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Autore: Paper Town    28/05/2013    1 recensioni
Sally una ragazza dolcissima è fidanzata con il famoso Louis Tomlinson dei One Direction ..... A suo fratello questa cosa non ispira molta fiducia sopratutto quando trova la sorella in lacrime ma poi anche lui cederà e si renderà conto che Louis William Tomlinson è un ragazzo dolcissimo.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Salve il mio nome è Louis Tomlinson, faccio parte degli One Direction … La mia ragazza si chiama Sally Styles … e’ la cugina del mio migliore amico, Harry ma ha da sempre vissuto con la sua famiglia perché i suoi genitori morirono quando lei ancora era piccola. E’ una ragazza dolcissima. Ha appena compiuto 17 anni ma stiamo insieme da quando ne aveva 15 … Avevamo precisamente 5 anni e tre mesi di distanza. Ha dei lunghi capelli mossi, castano chiaro, occhi verdi chiarissimi, quasi azzurri. Io la amo, lei mi ama, non ci lasceremo mai.
25 Settembre 2013
Era da qualche giorno che avevo delle fitte allo stomaco ma non ci davo peso … non volevo far preoccupare i ragazzi o Sally. Ci eravamo addormentati insieme come ogni sera. Io mi svegliai e delle fitte potentissime mi presero allo stomaco. Non volevo urlare o svegliarla quindi mi buttai a terra e iniziai a rotolarmi tenendo la pancia per il dolore. Non riuscii a trattenere un urlo che uscì forte dalla mia bocca. Mi fermai controllando se si era svegliata. Si muoveva nel letto indice che si stava per svegliare. Mi trascinai nel bagno situato nella camera da letto stessa e ci entrai sbattendo la porta.
-Louis tutto bene? Stai in bagno? – chiese lei probabilmente avvicinandosi alla porta. Io ero seduto con le spalle contro la porta e cercavo di trattenere gli urli ma qualche gemito sfuggiva al mio controllo.
- Louis ti senti bene? Louis rispondimi mi stai facendo preoccupare! – notavo la preoccupazione nella sua voce che si faceva sempre più evidente.
- Amore … - mi risultava difficile parlare a causa del dolore.
- Sì Louis sono qui fammi entrare – disse notavo che stava per piangere.
- Amore se ti faccio entrare promettimi che non piangerai. – dissi.
- Sì amore mio fammi entrare ti aiuto … - disse. Mi spostai dalla porta aggrappandomi al bordo della vasca. Mi sedetti per terra con la schiena al muro. Entrò
- Amore ma cos’hai? Dimmelo Lou. – stava per piangere. Era l’unica cosa che non volevo lei non poteva soffrire per me.
- Amore non piangere ok? Tutto si sistemerà ma tu non piangere per favore. – una fitta fortissima provenne dalla mia pancia. Mi portai le mani su di essa e mandai avanti la testa.
- Louis ti porto all’ospedale … - disse piangendo. Le asciugai le lacrime con il pollice. Possibile che riuscivo a far soffrire tutti? Aveva fatto 17 anni ieri e già sembrava una mamma esperta … lei mi curava sempre ….
- Ti prego non piangere …. – dissi con sguardo implorante.
- Amore io ci provo … Vieni qui metti una mano dietro il mio collo, ti aiuto io …. Ora avverto anche i ragazzi – feci come mi aveva detto e ci avviammo lentamente alla macchina. Mi fece sedere sui sedili posteriori poi entrò. Mise in moto e intanto chiamava Harry.
AL TELEFONO
H: Pronto, Sally ma sei pazza! Perché mi chiami a quest’ora della notte?!
S: Oh Harry Louis non sta bene mi dovete aiutare … Per favore non mi lasciate sola … Non ce la faccio … *la sua voce tremava e ormai piangeva come una fontana*
H: Ok Sally, calmati e dimmi dove stai andando.
S: Io … Io lo sto portando … All’ospedale più vicino a casa nostra hai capito quale non mi ricordo come si chiama. *Non potevo sopportare di vederla così e alzai un braccio posandoglielo sulla spalla. Si girò. Mi sorrise e poi tornò con gli occhi sulla strada*
H: Si si Sally ho capito ma dimmi cos’ha!
S: Io non lo so …. Lui si toccava la pancia e aveva della fitte e … ho paura Harry per favore raggiungetemi vi prego …
H: Arriviamo tranquilla … calmati e spiega tutto ai medici … noi arriviamo lì
HARRY
Svegliai i ragazzi che si trovavano nelle camere d’albergo vicino alla mia.
-Cazzo Harry, una serata che posso passare con Perrie e non mi lasci stare ma va …. – lo stoppai non poteva dirmi queste cose.
- Zayn Louis si sente male. – dissi bloccando la porta.
- E tu come fai a saperlo? – chiese questa volta più interessato.
- Mi ha chiamato Sally, era sconvolta e piangeva … mi ha implorato di raggiungerla … diceva che Louis aveva male alla pancia. – dissi cercando di ricordare quello che mi aveva detto Sally pochi secondi fa.
- E perché non lo hai detto subito! Avviso Perrie, credo che anche lei vorrà venire, tu avvisa gli altri. – disse catapultandosi all’interno della sua camera. Io svegliai tutti e corremmo insieme verso le macchine. Poco dopo eravamo all’ospedale.
LOUIS
 
Buttò giù e lanciò il cellulare sul sedile. Pochi minuti dopo eravamo arrivati all’ospedale.
-Vieni amore, qui si prenderanno cura di te come io non ho saputo fare. – disse aiutandomi a scendere.
- Tu hai fatto tutto per me amore, nessuno si è mai preso cura di me meglio. – dissi sempre dolorante. Le lasciai un veloce bacio sulle labbra.
- Scusi signorina ha bisogno di aiuto? – chiese una donna con un camice bianco.
- Sì per favore mi aiuti … Si è svegliato un’oretta fa e Lou spiegaglielo tu cos’hai io non lo so …  - continuava a piangere. Io la strinsi forte a me e le diedi un altro bacio.
- Sì mi … mi fa male la pancia qui, poco sopra all’inguine. – dissi toccando il punto.
- Oh forse ho capito cos’ha … Michael! Vieni qui aiuta il signore ad andare nella sala …. – urlò ad un uomo che camminava poco lontano.
- Voglio venire con voi … - disse Sally abbracciandomi forte.
- Mi spiace signorina, potrebbe aver bisogno di un’urgente operazione e non può stare in sala con noi. –
SALLY
Alle parole dell’infermiera mi si gelò il sangue … operazione, urgente? Il mio piccolo Louis poteva aver bisogno di un’operazione? Quell’uomo arrivò con una barella e lo misero sopra.
-Non voglio lasciarlo … - dissi in preda alle lacrime.
- Può venire con noi solo fino alla stanza poi dovrà lasciarlo. – disse quel … Michael ecco sì era quello il suo nome. Annuii e presi la mano a Louis
- Ti amo … - dissi ancora piangendo.
- Ti amo anche io Carotina … poi appena mi dimettono andiamo a fare shopping ok? Solo io e te. – lo abbracciai forte. Se gli fosse capitato qualcosa non so cosa avrei fatto …
- Sì Lou solo io e te e nessun altro vero? – chiesi guardando in quei meravigliosi occhi blu.
