.

Dolore. Ecco quello che sente.

Ma a lei va bene, se questo è l'unico modo per sentirsi viva.

Ma Mary non ne ha abbastanza. Aveva dimenticato cosa significa sentirsi viva. 

Così affonda la lama su un altro punto sulla pelle.

Continua così, aprendo diverse ferite. Il sangue è così rosso...

Mary si accascia a terra, priva di forze e si lascia cullare dalla dolce sensazione che sta provando in questo momento.

 

*****

 

Qualcuno sta chiamando il suo nome. Qualcuno sta sbattendo forte la porta, per cercare di entrare.

Alla fine sente un grande tonfo e dei passi, farsi sempre più svelti.

Può sentire qualcuno vicino a lei.

-Che cazzo hai fatto?- è la voce di Nate. Potrebbe riconoscerla tra un milione. Sembra così preoccupato.

Mary vorrebbe dirgli che è tutto a posto, che è inutile preoccuparsi per lei. Non merita tutte quelle attenzioni.

Vorrebbe dirgli che non si è mai sentita così viva. Strano a dirsi, visto che è distesa a terra lungo una pozza di sangue.

Nate la attira a se e la abbraccia, poi le sussurra tra i capelli -Perchè lo hai fatto?-

Ora lui le accarezza la mano. E' così calda. Le piace il caldo, il calore in generale.

Le fa pensare alla vita. Lui le fa pensare alla vita...

 

*****

 

Mary apre gli occhi, e le sembra tutto così estraneo attorno a lei. Le pareti bianche, il soffitto bianco.

Non le piace il bianco. Il rosso... quello si che le piace.  

Rosso è il colore del sangue, il colore della vita. 

-Ehi.- solo ora si accorge della presenza di Nate. Sembra così tranquillo adesso.

Lui si alza e le va accanto, le accarezza dolcemente la mano. 

E' così calda e per un attimo Mary prova la stessa sensazione provata alcune ore prime.

-Mi hai fatto preoccupare a morte.- Mary lo sa e, davvero, non avrebbe voluto farlo.

Ma lui non dice altro. Non la giudica come farebbero tutti. Lui la capisce... 

-Avevo paura di perderti.-

-Sono qui.- risponde Mary automaticamente stringendogli forte la mano.

Ora Mary la sente, quella sensazione di calore dovuto a quel dolce contatto. 

Quella sensazione che le fa pensare alla vita.

Ora Mary si sente veramente viva.


 

Angolo dell'autrice:
Ho pubblicato questa storia ieri però non ero convinta, così ho modificato un po' il testo e ci ho aggiunto un altro pezzo.
Cosa ne pensate? Come ho già detto è la mia prima storia in questa sezione e non so bene cosa ne sia uscito fuori, soprattutto perchè è stato difficile scrivere proprio di quest'argomento, visto che per me è del tutto estraneo.
Per questo mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate. Accetto sia giudizi positivi che critiche. Grazie se siete arrivati fino qua in fondo.
Un bacio <3