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Autore: Emmy_Cr_    29/05/2013    2 recensioni
Magari è la solita storia trita e ritrita, magari è già stata usata questa idea; ma io ho immaginato che gli Dei greci si dovessero alleare con quelli egiziani per porre fine ad una guerra.
Colpiti da una serie di attacchi, i ragazzi del Campo Cheope hanno subito gravi ed ingenti perdite: a tre ragazzi viene affidata la missione di negoziare un'alleanza con tre ragazzi del Campo Mezzosangue e di portarli in Egitto. Ma la minaccia non coinvolge solo gli egiziani e ben presto si ritroveranno ad affrontare minacce da tutti i fronti.
Si troveranno catapultati agl'Inferi per recuperare un'anima importante e...
*********
STORIA IN STATO DI REVISIONE, alcuni particolari sono cambiati quindi, per chi segue la storia, consiglio di rileggerla!! Spero vi piaccia!
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Annabeth Chase, Gli Dèi, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ramesseum

Atena, Ade e Poseidone guardavano, chi sorridendo, chi impassibile i loro figli.
<< Perseus ti prego di metterti vicino a Nico così da allontanarti da mia figlia >> disse Atena con sguardo altero.
<< Suvvia nipote! Mio figlio e tua figlia stanno così bene insieme! Perchè separarli? >> tutti si misero a fissare i due che, in risposta, divennero rossi come pomodori maturi.
<< Patetici >> dissero in coro Nico e Ade, battendosi poi il cinque.
Atena avrebbe ribattuto ma una voce possente la bloccò: << Atena, Ade, Poseidone >> Osiride entrò nella sala e con lui gli dei egizi che presero posto al tavolo.
<< Vi chiedo di uscire ragazzi, i vostri genitori devono disciutere con noi di questa guerra maledetta >>.
<< Guerra? >> chiese Annabeth stralunata << Ma io pensavo che fosse stato solo un attacco! >>.
<< Per voi greci è stato solo un attacco, noi mandiamo avanti questa guerra da tre lunghi mesi e abbiamo già perso una considerevole quantità di ragazzi >> Iside intervenne, con la sua voce dolce, posando una mano sulla spalla del marito, come a consolarlo.
Annabeth stava per ribattere ma Percy, notando lo sguardo assassino che Anubi le aveva rivolto, la prese in braccio e la portò via.
<< Che ragazzina petulante! >> il dio dell'Aldilà si era lasciato andare sulla spalliera sospirando.
<< Atento a come parli Anubi! >>
<< Altrimenti? >>
<< Bene! Direi anche basta che ne pensate? >> Seth si mise in mezzo alla discussione e cercò di calmare gli animi di tutti con scarsi risultati: una racchetta da tennis gli arrivò in faccia.
<< E questa da dove è uscita? >> chiese con una faccia stralunata il dio del Caos. Anubi si mise a ridere e così anche Ade.
<< Possiamo parlare della guerra? Seriamente! >> Poseidone si alzò in piedi e sbattè le mani sul tavolo di fronte a lui. Tutti si zittirono e si sedettero. Osiride prese la parola: << In questi mesi abbiamo avuto gravi perdite >> fece una pausa e la mano dolce di Iside si posò sul suo braccio, un sorriso, anc'esso dolce lo accompagnò: << Io stesso ho perso mio figlio di sei anni in uno dei numerosi attacchi >>. Il dolore lo sopraffece e si sedette. Prese parola suo fratello: Seth.
<< Quello che ha detto Osiride è, naturalmente, corretto: prima che la guerra cominciasse eravamo centocinquanta ragazzi, adesso siamo dieci! >>.
Guardò intorno al tavolo, le facce serie delle divinità:
<< Voi siete forti! Avete risorse e ragazzi sufficienti per aiutarci a sconfiggere la Minaccia! >> fece un sorriso sghembo ad Atena ma lei distolse lo sguardo per piantarlo negli occhi seri di Anubi:
<< Quante possibilità ci sono che vinca Lui? Quante possibilità abbiamo contro di Lui? Pochissime! Approssimativamenta intorno al 3%! >> anche lei si alzò in piedi e andò di fronte a Seth: << Non puoi chiederci di sacrificare i nostri, per una guerra che non ci appartiene! >>.