- Solo io e te … - ripetè lui prima di baciarmi. Gli misi le mani sul volto e ricambiai il bacio.
- Signorina si stacchi dobbiamo entrare! – disse quell’infermiera. Mi staccai e mimai un ultimo ‘ti amo’ a Louis. Scomparve dietro delle porte bianche. Mi accasciai a terra portando le ginocchia al petto. Continuavo a singhiozzare.
HARRY
Entrammo in quel posto e ci incamminammo nel corridoio. Poco più avanti trovammo Sally per terra che piangeva.
-Hei Sally vieni qui non piangere vedrai che andrà tutto bene! – dissi. Prendendola in braccio e mettendola sulle mie gambe.
- Niente andrà bene! Io mi sento in colpa! Se mi fossi accorta prima che lui stava male probabilmente ora staremmo insieme nel letto a dormire! Non qui a piangere! – lo urlò mentre mi tirava dei pugni. La lasciai fare.
- Ehi calmati piccola ok? Ora ci siamo noi e non ti lasceremo mai – disse Liam accarezzandole i capelli.
- Sì dai Sally non preoccuparti andrà tutto bene! –disse Perrie.
- G … grazie ragazzi, non so cosa farei senza di voi … - lei era così dolce, così piccola … solo ora in effetti mi ricordavo che lei aveva fatto il giorno prima 17 anni però si era messa con Louis che tra poco avrebbe fatto 22 anni e a molte persone tra cui fan e suo fratello questa cosa non andava molto giù … ci addormentammo tutti in ospedale sperando di essere svegliati per avere notizie.
SALLY
Mi svegliai e controllai il cellulare … erano ancora le 3:30 di notte … noi eravamo arrivati lì all’1:10 …. Era passato pochissimo tempo ma io già sentivo la mancanza del mio Peter Pan. Lui solo mi capiva sempre. Non volevo svegliare i ragazzi e quindi uscii fuori e iniziai a camminare per il giardino. Mi squillò il cellulare. Era mio fratello.
AL TELEFONO
S: Pronto Axel cosa c’è perché mi chiami a quest’ora della notte?
A: Volevo sentire come stavi … sai mi machi e mi mancava il suono della tua voce …
S: Anche tu mi manchi molto …
A: cosa c’è? Quel Louis ti ha tradita? Ti sento giù sorellina.
S: Cosa stai dicendo?! Louis non mi tradirebbe mai!
A: Scusa sorellina è solo che tu hai appena compiuto 17 anni e oh auguri … e lui il 24 ne compierà già 22 … beh questa cosa mi stranisce un po’ ci devo fare ancora l’abitudine … io ho promesso alla mamma che ti avrei sempre protetta e per questo ti chiedo …
S: Axel la mamma è morta e solo tu te la puoi ricordare e poi Louis non mi farebbe mai del male di questo puoi starne certo … ti prego vieni qui … ho bisogno di te … *una lacrima solcò il mio viso*
A: Sorellina ma stai … stai piangendo? Lo sapevo che c’era qualcosa che non andava … racconta.
S: Louis questa notte si è svegliato e … e si è sentito male …. Mi puoi dire che cos’ha tu stai per prendere la laurea in medicina per favore …
A: Certo dimmi cosa si sentiva …
S: Aveva un mal di pancia forte e gli venivano delle fitte fortissime ogni tanto e … io l’ho portato all’ospedale e hanno detto che probabilmente gli serviva un’operazione urgente …
A: Il mal di pancia era nella parte bassa, vicino all’inguine?
S: S … Sì …
A: Credo che abbia l’ernia piccola … mi dispiace …
S: Ma si può risolvere vero? Ti prego …
A: Certo … Sai per caso se l’aveva avuti altri giorni questi dolori?
S: No … ti prego vieni qui … ho bisogno di te …
A: Certo, arrivo, anzi mi metto in macchina ora …
S: Guida piano …
A: Contaci … ciao arrivo domani mattina …
 
Attaccai e mi buttai a terra piangendo. Sentii dei passi provenire da non so dove … mi alzai di scatto cercando di individuare il luogo del rumore. CRACK  . ancora, l’avevo sentito ancora … si stava avvicinando …
-Chi … chi sei? – chiesi con voce tremante. Nessuna risposta.
- Chi c’è?! – chiesi ancora. Per risposta solo quel rumore … mi accorsi che proveniva da dietro di me. Qualcuno mi premette la mano sulla bocca e poi mi girò. Mi baciò con forza. Ma chi era? Cercai in tutti i modi di staccarmi ma lui non ne voleva sapere. Fece scorrere le sue mani sul mio vestito slacciandolo. Mi stava trascinando verso non so cosa probabilmente la macchina. Riuscì a togliermi il vestito e infilò una mano nei miei slip. Io ero immobilizzata dal suo corpo. Avevo paura e le lacrime scendevano prepotenti sulle mie guance. Avvicinò una mano al gancetto del reggiseno e lo slacciò. Poco dopo un altro rumore. Questa volta più deciso e forte … magnifico ne arrivava un altro. Dopo poco non sentii più le mani di quel tipo sul mio sedere.
- Lasciala stare! – riconobbi quella voce, era Zayn.
- Oh e tu chi sei per impedirmi di prenderla? – disse minaccioso quel tizio mentre mi riprendeva da terra e mi avvicinava a se. Zayn gli diede un pugno in piena faccia.
- Lasciala stare adesso! – disse urlando.
- No! Io l’ho vista per prima e io me la prendo! – io intanto era bloccata per terra impaurita. Mi riallacciai il reggi seno cercando di gattonare via. Mi prese e mi scaraventò vicino alla ruota della macchina.
- Ho detto di lasciarla stare! – disse Zayn prendendolo a pugni. Quando finì il tizio salì in macchina e corse via. Zayn gli lanciò un ultimo sguardo pieno d’odio e poi guardò me addolcendosi.
- Rivestiti piccola non preoccuparti ora è tutto finito … - disse porgendomi il vestito. Lo presi e me lo infilai.
- S … Scusa Z … Zayn – dissi per poi buttarmi a piangere sul suo collo.
- Hei piccola non preoccuparti … non è successo nulla e poi non ti devi scusare … - era sempre stato molto dolce con me sin dai tempi di x-factor.
- E se ti hanno fotografato? –
- Non preoccuparti è molto tardi e non possono fotografarmi in un ospedale … non c’è problema … dimmi perché eri qua fuori da sola? – io ero ancora scossa ma trovai la forza per rispondere.
- I … Io volevo solo prendere n po’ d’aria e … e mi ha chiamato mio fratello … gli ho chiesto di venire … va bene Zayn? – chiesi abbracciandolo.
- Certo … ora entriamo che fa piuttosto freddo. – disse mettendomi una mano dietro la spalla e spingendomi leggermente.
- Ok … - rientrammo in ospedale e Perrie era l’unica sveglia.
- Ehi Zayn, Sally mi sono spaventata non vi trovavo più … tutto bene? –
- Sì ora meglio … - dissi io abbassando lo sguardo. Mi toccò una mano la schiena e io mi girai urlando.
- Ehi tranquilla sono io … - disse Harry. Ora si stavano svegliando anche Niall Liam e Danielle.
