Era una normale mattinata nell’ufficio della squadra di Roy Mustang.

“Cosa state leggendo di così interessante?” chiese il tenente Hawkeye vedendo Fury e Falman chini su un libro posato sulla scrivania di quest’ultimo.

“Oh, signora! – esclamò Fury alzando il viso occhialuto verso di lei – è un libro di psicologia di un medico…Kulber-ross”

“Kübler-Ross – lo corresse prontamente Falman - Elisabeth Kübler-Ross”

“… che parla delle cinque fasi dell’elaborazione”

“Le cinque fasi dell’elaborazione?” chiese perplessa Riza

“Esatto, signora – annuì Falman – Questo libro sostiene che quando una persona subisce un lutto o anche una delusione, in genere attraversa cinque fasi differenti: negazione, rabbia, patteggiamento, depressione ed accettazione”

“Sono cavolate che magari possono essere applicate alla gente comune. – annuì con sicurezza Mustang, che si era avvicinato a loro con curiosità – Ma un vero soldato affronta tutto con decisione e stoicismo!”

“Beh, però non è facile…” azzardò Fury

“Finiscila, sergente! Ti faccio un esempio: quando un soldato viene lasciato dalla propria fidanzata, mica passa tutte queste fasi ridicole: accetta semplicemente il fatto e va avanti sicuro per la sua strada, te lo posso garantire…”

 

La porta si aprì ed entrò uno seccatissimo Breda, seguito da un Havoc con la faccia funerea.

Il robusto sottotenente si sedette alla sua scrivania a braccia conserte e con gli occhi levati al cielo, mentre Havoc accostava una sedia accanto alla sua e ci si lasciava crollare sopra.

“E’ stato scaricato per l’ennesima volta” annunciò Breda

“No! – esclamò Havoc, scuotendo con energia la testa bionda – Non è possibile! Ci deve essere sicuramente un errore! Lei era innamoratissima di me, ed io lo stesso… c’è stato qualche malinteso: non può essere andata così! Ma certo! E’ solo un brutto sogno… non è vero niente di quello che è successo ieri!”

“Mi rifiuto di credere che ogni volta devo sopportare questa lagna!” controbbattè Breda

“Ecco la prima fase: il rifiuto” mormorò Falman, lanciando un’occhiata significativa a Mustang

“Ma perché!? – proseguì Havoc dopo qualche secondo di silenzio – Perché proprio a me doveva capitare una così? E’ passata sopra i miei sentimenti come un carro armato, facendo anche retromarcia sul mio povero cuore! E tu, Breda, perché diamine non eri con me ad aiutarmi, ieri sera? Nessuno di voi capisce! Nessuno! A voi non capitano mai queste disgrazie!”

“Oh… e la disgrazia di doverti sopportare? Quella capita sempre a me!” protestò irato Breda

“Seconda fase: la rabbia” ridacchiò Fury, non mancando di guardare pure lui Mustang

Il colonnello si schiarì la gola, irritato.

“Però… però non è tutto perduto: se le compro quell’anello che le piaceva tanto potrebbe cambiare idea! – esclamò Havoc schioccando le dita – Oppure potrei proporle di andare a quel ristorante costosissimo dall’altra parte della città! Se mi comporto da vero gentiluomo sicuramente si accorgerà di cosa sta perdendo e tornerà da me!”

“Potrei decidere una volta per tutte di avvelenarti la vodka… o forse è meglio strozzarti?” riflettè Breda

“Qual’era la terza fase? – chiese Riza, trattenendo un sorriso – Il patteggiamento?”

“Sissignora”

“Ma no, che cosa sto andando a pensare? – sospirò Havoc circondando le spalle dello seccatissimo Breda con un braccio – Ormai è finita, è chiaro. Le ho dato i due mesi più belli della mia vita… ma non è servito a niente. Sono stato un illuso, dandole tutto il mio immenso amore”

“La morte ti rifiuterebbe per quanto sei lagnoso.. è chiaro che non ho possibilità di liberarmi di te” sospirò Breda

“Fase quattro: depressione” dichiarò Fury con le mani incrociate dietro la schiena, come un allievo che sa la risposta corretta

“Sono solo un povero soldato, condannato ad essere scaricato ignobilmente da qualsiasi donna. Il mondo femminile è davvero crudele. Ecco, Jean Havoc, accetta il tuo triste destino… le tue uniche compagne fedeli saranno sempre e solo le sigarette”

“E intanto stasera chi ti dovrà riportare a casa ubriaco fradicio, sarò io…” si rassegnò Breda

“Ed infine la fase cinque: l’accettazione” concluse Falman, come se fosse la fine di una filastrocca

“Cavolo, sembra quasi che questa dottoressa conosca alla perfezione il nostro Havoc.. e anche Breda. - ammise Riza – Non crede, colonnello? Eh, ma che fa?” vedendo che strappava di mano il libro a Falman

“Vi proibisco di leggere ancora simili libri… e vi proibisco di prendere il sottotenente Havoc come esempio per qualsiasi cosa!” dichiarò seccato Mustang, dirigendosi verso la propria scrivania.

“Ecco, ce l’avete anche voi con me!” piagnucolò Havoc

“Ossignore… sarà una giornata estremamente lunga!” sospirò Breda

 

No… decisamente la psicologia non era una lettura indicata nell’ufficio della squadra di Mustang.