 Il dio del Caos volse lo sguardo sul sarcofago e vi si avvicinò.
 Posò la mano sulla fredda superficie come ad accarezzarla:
 << Ma diventerà vostra. Lo diventerà molto presto! >> le andò incontro e la prese per le spalle: << Avete subito un attacco anche voi no? Di tre satiri e un ciclope mandati in ricognizione è tornato solo una capra, e pure malconcia! >> la scosse leggermente chinandosi per incrociare i suoi occhi grigi:
<< Se agiamo subito potremo almeno cercare di limitare le perdite! Pensa alla battaglia contro Crono! Avete agito subito oppure avete eclissato la minaccia sostendo che, parole di tuo padre: i mostri hanno da sempre attaccato i semdei? >> la vide abbassare lo sguardo combattuta ma non del tutto arresa: << e cosa i avete guadagnato? >>
<< Solo morte e perdite! Certo avete vinto ma, a che prezzo? >> Anubi si era infiltrato nella conversazione.
<< Abbiamo perso molti dei nostri figli >> Ade, per la prima volta, aveva preso parola senza nessun tono sarcastico:
<< Atena, rifletti: se li aiutassimo potremmo limitare le morti e le stragi! Non dico di inviare tutto il Campo ma almeno altri due! >> Atena lo guardò con il suo cipiglio severo ma non disse nulla.
<< Tipo quel tizio/capra come si chiamava? Grover? E quelli di Ermes! >>
<< Se mai solo il satiro! Non possiamo chiedere aiuto anche ad Ermes! Gli unici dei d'accordo con l'allearsi con voi siamo noi tre! E Apollo, ma non aveva sbatta di venire >> Atena acconsentì velatamente e minacciando, con sguardo omicida, il sole che in quel momento brillò di più come se, il dio del Carro, avesse voluto farle marameo.
<< Allora è deciso? Manderò Alyssa con l'elicottero >> la voce roca di Mohammed fece rendere conto ai sette che Chirone e l'uomo Horus erano ancora li con loro.
<< Preferirei tu mandassi qualcun altro: desidero stare con mia figlia per un po', cosa che non accadrà se me la mandi in America >> Anubi piantò gli occhi sull'istruttore:
<< di nuovo >>.
Mohammed fece un leggero inchino poi uscì, facendo segno a Chirone di seguirlo.

Intanto, fuori dal Ramesseum, seduti all'ombra di una macchia di papiri: Samyr ed Alyssa confabulavano mentre Isidesh leggeva un libro:
<< Ti dico che quei tre non mi piacciono per niente insomma: quanto possiamo fidarci di tre americani che credono di essere greci? >>
<< Samyr, loro sono semidei quindi sono per metà greci! In più hai sentito anche tu la storia della battaglia contro Crono no? Percy, Annabeth e Nico sono tre eroi! Ci faranno comodo tre eroi per sconfiggere quel coso! >>.
<< Si certo, se lo dici tu... >>.
Si perse un momento nella contemplazione della ragazza accanto a sè: i raggi del sole che filtravano attraverso la pianta creavano fitti arabeschi sui suoi capelli adesso legati in una coda alta. Le lasciavano scoperta la schiena e la canottiera che indossava le lasciava scoperta la spalla sinistra sulla quale era tatuato il simbolo di Anubi: Ankh, il simbolo della vita.
 Tutti loro ne avevano uno, compariva sulla loro pelle quando il dio o la dea decideva di riconoscere il poroprio figlio o figlia come tale. Ciò accadeva dopo poco tempo dalla nascita del piccolo, al contrario dei greci, gli dei egizi avevano molto a cuore la vita della loro progenie semi divina.
<< Samyr ti sei incantato? >>.
Tipico di Isidesh, prendere la palla al balzo.
 Sapeva della sua cotta per Alyssa ma non l'aveva mai detto a nessuno. Loro tre erano migliori amici da quando misero piede al Campo Cheope per la prima volta.