- Ehi piccina ciao … - disse Niall alzandosi e abbracciandomi.
- Ciao … - dissi io accarezzandogli la schiena.
- Cosa è successo? – chiese Harry prendendomi in braccio. Io guardai i ragazzi.
- Oh vieni parliamone di là amore … - mio cugino era fatto solo di tenerezza e comprensione ma non mi doveva chiamare amore solo lui poteva.
- Harry … -
- Si? –
- Solo Louis può chiamarmi amore, scusa … - dissi vergognandomi.
- Ehi piccola ti capisco non preoccuparti … Louis starà meglio in poco tempo. Ora dimmi … cosa è successo prima? – chiese. Io sospirai e poi lo feci sedere.
- Ero uscita per prendere una boccata d’aria e mi ha chiamata Axel … Gli ho chiesto di venire e lui ha detto che verrà domattina …. Poi ho attaccato e stavo per rientrare ma … ho sentito un rumore … poi uno mi ha tappato la bocca e mi ha girato baciandomi …. Poi mi ha sfilato il vestito e se non ci fosse stato Zayn … Beh … Harry ha avuto paura … tanta paura. – dissi piangendo e accoccolandomi al suo petto.
- Oh piccola mi dispiace … Dovevo essere lì a proteggerti e non c’ero scusa … - disse abbracciandomi forte.
- Harry tu ci sei sempre stato anche troppo per me … ti voglio bene! – dissi continuando a bagnargli la maglietta con le lacrime.
- Anche io sciocchina … anche io … -disse per poi baciarmi i capelli. Rimanemmo abbracciati per diversi minuti poi mi calmai e ci staccammo.
- Oh ieri non hai avuto il mio regalo! – disse tutto felice manipolando la sua giacca.
- Harry non c’è assolutamente bisogno … mi è bastato stare con voi in pizzeria … è stata la festa più bella della mia vita! – volevo continuare ma lui tirò fuori dalla giacca una scatolina.
- Apri questa è da parte mia … stai diventando grande e volevo comprarti una cosa diversa dal solito … - disse porgendomi il pacchettino. Lo aprii dentro c’era una bellissima pietra di …
- Smeraldo … come i tuoi occhi … - disse Harry. Non risposi gli saltai solo al collo e lo abbracciai stretto a me.
- Harry non dovevi! E’ .. E’ meraviglioso … Grazie infinite! Non ho parole …. Grazie! – dissi continuando a stringerlo.
- Piccola 17 anni sono importanti! – disse ridacchiando.
- No Harry quelli sono i 18! Perché mi hai fatto una cosa così costosa? – chiesi guardandolo.
- Perché ho visto che ogni volta che passavamo per le vetrine tu ti abbassavi poco il cappuccio e mi obbligavi a rimanere per vedere le pietre di smeraldo! – risi.
- Già … Grazie … ti ricordi quando una fan ti ha riconosciuto? Hahahah! Troppo divertente! Siamo dovuti correre nei bagni e tu sei entrato in quello delle signore per non lasciarmi sola!- rise anche lui al ricordo.
- Già! Ora torniamo di là e dormiamo fino a domattina. – disse accarezzandomi i capelli.
- Harry … -
- Sì? –
- Mi aiuti a metterla? – chiesi io porgendogli la scatolina e alzandomi i capelli.
- Certo! – disse per poi legarmela al collo. Mi prese in braccio e tornammo dagli altri che già dormivano … Pfui pigroni.
 
Ci svegliammo con il chiasso dell’ospedale. Sentii delle mani che mi prendevano e mi sollevavano. Aprii gli occhi e vidi quell’elfo malefico di un’irlandese.
-Niall minchia vuoi? – dissi stropicciandomi gli occhi.
- Mi ha chiamato tuo fratello e ha detto che ha avuto un contrattempo e non potrà venire … - io abbassai la testa e mi sforzai di non piangere
- Ok – dissi alzando la testa e forzando un sorriso.
- One Direction! One Direction! – si sentiva solo quello da fuori alla porta.
- Vi hanno trovato …. Ma vi hanno messo dei microcip o cose del genere sotto la pelle?! – dissi sentendo tutto il chiasso. Niall rise e risi anche io … se lui rideva era impossibile non andargli dietro!
- Signori l’intervento è andato bene e si sta risvegliando dall’anestesia … chi lo desidera può entrare in stanza ma solo una persona! – disse l’infermiera dell’altra sera.
- Ragazzi posso … - chiesi loro annuirono. Io varcai la soglia e lo vidi sdraiato sul lettino.
- Lou? – chiesi avvicinandomi.
- Amore? Sei tu? – chiese. Non risposi gli saltai solo al collo baciandolo.
- Oh Louis stai bene! Grazie al cielo! Oh non so cosa avrei fatto senza di te! –dissi piangendo e abbracciandolo.
- Sto bene amore … vedo che Harry ti ha già dato il suo regalo di compleanno … - disse guardando il mio ciondolo.
- Sì … Ma tu non ne hai mica fatto un’alto?! Tu me lo hai già dato al compleanno! E mi è piaciuto moltissimo! Le adoro quelle scarpe però oggi non le ho messe perché non mi sono proprio cambiata quindi … - dissi tutto d’un fiato.
- Non preoccuparti amore … mi prenderesti la giacca per favore? – chiese.
- Certo amore mio un attimo. – dissi prendendogli la giacca. Gliela diedi.
- Chiudi gli occhi … - disse guardandomi. Io lo feci.
- Ora puoi aprirli! – disse tutto entusiasta poco dopo. Io lo feci e trovai davanti ai miei occhi un bellissimo pacchetto.
- Oddio Louis non dovevi! Io … io …. Grazie! – riuscii solo a dire saltandogli ancora una volta al collo.
- Aprilo e dimmi se ti piace … - disse lui appena mi fui staccata.
- Certo. – dissi felice. Aprii il pacchetto e una bellissima gemma spiccava. Era attaccata ad una catenina. Poi nel pacchetto c’era un biglietto.
Con amore alla mia carotina dolce che possa essere felice per sempre …. A te compro questo diamante perché è prezioso come te …. Ti amo …
Louis
Scoppiai a piangere portandomi le mani davanti al viso. Era sempre così dolce ed io che al compleanno gli regalavo solo una maglietta di topman. Lo amavo … tanto.
-L … Louis è … è bellissimo … g … grazie! Ti amo anche io … - dissi. Lui mi accarezzò la guancia.
- Ti è piaciuto amore? –
- Sì, tantissimo e il biglietto è … è bellissimo! Grazie Lou! – dissi ancora piangendo.
- Ti amo piccola. – disse per poi avvicinarsi alle mie labbra. Ci baciammo.
- Anche io amore … E nessuno ti porterà lontano da me … - dissi mettendogli le mani sulle guance. Rimanemmo così per un po’ poi entrarono i ragazzi.
- Ehi Lou! Come va? – chiese Liam.
- Direi abbastanza bene … La pancia non fa più male o almeno fa male ma perché ho appena fatto l’operazione … - io ero stanchissima non avevo dormito per tutta la notte pensando a lui. Posai la testa sul suo petto chiudendo gli occhi.
