Wrong side
 
“Merida!”
La ragazza, affacciata ad una finestra a vista sulla foresta, ruotò di scatto la testa e guardò con sguardo vacuo la donna.
“Oh… Ciao mamma…” disse assente.
“Mi hai fatto preoccupare, dov’eri finita?” Elinor si accorse troppo tardi di aver usato un tono troppo duro, e si morse il labbro con rimorso.
Due giorni da orso le erano bastati.
Non voleva altre lotte.
Voleva solo l’ amore della figlia.
“I-io, non ti trovavo e…”
La rossa non sembrò accorgersi di ciò che turbava  la madre, ultimamente non si accorgeva di nulla.
Si aggirava per le stanze del castello come un corpo senz’ anima, priva di una meta.
Il suo arco era abbandonato sulla scrivania di camera sua.
Ogni mattina, quando Elinor entrava nella stanza della principessa, la trovava sveglia.
Sempre affacciata alla finestra.
Ogni volta scattava in piedi, con sguardo colpevole, gli occhi rossi e gonfi.
Era raro che sua figlia piangesse: orgogliosa, testarda, forte.
Piangere era segno di debolezza per lei.
Non che non cercasse di nasconderlo, ma le sue azioni la tradivano.
Tutti nel castello sapevano che qualcosa non andava, ma nessuno muoveva un passo.
Elinor non sopportava vederla in quello stato, era un pugno nello stomaco.
“Ero seduta qui…” rispose con tono piatto
Elinor fissò interdetta il viso lentigginoso della figlia.
‘E’ dimagrita’ pensò preoccupata la regina.
Se lo aspettava, in verità, durante i pasti non toccava praticamente cibo.
Le toccò delicatamente la guancia con la mano, cercando di attirare l’ attenzione dell’ adolescente.
Merida, sorpresa, guardò la madre con vago interesse.
La regina approfittò della sfuggente attenzione della figlia, e prese un profondo respiro:
“Merida, so già che non mi dirai cosa non va, ti capisco… Voglio solo… Voglio solo che tu comprenda, che se qualcosa non va, se c’è qualcosa che ti turba... io sono qui, tesoro, sono tua madre, lo sarò sempre”
Ora era lei a sentire il bisogno di piangere, e non capiva nemmeno il perché.
La principessa stette in silenzio qualche secondo, come se le parole delle madre non fossero ancora arrivate a lei.
Poi sorrise, un sorriso sincero.
“Grazie mamma…” sussurrò
Elinor sospirò sollevata, forse le sue parole erano riuscite a svegliarla, forse avrebbe riavuto la figlia di un tempo.
Il suo cuore era colmo di gioia, speranza, le sembrava di essere tornata una ragazzina.
“Problemi di cuore immagino!” sentenziò ingenua.
“Vedrai, anche tu troverai l’ uomo giusto per te”
Il sorriso della principessa vacillò, ma si trattenne.
Sua madre le sembrava felice, non voleva rompere le sue illusioni.
La regina le passò una mano tra i capelli ribelli della ragazza e la abbracciò, fiduciosa.
“La cena sarà pronta tra poco” la avvertì, prima di scomparire nel corridoio.
Subito il timido sorriso scomparve dal viso dell’ arciera.
Si affacciò di nuovo alla finestra, cupa, pensierosa.
Sotto di lei un gruppo di serve stendeva i panni, canticchiando sottovoce.
Il vento scuoteva le loro vesti, mostrando le evidenti forme femminili.
Merida strinse gli occhi e mise a fuco i particolari di una ragazza dai capelli castani.
Osservò minuziosamente il busto sottile, i delicati lineamenti del viso, i lunghi capelli che ondeggiavano scomposti, l’ incavo del seno…
La giovane sentì le guance bruciargli dalla vergogna, ma non osò spostare lo sguardo.
Stava accadendo di nuovo.
Era così, da mesi ormai.
Era tutto così sbagliato, così innaturale, così… Bello...
“Un uomo…” sospirò amareggiata “Certo…”
                                   
 
 
BUNKER DELL’ AUTRICE
Bene, apriamo le danze!
Prima Fanfiction pubblicata… E già-mi sento-da schifo… Sono-una-frana… *depressione*
Oh, ma non badate a me, potete insultare la mia storia quanto volete, devo solo specificare alcune cose:
_Data la grande polemica che si è creata in rete riguardo alla sessualità di Merida, voglio solo specificare che NON penso che tutte le ragazze forti e indipendenti con la passione per sport convenzionalmente definiti “maschili” siano omosessuali e NO, non voglio forzare il mio personaggio preferito (spoiler) ad avere una relazione, dato che lei stessa si è definita impreparata a ciò. Ho semplicemente esposto il mio punto di vista riguardo a ciò che lei potrebbe essere, e al modo in cui lo affronterebbe.
_Per ora è una one-shot ma avevo in mente di sviluppare la trama e trasformala in qualcosa di più,  inserendo Rapunzel magari (spoiler-spoiler >:D)
_Le recensioni sono beneaccette, e non stupitevi se ci vorranno anni per ricevere una mia risposta.
Chiarito questo vi auguro una buona vita, mentre io vado a sbattere la mia testolina perversa contro lo spigolo della scrivania, che, tanto per chiarire, è ovale…
 
                                                                                                                                        A_P