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Autore: Bonniewiwa    28/05/2013    5 recensioni
'Cosa c’è di sbagliato nell’ amare una persona per la propria anima e non per il proprio sesso?'
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Salve a tutti! Parlo adesso per non annoiarvi in seguito.. questa è la prima One Shot in assoluto che scrivo, la prima storia in assoluto tra una coppia slash ed è la prima in assoluto sui Larry. Sono Larry shipper da un paio di mesi e lo sono diventata anche grazie ad una mia amica che mi ha aperto gli occhi riguardo quest'argomento..beh, spero che vi piaccia e  spero di non annoiarvi. Anche se so che non è un granché, avevo voglia di condividerla con voi, prima di ripensarci come è successo già altre volte. >.< 

BUONA LETTURA! 






This hope is treacherous.







Mi svegliai di scatto, con le lacrime agli occhi ed il corpo che tremava. Le cose intorno a me cominciarono a prendere consistenza e voltando lo sguardo vidi la persona con la quale avevo passato l’ennesima notte d’amore. Mi scappò un sorriso, rimpiazzato però subito da altre lacrime che scendevano dai miei occhi sotto la pressione della forza di gravità. Quel volto mi fece ricordare quello che avevo appena immaginato e i momenti salienti mi scorsero davanti agli occhi a scatti, facendomi rivivere momenti di una vita che da troppo tempo volevo vivere. A volte mi chiedevo come sarebbe stato smettere di nascondersi dietro maschere e falsi sorrisi, come sarebbe stato poter estraniare il proprio amore senza aver puntato il dito addosso, come sarebbe stato non avere il peso della fama sulle spalle. Ma puntualmente su quest’ultimo pensiero mi ricredevo, perché se non avessi avuto la fama non avrei neanche avuto la ragione dei miei sorrisi e delle mie lacrime, la persona che riusciva a cacciare il meglio di me, sempre. Chiusi gli occhi, perso nuovamente in quei pensieri strazianti che mi facevano sperare che in un futuro non troppo lontano sarebbero stati solo brutti ricordi che mi avevano permesso di raggiungere la felicità. La vita è una freccia, per essere scagliata contro l’obiettivo deve essere caricata prima essendo tirata all’indietro. E in quel momento della mia vita la freccia si stava ricaricando, facendomi trascinare indietro da angosce e confusioni, ma poi sarebbe arrivato il momento in cui la freccia sarebbe stata scagliata contro l’unico obiettivo importante della mia vita, la mia felicità. E quell’obiettivo si poteva riunire in un’unica persona, che mi dava tutto il suo amore e che nonostante la differenza di età aveva bisogno di sentirsi dire che un giorno l’avremmo raggiunta insieme, quella felicità. Ma sempre più spesso mi capitava di dubitarne, che forse quella freccia l’obiettivo non l’avrebbe centrato e che sarebbe stato solo dolore. Fui percorso da una specie di scarica elettrica e di nuovo le lacrime si fecero prepotenti. Trattenevo i singhiozzi, ma non passò molto quando quella visione paradisiaca sdraiata accanto a me mi accolse silenziosamente tra le sue braccia e mi chiese poco dopo sussurrando cosa c’era che non andava.
“Questa società di merda non va” risposi e cercai di riprendere invano il controllo.
“Non ti ho mai visto così” mi sussurrò all’orecchio, ed era vero. Non mi ero mai permesso di fargli vedere quanto la nostra situazione fosse troppo anche per me.
“Ho fatto il sogno più bello della mia vita. E c’eri tu, Lou. C’era una spiaggia magnifica, le onde del mare scrosciavano e andavano a sbattere contro gli scogli solo per me e te. C’era la spiaggia più luminosa e l’acqua più cristallina ad accoglierci e un piccolo capanno pronto a prendere il nostro amore e renderlo visibile solo a noi. E poi c’eravamo noi due, che attraversavamo la spiaggia mano nella mano e ad ogni passo sentivo di amarti ancora di più. Non c’era nessuna persona che ci guardava o ci giudicava, nessun anziano pronto ad urlare offese vedendoci insieme, nessun giudice di vita che ci diceva che quello che eravamo era sbagliato. Non c’erano finte fidanzate o divieti su come dovevamo comportarci.  Nessun essere superiore capace di controllarci e decidere per noi cosa fare e cosa non fare. C’eravamo solo noi due e il nostro amore. Percorrevamo quella spiaggia ad ogni passo più orgogliosi e fieri e io sentivo che in quel momento era la cosa più giusta del mondo. Perché dimmi Lou, cosa c’è di sbagliato nell’amore? Cosa c’è di sbagliato nell’amare una persona per la propria anima e non per il proprio sesso? Cosa c’è di sbagliato nel sentirsi completi con una persona che ha l’unica pecca di essere del tuo stesso sesso? Perché per me tutto questo non è una pecca, non è sbagliato. ‘Sbagliato’ è l’uomo che uccide, che alza le mani, che violenta,  non quello che ama. Perché io penso che non ci sia cosa più giusta che amare. L’amore ti fa essere vulnerabile, debole e questo non è pericoloso. E allora perché? Perché dobbiamo nasconderci? Non ha senso.” Mentre avevo parlato avevo spostato mano a mano il capo dal suo petto e ora ci ritrovavamo a guardarci negli occhi, ad incastrare i nostri colori come se si fossero appartenuti da sempre. Le sue dita affusolate e fredde si appoggiarono sulla mia guancia asciugando un’ultima lacrima che era scappata via dai miei occhi e fu in una frazione di secondo che mi ritrovai nuovamente contro le sue labbra, gli occhi chiusi e il suo profumo ad inondarmi le narici e arrivarmi fino alla parte più remota del corpo. Una sensazione idilliaca che solo lui riusciva a darmi. E fu così che, con la notte che si faceva da parte, ci concedemmo l’un l’altro un’ultima volta, in un luogo dove regnava solo una passione travolgente senza traccia di malizia o fretta. Eravamo solo noi due, sul letto di una camera di un motel, ad amarci. E per l’ennesima volta mi parve di poter superare ogni ostacolo, affrontare il mondo intero e riuscire a continuare a fingere, per il suo bene. Le mie perplessità e i dubbi si fecero nuovamente da parte e la mia voglia di dire al mondo intero di quanto fossi innamorato di Louis Tomlinson.. beh, quella dovetti farla affievolire a forza. Il mio posto era accanto a lui e l’unica cosa che mi faceva trattenere era il suo continuo ripetermi che per lui sarebbe stato troppo da affrontare. Ma una cosa il signor Tomlinson non sapeva: io avrei affrontato il mondo intero con lui e poco mi sarebbe importato di perdere la fama, la figura e la stima di molta gente. Ma lui a questo non era pronto e questo mio piccolo segreto sarebbe stato rimasto chiuso con un lucchetto fino a quando non avesse capito che da sempre lui era stato il proprietario di quelle chiavi.
“Andrà tutto bene” mi sussurrò poco prima di raggiungere l’apice del piacere e io mi feci coccolare da quella bugia sperando di svegliarmi da quel sogno e sapere che ci eravamo addormentati su una spiaggia.







 

Bene, se siete arrivati fin quaggiù ci tengo a ringraziarvi ancora una volta! Spero vi sia piaciuta e desidererei molto se commentaste anche con una piccola frase, giusto per sapere se ne è valsa la pena. Un bacio e a presto, spero. c:


-Bonnie.

  
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