LOUIS
Posò la testa sul mio petto e poco dopo si era addormentata. Aveva ancora il regalo in mano
-Harry prendi il pacchetto. – dissi accarezzandole i capelli.
- Sì. – disse il mio amico. Fece come gli avevo chiesto.
- Beh …. Quando mi dimettono? – chiesi sperando in un ‘presto’.
- Presto …. Credo tra oggi e domani. – disse Liam cercando di ricordare.
LA VIGILIA DI NATALE …
Stavo ancora sonnecchiando quando qualcuno si fece spazio nel mio letto spingendomi verso il bordo. Sentii delle mani posarsi sul mio volto e un respiro caldo sulla mia pelle.
-Buon giorno e buon compleanno amore … - riconobbi quella voce quindi feci passare le mie braccia intorno alla sua schiena e la avvicinai a me.
- Grazie e buongiorno anche a te amore … - dissi cercando le sue labbra. Pochi secondi dopo credevo di averle trovate e ci posai le mie.
- Hahaha …. Amore quello è il mio naso … - disse ridendo. Io a quel punto aprii definitivamente gli occhi alzandomi di scatto e prendendola in braccio. Sembravamo due scemi ma non ci importava … la portai tenendola in braccio fino al salotto e continuavo a correre. Lei rideva cercando di tenersi al mio collo.
- Amore questo faremo tutto il giorno! – urlai continuando a correre.
- All day and All night! – urlò Zayn dall’altra stanza. Io mi fermai guardandola e ci sambiammo la stessa idea ‘questo è suonato di cervello …. Perrie lo ha rimbambito!’ ridemmo per questo motivo.
- All’attacco ragazzi!!!!! Abbraccio di gruppo per il nostro vecchio Louis!!!! – urlato questo tutte le persona che si trovavano in quella casa mi vennero anzi ci vennero addosso. Per tutte le persone intendo: i ragazzi, Perrie, Danielle e Axel, il fratello di Sally.
- Ragazzi ora mi farete morire! – dissi quasi schiacciato sul divano.
- Harry togli il tuo culo dalla mia faccia adesso! – disse lei ridendo.
- Ma non posso toglierlo se prima Niall non toglie il suo! –
- E io non posso se prima Zayn non toglie il suo! –
- E io non posso se prima Perrie non toglie il suo!-
- E io non posso se prima Danielle non toglie il suo! –
- E io non posso se prima Axel non toglie il suo! –
- E io non posso se Liam non toglie il suo! –
- Ok abbiamo finito l’appello? – chiese scherzosa.
- Sì brutta ora ci togliamo. – disse Axel. Ci alzammo tutti e finalmente il mio respiro tornò normale.
- Finalmente credevo veramente di soffocare! – dissi facendo un bel respiro. Si misero tutti a ridere.
- Ora i regali per la carota!- disse felice Sally.
- Ragazzi ma …. –
- Niente ma Lou! Oggi è il tuo compleanno e non si ammettono repliche e poi tu ci fai sempre dei regali bellissimi! – disse ancora. Mi arresi e mi buttai sedetti sul divano. Lei si accomodò in braccio a me.
- Prima il mio! Questo è per il tuo compleanno!- disse porgendomi un pacco. Lo aprii e c’era la maglietta di topman che desideravo tanto.
- Grazie amore! Come sapevi che mi piaceva? – chiesi abbracciandola fortissimo.
- Intuizione femminile! –disse baciandomi il naso. Ci scambiammo tutti i regali e poi uscimmo per festeggiare il mio compleanno.
- Louis!!!! Sei qui! – una fan.
SALLY
- Sì però non fate casino …. Venite – era sempre dolcissimo. Io mi spostai e presi la fotocamera.
- Ne faccio un paio ok? – chiesi.
- Certo! – disse entusiasta.
- Ecco fatto …. Buon Natale! – dissi porgendole la macchinetta fotografica.
- Grazie Sally, credo che tu e Louis stiate proprio bene insieme sai? Grazie a te il mio regalo di Natale lo ho avuto. – ero commossa. Non a molte fans piaceva la storia tra me e Louis ma io andavo avanti … mi bastava vederlo per questo mi sorpresi quando quella ragazza mi disse quelle cose.
- Grazie … - dissi cercando di non commuovermi. Continuammo a camminare. Louis mi venne vicino.
- Allora, amore …. Cosa vuoi fare? – chiese mettendomi un braccio intorno  al collo.
- Uhm … questo! – dissi liberandomi e prendendo una palla di neve.
- Buon compleanno Louis! – dissi ridendo. Tutti si girarono e iniziarono a ridere.
- Buon Natale Amore! – disse lui prima di lanciarmi un cumulo di neve addosso.
- Guerraaaaaa!!!!!!!!!!! –eclamò il biondino prima di prendere la neve e lanciarla. Ci mettemmo a giocare come dei bambini con le palle di neve. Smettemmo una mezz’ora più tardi.
LA SERA ….
LOUIS
Mi stavo finendo di preparare. Stavamo per uscire e andare in un ristorante molto carino vicino al mare. Un’ultima sistemata ai capelli … ecco sono pronto. Mi diressi in salone e mi accomodai sul diavano con i ragazzi.
-Sapete a che punto sono? – chiesi rivolto a loro. Loro fecero spallucce. Poco dopo si sentì un rumore di tacchi e quindi tutti ci alzammo pronti a prendere le nostre ragazze. Rimanemmo bloccati come deficenti … Sally era bellissima: indossava un vestitino color corallo con dei bellissimi tacchi neri poco trucco e i suoi boccoli ravvivati.
- Sei bellissima … - riuscii alla fine a dire.
- Non fare lo scemo Lou! Lo sai benissimo che non è vero! – pfui. Le ragazze. Credono tutte di essere bruttissime. Guardai il suo collo. Indossava lo smeraldo di Harry e il mio diamante. Ci incamminammo insieme agli altri verso un ristorantino che si affacciava sul mare. Ci tenevamo le mani teneramente mentre camminavamo tranquilli dietro gli altri.
- Amore … -
- Sì Sally? –
- Mi porti in braccio? – chiese facendo gli occhi da cucciolo. Le sorrisi e la sollevai da terra.
- Grazie … - disse posando il viso sul mio petto e facendo passare le sue braccine dietro il mio collo. A volte mi domandavo cosa avevo fatto per avere una creatura così bella vicino.
- Lou … -
- Cosa c’è amore? –
- Ti amo … -
- Anche io amore, anche io … - la abbracciai forte. Arrivammo al ristorante e io la posai per terra. Le circondai le spalle con il braccio. Ci riuscivo facilmente dato che lei era più piccola di me.
- Sally siediti vicino a me! – le urlò Axel.
- Eccomi, vieni Lou!. – disse ridendo e tirandomi per un braccio.
- Sisi però sta calma che senno ci scoprono tutti! – dissi ridendo.
- Ok … - era troppo tardi. Si avvicinarono delle ragazze.
- Ciao! Puoi firmare Louis? – chiesero cordialmente.
- Certo basta che non diciate in giro che sono qui …. – dissi firmando il foglio. Loro mi salutarono felicissime e se ne andarono.
- Scusa Lou … - disse Sally avvicinandosi. Non le piaceva stare vicino a me quando firmavo autografi o facevo le foto. Credo lo trovasse un momento mio e delle fans.