Stavano imparando a maneggiare le mazze quando a Samyr era sciolata di mano: il lungo bastone era finito tra i piedi di Isidesh che, per puro caso, stava passando di là con una spada a forma di falce*; la spada partì dalle sue mani e si conficcò a tre millimetri dalla testa di Mohammed, il quale, per lo spavento, era indietreggiato fino a colpire Alyssa che tramortì, con la parte legnosa della mazza, il povero Samyr.
Morale della favola: si ritrovarono tutti e tre, fasciati a dovere, in infermieria. Da quel giorno, ogni volta che Isidesh prende in mano una spada o che Samyr prende in mano una lancia, Mohammed sparisce dalla circolazione. Ma questa è un'altra storia.
<< No, no, sto benissimo >> il suo sguardo spaziò lungo l'oasi fino a che non vide due figure combattere sulla sabbia.
<< Ma che stanno facendo quei due pazzi? Lesseranno se continuano a sudare sotto il sole >> Isidesh e Alyssa alzarono lo sguardo e si tirarono in piedi, pronte ad andare a fermare i due psicopatici. Arrivati ad una distanza ragionevole distinsero Percy e Nico che ci davano dentro con la spada.
<< Ehi voi due! Sapete che potreste morire sotto questo sole, a combattere! >> esordì Alyssa, seguita a ruota da Isidesh: << Già! Noi siamo abitutati perchè lo facciamo da quando siamo nati ma voi no! Sverrete tra tre secondi esatti! >> nessuna risposta giunse dai due interpellati.
<< Ehi! La volete piantare?! >> come automi i due continuavano a combattere.
Isidesh prese a guardarsi intorno: << C'è qualcosa di strano, è tutto calmissimo >>
anche gli altri due se ne accorsero: <> Alyssa si gurdò intorno per cercare un paio di orecchie e una coda ma nulla giunse ai suoi occhi.
<< Ragazze anche l'aria è più pesante del solito non trovate? >>
Entrambe concordarono con quanto detto dal ragazzo.
<< Prendiamo quei due pazzi e... >> Alyssa si interruppe: i due in questione si erano fermati dal combattere e adesso guardavano fissi davanti a loro, le mani abbandonate lungo i fianchi e le spade lasciate cadere a terra.
<< Percy? Nico? >>
Isidesh fece per avvicinarsi ma Samyr la fermò. Le fece cenno negativo con la testa poi, prendendo sotto braccio la figlia di Anubi, sussurrò ad entrambe:
<< Non credo che quei due siano Percy e Nico >>
Con tutto il suo coraggio si avvicinò alle due figure, le toccò sulle spalle e, come due zombie, questi si girarono.
Non erano Percy e Nico.
Non potevano essere Percy e Nico.
Non potevano per il semplice motivo che nè Percy e nè Nico avevano gli occhi iniettati di sangue, le zanne lunge dai trenta centimetri al metro e, soprattutto Percy e Nico avevano un'ombra: quelle due figure no.
Una di loro lanciò un urlo agghiacciante e avanzò verso Samyr che, dopo aver gridato incoerentemente qulacosa, aveva afferrato per i polsi entrambe le ragazze e si era precipitato verso un tempietto poco distante: l'armeria.
C'erano quasi, la scala dell'edificio distava meno di un passo ma l'altra figura volò davanti a loro urlando.
Gli occhi rossi sputavano fiamme, i corpo mutò: spuntarono artigli, pelo e code. Le zanne si allungarono ulteriormente e i ringhi delle creature si trasformarono in rugguti. Sulla schiena felina nacquero due larghe ali da pipistrello.
<< Sfingi! >>
Alyssa gridò, riconoscendo le creature.
<< Dobbiamo cercare di arrivare dentro l'armeria! >>
 Isidesh, Samyr ed Alyssa si misero schiena contro schiena per affrontare su ogni lato le creature.
<< Io faccio da esca >> si offrì Samyr << Voi entrate dentro e poi fate entrare anche me ok? >>
Entrambe annuirono.
