Just another painting.

La ragazzina uscì dal quadro, e fu come risvegliarsi da un incubo.

Si voltò, sorridendo.

“Garry, ce l'abbiamo fatta!”.

Si interruppe di scatto, notando che il ragazzo dai capelli viola non era da nessuna parte, e dietro di lei c'era solo un gruppo di persone intente a guardare i quadri.

Si sentì chiamare dal ingresso del museo, e riconoscendo la voce di sua madre, si mise a correre.

Appena la vide, non poté fare a meno di scoppiare a piangere.

In quelle due ore aveva pensato più volte che non avrebbe più rivisto i suoi genitori, e ora che li aveva davanti era senza parole.

Sua madre la prese per mano, ma mentre si dirigevano verso l'ingresso gli occhi di Ib furono attirati da qualcosa.

Un quadro.

Non ricordava di averlo visto, quando stava facendo il giro del museo.

Ritraeva un ragazzo dai capelli viola, con un sorriso triste sul volto, che sembrava esprimere la sua voglia di tornare a casa. Lo sfondo del quadro era dipinto per sembrare un letto di petali di rose.

Petali blu.

Le sembrò di sentire la voce acuta e allegra di Mary echeggiare nella mente.

Sua madre la chiamò, ma prima di tornare a casa Ib diede un'altra occhiata al quadro.

Notò un altro particolare.

Nella tasca destra del cappotto del ragazzo, un fazzoletto bianco sporcato di sangue faceva capolino. E su di esso, nell'estremità, due lettere.

Ib.