- Non preoccuparti amore. – dissi attirandola a me e baciandole i capelli.
- Ok … - disse poco convinta. Andammo nella sala che avevamo fatto riservare per noi.
- Finalmente siete arrivati! – disse Niall. Ci sedemmo e facemmo una bellissima cene. I ragazzi poi decisero di andare in discoteca mentre io e lei avevamo preferito la riva del mare.
- Amore …. Guarda che bella luna! – disse alzando lo sguardo. Io invece di guardare la volta blu guardai il suo viso candido estasiato alla vista di quel cerchio bianco. Dopo poco si accorse che non guardavo la stessa sua direzione e si girò verso di me.
- Cosa c’è che non va Lou? –mi chiese con sguardo interrogativo.
- Nulla …. Ti guardavo. –
- Questo l’ho notato ma non capisco il perché. – disse ridacchiando.
- Perché sei più bella di ogni stella in cielo. – dissi continuando a guardare le sue iridi lucide e verdi. Si avvicinò a me e mi strinse. Non sapeva mai come reagire dopo che le facevo un complimento.
- Sei più bella anche della luna che illumina la notte e che viene attraversata da Peter Pan e da Wendy. – dissi posando il mio mento sulla sua testa. Lei si mise a ridere.
- Lou … Lo sai che ti adoro quando paragoni la vita al mondo di Peter Pan? Tu gli assomigli in un certo senso …. Sei più dolce però! – disse ridacchiando. Risi anche io flebilmente.
- Lou siediti … ti devo dare una cosa. – disse spingendomi per terra. La feci accomodare sulle mie gambe e mi stesi. Lei fece lo stesso posandosi sui miei pettorali.
- Cosa mi devi dare amore? – chiesi accarezzandole la schiena. Si tirò a sedere.
- Aspetta – disse controllando l’orologio. S girò dall’altro lato dopo aver sorriso impercettibilmente.
SALLY
Controllai l’orologio di sfuggita e vidi che era mezzanotte meno due. Mi girai e presi dalla mia pochette nera il suo regalo. Pochi minuti dopo sentimmo delle persone che erano per la strada che si davano gli auguri di Natale e le campane che suonavano nelle chiese. Mi girai verso di lui con un grande sorriso stampato in volto.
-Buon Natale amore … - dissi porgendogli il pacchetto.
- Amore tu non dovevi ,…. Mi bastavano la maglietta e questa serata stupenda! – disse prendendo il pacchetto. Lo aprì e sorrise.
LOUIS
Aprii il pacchetto che mi aveva dato. Sorrisi prima che le lacrime rigassero il mio volto. Ero felicissimo, il regalo era bellissimo. Era una semplice collana di metallo con alla fine un ciondolo. Era a forma di cuore diviso a metà. Notai anche una piccola incisione diceva: You’re mine …. E poi continuava sull’altra metà: …. True love. Era il regalo più bello che qualcuno mi avesse mai fatto. Di istinto la abbracciai e la tenni stretta a me.
-Ti amo … - dissi ancora piangendo. La serata la passammo guardando le stelle. Le avevo legato la collanina con il ciondolo con scritto sopra: You’re mine … e io avevo quello con scritto: …. True love. Ridemmo tutta la serata e poi andammo a recuperare i ragazzi mezzi ubriachi in discoteca.
A CAPODANNO …
Eravamo tornati a cena in quel ristorantino ma prima di mangiare andammo tutti sulla spiaggia. Ero indeciso …. Dovevo farmi coraggio e chiederglielo, ora, davanti a tutti.
-Sally … - dissi cercando di attirare la sua attenzione.
- Sì? – chiese lei fermandosi e a ruota si fermarono anche i ragazzi.
- Devo chiederti una cosa … - dissi ancora incerto. Mi feci forza e frugai nella tasca della giacca e posando le mie Vans per terra. Mi inginocchiai davanti a lei. Il cuore batteva all’impazzata ma dovevo riuscirci …. Dovevo chiederglielo adesso. Presi la scatolina e la aprii.
- Sally Styles …. Vuoi sposarmi? – chiesi con la voce tremante e rotta dall’emozione. Lei si portò una mano sulla bocca.
SALLY
Stavo camminando tranquillamente vicino ad Harry ed Axel. Stavamo parlando tranquillamente o meglio, loro stavano parlando di calcio e io mi limitavo a fare delle strane facce.
-Sally … -disse Lou.
- Sì? – dissi io voltandomi e fermandomi. Anche gli altri lo fecero.
- Devo chiederti una cosa … - disse incerto. Si mise a frugare nella tasca e posò la Vans per terra. Si inginocchiò. Il mio cuore tamburellava contro il petto e gli elefanti ballavano la conga nel mio stomaco. Lui alzò lo sguardo piantandolo saldamente nel mio. Aprì la scatolina.
- Sally Styles …. Vuoi sposarmi? – chiese con voce rotta. Mi portai una mano sulla bocca. Non potevo crederci! Non risposi. Mi buttai per terra difronte a lui e gli circondai il collo con le braccia. Lo sentii perdere per un attimo l’equilibrio ma subito si ristabilì, piantato a terra saldamente su quelle sue gambe meravigliose e muscolose.
- Sì, si, sì!! Cento volte sì! – dissi felicissima. Avevo iniziato a piangere e le lacrime rigavano il mio volto. Mi staccai per guardarlo negli occhi, quei suoi occhi blu meravigliosi … ci potevi navigare dentro e a volte desideravo davvero perdermi e non ritrovarmi più.
- Ti amo … -furono le uniche parole che sussurrò prima di baciarmi. Contraccambiai il bacio. Un bacio pieno di amore.  Io lo amavo, lui mi amava …. Eravamo fatti l’uno per l’altra. Lui era l’uomo, ma che dico, lui era il ragazzo-carota giusto per me …. Appena ci staccammo fummo invasi dagli applausi felici dei nostri amici. Lo guardai negli occhi e lui guardò me. Potevo ancora vedrli lucidi ma sempre di quel colore azzurro che aveva fatto innamorare migliaia di ragazze in tutto il mondo. Mangiammo e poi andammo in discoteca. Bevemmo molto ed io ero sicura al 100% di essere ubriaca. Credo che anche Louis fosse ubriaco quindi insieme non eravamo affidabili. Peccato che i nostri amici se ne stavano non so dove. Lou mi prese per un braccio e mi trasportò con se mentre barcollavamo per i corridoi. Entrammo in macchina e ci dirigemmo verso casa. Non so ancora come non facemmo incidente dato che eravamo ubriachi fradici. Arrivammo a casa e ci dirigemmo verso la nostra camera. Ci iniziammo a baciare con passione. Poco dopo mi trovai stesa sul letto mentre gli slacciavo la camicia. Inarcai la schiena per i brividi che mi aveva fatto provare quando mi fece il succhiotto. Ne approfittò e mi slacciò il vestito e subito dopo il reggiseno. Gli slacciai i pantaloni che lui poi si levò da solo. Poco dopo anche il nostro abbigliamento intimo era scomparso e il resto potete immaginarlo da voi.