Le due sfingi, una davanti e l'altra dietro di loro, lanciarono un grido simultaneamente e si lanciarono all'attacco: Alyssa e Isidesh si abbassarono mentre Samyr corse verso l'acqua. Come previsto le due sfingi lo seguirono.
Mentre il ragazzo si tuffava le ragazze entrarono dentro l'edificio e raccolsero una lancia e una spada a forma di face a testa.
Appena videro Samyr fecero spazio e il ragazzo volò in mezzo a loro.

Le sfingi, andando alla stessa velocità di un treno, non riuscirono ad arrestare la loro corsa e si esposero sia alla lancia, tirata da Isidesh , sia lama ricurva di Alyssa che mozzò il capo ed una e la zampa destra all'altra.
Quest'ultima si mise ad urlare ancora più forte e tornò all'attacco ma un secondo colpo di spada le aprì il ventre mentre, la lancia di lsidesh le spezzò il cuore. Cadde senza un lamento.
<< Andiamo dentro prima che ne arrivino altre e soprattutto, andiamo a cercare Percy e Nico non vorrei che per acquisire le loro sembianze le sfingi li abbiano fatto qualcosa >> Alyssa e Samyr seguirono la compagna che, mentre parlava si era già avviata verso il Ramesseum.
Corsero a perdifiato fino ad infilarsi tra le imponenti colonne e irruppero nella stanza dove le divinità stavano discutendo.
<< Che state facendo? Ma non lo sapete che non potete... >> Atena venne interrotta da Anubi che si alzò e si precipitò, con Seth, verso Samyr che, non appena aveva messo piede nella stanza. era caduto a terra: svenuto.
<< Che è successo? >> chiese con una nota di preoccupazione Iside andando verso la figlia:
<< S... sfingi >> esalò la ragazza e poi stette zitta, sconvolta.
<< Non mi sembra strano, le avete combattute molte volte, come mai siete così sconvolti? >> chiese Anubi stringendo una tremante Alyssa al petto:
<< Si sono... si sono mutate in Percy e Nico e... e non sappiamo dove siano quei tre... temo..che...ch.. >> sospirò per calmarsi e riprese a parlare:
<< Ho paura che li abbiano uccisi per prenderne la forma e che abbiano preso Annabeth come ostaggio, per farne cosa non lo so >> piantò i suoi occhi verde giada in quelli verde bosco del padre, come a chiedere conferma.
Samyr riprese vita e si aggrappò alla mano di Alyssa.
<< Aiutami... >> ricadde tirandosela addosso, la ragazza fece forza con le gambe e lo tirò su, lo posò sul divano, tra i cuscini e, in un attimo di pura follia, gli accarezzò i capelli e gli diede un bacio in fronte.
<< Ma Samyr non era innamorato di Isidesh? >> chiese Seth al fratello che guardava con un sorriso sornione la scena:
<< No, Samyr è innamorato di Alyssa, lui e Isidesh sono solo migliori amici >>
Seth lo guardò sconvolto:
 << Come fai a sepere tutte queste cose? >>
 Osiride gli rivolse uno sgurdo carico di divertimento:
<< Fratellino, io sono onnipotente >>
 Seth gli lanciò un'occhiata che avrebbe fatto tremare il migliore dei mostri e l'entusiasmo di Osiride si smorzò:
<< E va bene! Isidesh si confida con Iside che mi racconta tutto! >>.
<< Osiride! >> Iside rimproverò il marito.
<< Madre! >> Isidesh guardò la madre.
Entrambe guardarono Oisiride.
<< Me l'ha chiesto lui! >> si nascose dietro Seth e lo spinse avanti.
<< Samyr è innamorato di me? >>
Tutti si voltarono verso Alyssa, fu Seth a rispondere:
<< No raggio di sole.. o meglio di buio considerato chi è tuo padre... >> un ringhio basso lo fece allontanare dal suddetto dio.
 << Ama Isidesh >> lei lo guardò male.
<< Ma voi avete... non fa niente, andiamo a cercare Percy, Nico ed Annabeth >>.
