NO NAME…

MAY

Ti guardo. La gente che prima conteneva sugli spalti la loro eccitazione, ora, che è finita, si sono riversate attorno a te e ai tuoi pokemon, urlando di gioia e dandoti complimenti per la vittoria. E io invece ti guardo. I miei pokemon guardano i tuoi. Ecco cosa posso fare. Guardare la festa per la tua vittoria e per la mia sconfitta. Guardare te che sorridi felice. Guardare i miei pokemon, che guardano i tuoi. Perché io ora posso solo guardare.

                                                                              Perché se parlerei, perderei la faccia.

Per la folla noi non contiamo nulla. Perché tu hai vinto, e ora sei il nuovo campione. Io invece da ora sarò solo un oggetto obsoleto, sorpassato, un’ex-campione, e i miei pokemon sono solo dei pupazzi confrontati ai tuoi.

Perché noi non siamo mai state nulla, solo inferiori a voi.

Sono sempre stata nella tua ombra, per te sono solo la Rivale, nemmeno da considerare amica, un oggetto per misurare la tua forza e quella dei tuoi pokemon. Non capisco nemmeno perché sto dicendo questo, Testa di pane. Tanto per me eri solo un rivale, come per te lo ero io, solo che io ero l’antagonista.

                                 

                                                                                                                 Già, solo un nemico…

No, non è vero. Per me sei qualcosa di più. Per me tu non sei solo rivale o un ragazzino. Ma visto che tanto non lo capirai nemmeno se te lo urlo in faccia, almeno me ne faccio una ragione:

Io ti amo Brendan Birch.

Ecco, l’ho ammesso. Mi è sempre piaciuto tutto di te, dalla tua presunzione al tuo sorriso. Invece, tu mi odi, e non cambierà questo sentimento che provi verso di me, lo so. Come ci si può innamorare del tuo rivale? Non lo capisco nemmeno io.

Non capisco mai niente tanto.

Mi è balenata un’idea nella mente: andare via. Infondo, ora sei il campione, ne avrai altri milioni di rivali. E di ragazze che ti andranno dietro.

                 

                                                                                            Ne avrai una truppa dietro

Sorrido al pensiero: ti immagino già scappare dalle tue fan. Ma poi, penso che di sicuro troverai qualcuna da amare, e allora la felicità si spegne. Sono solo un’illusa. Una stupida rivale illusa. Io sono solo il rivale della porta accanto. Come potresti amarmi se il mio nome da te è interpretato come “rivale”? Se non ricordi nemmeno il mio nome, che per te sembra essere rivale? Non ha senso. Ti guardo nell’ombra dell’arena, con i miei pokemon affianco, sfiniti per la battaglia. Ti guardo sorridere e ridere, e sorrido anch’io: come posso non amarti? Ma subito il sorriso diventa lentamente un pianto silenzioso: come posso odiarti? Vorrei provare odio verso di te, non amore! Ti odio perché hai distrutto i miei sogni, ti odio perché quando ti guardo vorrei piangere, ti odio perché tu non potresti mai amarmi! Ti odio, ti odio con tutta me stessa! Ma cosa dico, io posso odiare, posso solo piangere. Piangere lacrime amare per te, per la tua fottuta stupidità, per tutto quello che riguarda te. I miei occhi color zaffiro sono appannati dalle lacrime che non smettono di fluire, che rigano le mie guance, che potrebbero attirare la tua attenzione. Stupida ragazzina, smettila di piangere, non servirà. Ma non ne posso farne a meno. Mi sembri così lontano in questo momento…

 E affondo lentamente in un baratro nero…

 Nero…

Color inchiostro…

La mia depressione…

La depressione di un rivale senza nome…

Mi asciugo le lacrime dal volto. I miei pokemon hanno lo sguardo basso, ed entrano da sole nelle loro pokeball. Ti guardo un’ultima volta…

                                                  

                                                                                                   Spero che sia l’ultima…

Poi mi volto verso il lungo corridoio scuro che ho intrapreso già una volta per affrontare la mia sconfitta, e comincio ad andare via. L’eco dei miei passi nel corridoio è assordante, che scandisce ogni secondo che rimane dall’uscita.

                      

L’addio definitivo…

Quando uscirò da questo buio corridoio, smetterò di soffrire per te. Smetterò di piangere. Smetterò di appoggiarmi su questi sentimenti. Smetterò di pensare a te…

                                                                 Una promessa, dal tuo rivale il cui nome non ricordi…

ANGOLETTO…

Bene…Drama! XD Parla di May e Brendan nel videogioco, dove lei qui era campionessa della lega di hoenn ed ora se lo vede sfuggire tutto ad un tratto. Fa anche alcune riflessioni sul suo rivale, e cosa pensa di lui. Spero vi sia piaciuta, e le recensioni non mi fanno schifo, commentate XD

P.S- non penso di continuare le altre mie storie, visto che non ne vale la pena se nessuno è interessato