Era mattina e io mi trovai sdraiata nel nostro lettone matrimoniale con solo la camicia di Louis addosso. Mi voltai e lo trovai che dormiva beatamente. Mi alzai e cercai di ricordare tutto. Mi rivestii e mi diressi in cucina. Poco dopo sentii le sue braccia possenti avvolgermi i fianchi.
-Buongiorno Amore … - disse posando il mento sulla mia spalla.
- Buongiorno Lou …. Senti tu ti ricordi cosa è successo ieri sera? – chiesi sperando che almeno lui ricordasse. Fece segno di no con la testa.
- Ricordo che tu mi hai chiesto di sposarti ma lì eravamo ancora sobri … penso che abbiamo bevuto troppo perché la testa mi fa malissimo e non ricordo nulla. – dissi massaggiandomi le tempie. Lui mi fece voltare e mi spostò le mani. Iniziò lui a massaggiare con le sue mani caldissime. Mi rilassai subito. Anche solo toccarmi con lui era bellissimo e mi faceva sentire meglio.
- Grazie – dissi posando le mie mani sulle sue e seguendo i movimenti rotatori delle sue mani. Ci sdraiammo sul divano e guardammo la tv. Pranzammo e poi ci ributtammo sul divano. Ci addormentammo abbracciati.
DUE SETTIMANE DOPO …
Ero a casa e Louis stava per tornare con i ragazzi da un meeting. Era tutto il giorno che non mi sentivo affatto bene. Sentii la seratura scattare e vidi 5 angeli entrare.
-Amore, tutto a posto? – mi chiese Louis avvicinandosi. Io annuii flebilmente e lui tentò di baciarmi. Lo respinsi e mi alzai di scatto dal divano correndo verso il bagno. Arrivai giusto in tempo. Sentii bussare alla porta.
- Non entrare chiunque tu sia! – urlai continuando a vomitare.
- Sono Harry! – disse prima di aprire la porta. Ma le cose che dico io in questo mondo qualcuno le ascolta?! Harry si avvicinò velocemente a me e mi tenne la fronte.
- Tranquilla, va tutto bene. – disse lui accarezzandomi con la mano libera la schiena.
- Grazie Harry … - dissi quando finii. Lui mi aiutò a pulirmi la bocca e mi prese dolcemente in braccio conducendomi verso il salone.
- Come stai? – chiese un Louis preoccupato.
- Meglio …. Credo. – dissi accucciandomi meglio al petto di Harry. Louis mi prese in braccio e si sedette sul divano.
- Ragazzi noi usciamo e torniamo tra 2 ore e trenta più o meno … per qualsiasi problema chiamate. – disse Liam alzandosi e uscendo per poi essere seguito da tutti gli altri. Aspettammo un po’ prima di parlare.
- Come ti senti? – chiese Louis premuroso. Ma quanto era dolce quel ragazzo.
- Va un po’ meglio … mi dispiace di aver rischiato di vomitarti in faccia … - dissi allontanandomi dal suo petto per guardarlo negli occhi.
- Non preoccuparti, non potevi prevederlo. – disse con un grande sorriso. Tornai accucciata sul suo petto. Pensai un attimo e poi mi alzai di scatto, sperando che non fosse quello che credevo.
- Lou quanto è passato da quando siamo andati al mare? – chiesi con un groppo in gola. Già era dicembre ma ci eravamo buttati lo stesso in mare.
- Una settimana … - disse lui iniziando a capire il mio ragionamento.
- Oddio …. Non può essere …. Non può essere . – dissi sedendomi per terra.
- C … cosa? – chiese lui impaurito.
- Ho un ritardo Lou! Di una settimana! Non può essere! – dissi mettendomi a piangere. Lui si alzò dal divano e mi venne ad abbracciare per terra.
- Qualunque cosa succeda sappi che ti starò per sempre vicino … - disse lui continuando a stringermi.
- Lou ma io … noi … non sono pronta! – dissi continuando a piangere.
- Io ti starò vicino per sempre. – disse lui ancora. Lo strinsi a me. Sentii la porta aprirsi.
- Scusata ho dimenti … - disse Harry rientrando. Non finì la frase.
- Cosa è successo?! Louis che le hai fatto?! – disse preoccupato venendomi vicino.
- Harry …. Ho paura. – dissi pessando dagli occhi blu di lOuis agli occhi smeraldo di Harry.
- Cosa è successo? – chiese lui sempre più spaventato.
- Ho un …. Un ritardo …. Di una settimana …. – dissi singhiozzando. Lui ci pensò un attimo su poi collegò i puntini e strabuzzò gli occhi.
- Come, quando?? Louis sei morto! – urlò prima di lanciarsi su Louis buttandolo per terra.
- Harry fermo! – gli urlai tentando di fermare i pugni che gli stava dando. Lo aveva immobilizzato e continuava a picchiarlo. Riprovai a dividerli con il solo risultato che Harry mi spinse contro il tavolo facendomi venire una fitta fortissima in mezzo alla schiena. Continuavo a piangere. Mi sdraiai a terra per il dolore. A quel punto entrò Zayn. Vide la scena e corse subito a dividere i ragazzi. Poi venne da me.
- Sally …. Stai bene?! – chiese esaminando il mio viso.
- S …. Si …. O almeno credo. – dissi circondandogli il collo con le braccia. Subito dopo mi alzai e andai da Louis che era sdraiato per terra con la faccia quasi nera.
- Louis … mi dispiace …. Scusa – dissi sdraiandomi sul suo petto e continuando a piagere.
- Non preoccuparti …. Tu stai bene? – chiese accarezzandomi i capelli.
- S … si …. Lou mi dispiace. – continuai a dire non spostandomi dal suo collo.
- Non ti devi scusare …. – disse lui danddomi un piccolo bacio sui capelli.
- Quando? – chiesi non curante di tutto quello che mi succedeva in giro.
- Non lo so …. Forse quando eravamo sbronzi …. Mi dispiace così tanto … - disse lui abbracciandomi.
- Già anche a me …. Lou però a me dispiace di essermi fidato di te! – urlò Harry mentre cercava di calmarsi.
- Harry eravamo ubriachi! Tu lo sai che non le farei mai del male! – disse Louis alzandosi lievemente. Il suo viso si era spostato più alla luce e potei vedere la sua faccia torturata. Cosa avrebbero detto ai fans o a Paoul? Entrarono anche gli altri e Zayn gli spiegò la situazione. Non riuscivo a smettere di piangere.
- Basta! Ti prego non piangere … - disse Louis abbracciandomi. Provai a calmarmi.
- Cosa farai Sally? – disse Liam guardando le sue scarpe.
- N … non lo so …. Io ho paura …. –dissi nascondendomi nell’incavo del collo di Louis. Avevo paura per me ma soprattutto per Louis. Questo bambino poteva rovinare la carriera ai ragazzi. Questo pensiero mi fece tornare le lacrime agli occhi che furono asciugate dai pollici caldi di Louis. Posai una mano sulla sua e gli sorrisi lui fece lo stesso intrecciando le nostre dita. Guardandolo negli occhi capii che lui ci sarebbe stato sempre per me. Non potei fare a meno di sorridere.
- Credo che sia meglio andare a riposare non credi? – disse alzandosi con me in braccio.
- Sì …. – dissi aggrappandomi al suo collo.
- Tu dormi con me! – disse Harry alzandosi di scatto e prendendomi dalle braccia di Louis.
- Harry piantala! Non ti sopporto davvero quando fai così! Non ce la faccio più! Questo non doveva succedere ma è successo …. Louis so che mi starà vicino …. Non ti devi preoccupare! –dissi con tutto il fiato che avevo in gola. Lui mi guardò stranito e poi mi posò per terra tornando a sedersi sul divano.
- Io ti ho dato tutto Sally …. Non merito di essere trattato così …. Pensaci … - disse guardando il vuoto. Mi si strinse il cuore. Mi alzai e corsi in camera chiudendomi dentro. Mi misi a piangere cercando di soffocare i singhiozzi.
- Piccola sono io, Niall …. Posso? – chiese quello che doveva essere Niall.
- S … si … - dissi singhiozzando. Luientrò e si avvicinò al letto.
- Piccola, tranquilla …. Lui ti ama e non ti lascerà andare. –
- Niall io lo so che mi ama ma …. Ma questo bambino vi rovinerebbe la carriera e io …. Io non voglio. – dissi ancora in preda ai singhiozzi. Lui si avvicinò e mi abbracciò.
- No n preoccuparti …. Le fan se ne faranno una ragione … noi non possiamo non vivere per loro …. Capisci? – diss con dolcezza.
- Sì ma io …. Io ho paura davvero Niall … o paura che Harry non mi voglia più rivolgere la parola e …. Togliti Niall! – dissi facendolo cadere a terra e correndo in bagno. Sentii la porta aprirsi. Mi bruciava lo stomaco e gli occhi li sentivo pesanti e gonfi.
- Vieni qui …. Ti aiuto io … - disse …. Harry?! Non mi aspettavo mi volesse più rivolgere la parola. Si inginocchiò vicino a me e mi rassicurò mentre io finivo di dare di stomaco.
- Grazie Harry …. –dissi pulendomi la bocca. Lo abbracciai.
- Scusa per prima …. Non volevo … - dissi continuando a piangere.
- Scusa tu piccola …. Non dovevo reagire così …. Vado a comprare un test di gravidanza solo per essere sicuri …. Tu sta con i ragazzi …. Torno tra poco. – alzai lo sguardo e vidi il suo sorriso, quel sorriso che faceva morire molte fan era per me . gli sorrisi anche io e scesi con lui per le scale. Louis si alzò e mi venne incontro mettendomi una mano dietro la schiena. Si sedette sul divano e io mi sedetti in braccio a lui posando la testa sul suo petto. Rimanemmo così fino a quando Harry tornò. Senza dire una parola mi diressi in bagno e feci il test. Una linietta non sono incinta due liniette dentro la mia pancia c’è qualcosa o meglio, qualcuno. Feci il test ma non lo guardai. Scesi giù dai ragazzi.
- Allora? – esclamò Louis vedendomi arrivare.
- Non ho ancora visto …. Volevo farlo insieme …. –dissi un po’ incerta. Lui si alzò e venne vicino a me. Abbassammo lo sguardo entrambi. Due liniette. Lui rimase un po’ scosso ma poi fece cadere sul tappeto quell’aggeggio e mi abbracciò. Io feci lo stesso. Ci staccammo e ci baciammo. Harry raccolse il test e lo mostrò ai ragazzi. Tutti insieme abbracciarono me e Louis.
ALLA DATA DEL MATRIMONIO, QUATTRO MESI DOPO …
Avevamo deciso insieme di sposarci anche se avevo il pancione. Lo avevamo detto anche a mio fratello …. all’inizio non mi voleva nemmeno sentire sia per il bambino che per il matrimonio però poi mi aveva perdonato. Mi aveva detto però che non sapeva se sarebbe venuto al matrimonio. Ero emozionatissima. Perrie e Danielle mi stavano sistemando il trucco, il vestito e il velo. Era tutto perfetto. Entrò Harry nella sala in cui mi stavo preparando. Dato che mio padre era morto avevamo deciso che sarebbe stato lui che mi avrebbe accompagnato all’altare.
-Sei bellissima Sally! Fatti abbracciare! – disse avvicinandosi. Lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla guancia.
- Andiamo? – chiese prendendomi la mano. Le ragazze erano andate a sistemarsi in sala vicino ai ragazzi. Gli sorrisi e mi porse il boucchè(si scrive così?). mi prese sotto braccio ed iniziò la musica che introduceva l’arrivo della sposa. Si aprirono le porte e io ed Harry iniziammo ad avanzare. Mi stavano salendo le lacrime per l’emozione. Lo vidi, era lì, vicino all’altare, con le caviglie scoperte come era suo solito e un sorriso mozzafiato. Vidi che sul suo viso già c’era qualche lacrima di emozione. Alla sua vista così qualche lacrima scese anche a me. Arrivammo all’altare. Harry prima di lasciarmi mi aveva dato un bacio sulla guancia. Poi mi ero girata e avevo visto il suo sorriso che ora era vicinissimo. Gli presi la mano. Continuavamo a sorridere. Finalmente arrivò il momento più atteso. Ora eravamo uno difronte all’altro e potevamo  guardarci negli occhi.
- Vuoi tu Louis William Tomlinson, prendere la qui presente Sally Styles come tua legittima sposa? –
- Lo …. Lo voglio.- disse asciugandosi una lacrima e cercando invano di non piangere.
- E vuoi tu Sally Styles, prendere il qui presente Louis William Tomlinson come tuo legittimo sposo? –
- Lo …. Lo voglio. – la mia risposta era uguale alla sua piena di emozione. Mi asciugò una lacrima e mi sorrise.
- Vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa. – lo vidi sorridere e poi avvicinarsi alle mie labbra. Finalmente si toccarono. Portai le mie mani sulle sue guance e lui le sue sulla mia pancia che malgrado non fosse grandissima si vedeva. Fu un bacio dolce. Ci staccammo e ci guardammo felici negli occhi.
- Vi presento il signore e la signora Tomlinson! – ci girammo verso l’uscita e ‘sfilammo’ mano nella mano. Appena usciti fuori sentii un qualcuno sollevarmi da dietro. Mi girai e vidi la faccia rigata di Axel. Quando mi riposò a terra lo abbracciai fortissimo sorpresa e felice allo stesso tempo.
- Axel ma non avevi detto che non saresti venuto?! –
- Sai ho pensato che la mia sorella si sposa na sola volta ed eccomi qui! – disse entusiasta. Io ero felicissima!!! Ci raggiunse anche Louis.
- Ciao Axel come va? – disse allegro. Axel gli diede una pacca sulla spalla.
- Amico se la farai soffrire giuro che le tue fans piangeranno parecchio. – ma che carino che era mio fratello.
- Axel! –gli urlai io.
- Ma sto scherzando! – disse lui ridendo. Louis mi prese la mano e andammo al ricevimento. Passammo davvero una bellissima serata tutti insieme.
ALL’INCIRCA 5 MESI DOPO  …
Io e Louis eravamo a casa nel letto. Io ero posata con la testa al petto di Louis mentre lui aveva la testa sul cuscino e aveva la mano sulla mia pancia ormai cresciuta. Erano quasi 5 mesi che ci eravamo sposati. Oggi era il 7 settembre del 2013. Provai un improvviso dolore nel basso ventre e di istinto ci portai la mano.
-Lou …. C …. Credo mi si siano rotte le acque …. – dissi impaurita. Lui scattò in piedi e mi prese in braccio.
- Stai calma e continua a respirare …. Ora ti porto in ospedale!! – disse salendo in macchina. Io respiravo ma la pancia mi faceva male.
LOUIS
Si portò una mano sulla pancia.
-Lou …. C …. Credo mi si siano rotte le acque …. – disse con voce tremante. Io scattai in piedi e la presi in braccio. Corsi in macchina. Erano mesi che aspettavo questo momento …. Quella sera sarebbe nato mio figlio!
- Stai calma e continua a respirare …. Ora ti porto in ospedale! –dissi salendo in macchina. Ogni tanto la sentivo gemere.
- Amore chiamo Harry e gli dico di avvisare tutti! – dissi ancora in preda al panico.
AL TELEFONO
L: Harry! Cazzo sta nascendo!
H: Oddio la stai portando in quell’ospedale?
L: Sì avvisa tutti ci vediamo lì!
H: Ok prenditi cura di lei!
L:sicuro Hazza ora devo andare ciao.
 
Non aspettai nemmeno una risposta. Lei continuava a gemere.
-Louis …. Ho paura di non farcela …. Louis e se non riuscissi a dargli tutto quello che ha bisogno? – la stoppai con un lieve bacio.
- Tranquilla …. Insieme ce la faremo. – dissi sicuro. Accarezzandole la guancia. Arrivammo in pochissimo tempo. Sperai che nessuno mi vedesse dato che erano le 6 del pomeriggio e corsi nell’ospedale.
- Scusi! Per favore le si sono rotte le acque! – la sinora si girò verso di me e mi vide con Sally in braccio. Mi fece segno di seguirla e così feci. La fecero sedere su una sedia a rotelle e dopo un ultimo bacio la portarono in sala. Arrivarono i ragazzi tutti affannati.
- Dov’è? Voglio vederla! – disse Harry.
- E’ appena entrata. – dissi io. Ci accomodammo sui sedili fuori dalla stanza. Poco dopo arrivò Paoul con la security. Fece isolare il perimetro per non causare problemi.
- Come non posso entrare?! Sono il fratello! Sono il cugino di Harry! –
- Certo e io sono biancaneve! Spostati ragazzo questa scusa è vecchia. – disse freddo Bruce. Potevo giurare che quella voce mi ricordava maledettamente Axel. Mi affacciai alla finestrella spostando le tende. Sisi era proprio lui. Certo c’erano anche sfilze di fan paparazzi e giornalisti ma lui c’era. Aprii piano la porta.
- Bruce fallo entrare è davvero il cugino di Harry nonché fratello di mia moglie …. Dai Axel svelto! – dissi. Bruce non obiettò e lo fece passare.
- Axel sono felice che tu sia venuto …. Sono un po’ in ansia …. – dissi salutando Axel.
- Beh e secondo te io non lo sono?! – dissero in coro tutti i ragazzi. Sentimmo un urlo più forte di quelli di prima e vedemmo l’infermiera uscire dalla sala.
- Signor Tomlinson …. Può entrare è nato il primo! – disse felice. Mi si illuminò il volto. Già stavo per diventare padre di due bellissimi gemelli. Un maschio e una femmina. La femmina lei l’aveva sempre desiderata mentre il maschio lo consideravo per me. Entrai e vidi la mia bellissima moglie sdraiata sul letto con un fagottino circondato da una copertina blu in braccio.
- Ehi … -dissi avvicina domi.
- Ehi … -disse lei di rimando alzando lo sguardo da nostro figlio.
- Come ti senti? – chiesi avvicinandomi.
- Bene voglio riposarmi perché tra un po’ devo ricominciare. – disse ridacchiando.
- Lui è …. –chiesi timidamente e scoprendo il viso morbido e innocente del bambino.
- Lui è Tomas, Louis si è tuo figlio. – posai la mano sulla testolina del bambino.
- Lui è nostro figlio. – dissi sporgendomi per baciarla. Ci baciammo e io poi tornai a guardare quel dolce fagottino.
- Prendilo Lou … -disse porgndomi il bambino. Lo presi e lo cullai.
- Sarai un ottimo padre. Ne sono sicura. –
- E tu un’ottima madre. – dissi per poi ribaciarla. Appena ci staccammo dal bacio lei gemette.
- Signor Tomlinson …. Ci dispiace ma deve lasciarci il bambino e uscire. – disse lì infermiera prendendo il bambino. Mimai un ‘ti amo’ con le labbra e poi uscii.
- Allora Louis? Coem sta? Com’è il bambino? E quanto pesa? E’ in buona salute? – Per la maremma toscana! Ma Axel non si stancava mai di fare domande?!
- Per tutte le carote Axel non ho capito un cavolo! – gli urlai scuotendogli le spalle.
- Allora come sta mia sorella? – chiese scandendo bene le parole.
- Sta bene …. Era molto felice …. Tutto è andato per il meglio e Tomas sta bene. – dissi con un sorrisone in faccia. Passò mezz’ora e finalmente ci consentirono di entrare.
- Amore! – dissi entrando. Questa volta aveva due bei fagottini avvolti in asciugamani rosa e blu. Mi salirono le lacrime agli occhi.
- Vieni Lou abbraccia i tuoi figli. – disse lei sorridente. Con ancora gli occhi lucidi mi avvicinai e presi la bambina. Avevamo deciso di chiamarla Destiny.
- E’ bellissima proprio come te …. –dissi ancora commosso. Ci demmo un bellissimo bacio e poi i ragazzi entrarono.
SEI ANNI DOPO …
-Spegni le candeline amore! – dissi abbracciando la mia piccola Destiny e il mio piccolo Tomas.
- Auguriii!!! – dissero tutti in coro appena i bambini spensero le candeline. I miei piccoli si erano fatti grandi. La band esisteva ancora e avevamo le stesse fan appassionate che avevamo sei anni prima. Avevamo lanciato numerosi album e la nostra fama cresceva. Né io né lei, però, ci eravamo separati da quel regalo che lei mi fece per Natale. Lo indossavo sempre e se durante un’intervista qualcuno mi chiedeva domande su di lei o sui miei figli io stringevo la mia parte di cuore nella mano e riuscivo a sentirla vicina a sussurrarmi la risposta. Gli anni passavano ma noi ci amavamo più della prima volta e sapevamo che la frase incisa su quel ciondolo era vera.
- Sally? – dissi mentre tutti si precipitavano a fare gli auguri ai nostri bimbi.
- Sì Lou? –
- You’re mine … -
- …. True love. – disse lei. Detto questo ci baciammo e una serie di applausi si sprigionò per la stanza.
 
MY SPACE
Ca l’ho fatta a finire anche questa OS!! Ci ho messo giorni interi! Credo che sia ‘presentabile’. Forse è un pio’ lunga però non mi andava di farne una FF quindi ve la do come OS. Spero che recensirete in molti e voglio ringraziare tutti quelli che lo faranno e tutti quelli che aggiungeranno la storia tra le categorie(che non ricordo mai ma sono dettagli). Ora smammo che domani c’è scuola
Baci, Manu xx
   
 
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