Li cercarono in lungo ed in largo, fecero tre volte il giro dell'oasi, cercarono nel Ramesseum, mobilitarono gli altri sette ragazzi per cercarli nelle rispettive case: nulla negli Scorpioni, neanche negli Sciacalli ( casa contollata da Alyssa ), nulla neanche nei Falchi nè nei Gatti. Zero assoluto.
<< Che facciamo? >> chiese un bambino sui tredici anni appena si riunirono davanti alla macchia di acace.
<< Andrò in elicottero e sorvolerò la zona, se ci sono altre sfingi che hanno rapito Annabeth o tutti e tre allora non saranno lontani, anche volando ci sono chilometri e chilometri di deserto a fargli compagnia >> Alyssa si diresse verso il mezzo senza attendere alcuna risposta. Aprì il portellone e si ritrovò davanti il ragazzino di prima, con due grosse cuffie sulle orecchie.
<< Mam che ci fai qui? >> chiese sospirando leggermente seccata: il piccolo le rivolse un sorrso che gli illuminò gli occhi e si spostò sul sedile vicino a quello del pilota.
<< Vabbè, quattro occhi sono meglio di due >> e salì.
<< Vedi qualcosa Mam? >>
<< Negativo >>
Alyssa strinse le labbra in una linea sottile e virò verso destra.
"accidenti, devono pur essere da qualche parte! Non possono essere spariti nel nulla!" pensò accigliata.
<< Mam >> lo chiamò passandogli un telefono: << chiama papà e digli che non c'è assolutamente nulla nè ad est, nè a nord e neanche a sud >> il ragazzino annuì.
Si portò il telefono all'orecchio sinistro e attese che rispondessero all'altro capo.
<< Padre, abbiamo controllato da tutte le parti tranne che a ovest, dove ci stiamo dirigendo >>
Il ragazzino attese una risposta che evidentemente arrivò perchè annuì con vigore: << Assolutamente, conosci Alyssa >>
Un sorriso orgoglioso gli affiorò sulle labbra mentre la ragazza gli scompigliava i capelli rossi:
<< Li troveremo, fidati >>
Dall'altro capo giunse una risata e il ragazzino, imbronciato, passò il telefono alla ragazza.
<< Pronto? >>
Chiese lei sorridendo, la voce velata di divertimento che tanto stonava in quel momento:
<< L'ultima volta che Mamose ha detto "fidati" io mi sono ritrovato rinchiuso dentro alla piramide di Cheope, quindi adesso dimmi, per favore, che farete di tutto per ritornare qui prima che il sole cali >>
<< Padre >> Disse lei chiudendo la chiamata e dando il telefono al ragazzino
<< Nessuno usa più il temine "prima che il sole cali" >>.
Tornarono in silenzio a guardare a terra sorvolando la zona.
Dopo più di due ore che giravano Mamose parlò:
<< Yss? >> nessuna risposta, riprovò: << Alyssa? >> stavolta la ragazza si girò e gli rivolse un'occhiata interrogativa:
<< Cosa cavolo è quella? >> il rosso indicò qualcosa aldilà del vetro dell'elicottero.
<> imprecò lei << è una tempesta di sabbia >> prese la radio:
<< Ramhed qui Tebe1112 rispondi. Passo. >> dall'apparecchio veniva solo un gracchiare rauco: << Mohammed, cavolo, mi vuoi rispondere? >>.
La voce che gli rispose non era quella dell'uomo horus, bensì quella di Isidesh:
<< Alyssa! Torna indietro li abbiamo trovati! >> la ragazza sospirò di sollievo poi, guardando fuori si riscosse, virò verso sud e aumentò la potenza delle eliche.
<< Sarei tornata comunque, tempesta di sabbia >> Mamose si guardava alle spalle nervoso.
<< Ehm... Yss? Sembra che siano dei tentacoli >>
<< Cosa? >> si sporse dal finestrino e imprecò in arabo
<< Leva il sembra >> si staccò una fascia di cuoio dal braccio e la cintura.
<< Vai dietro e passa un dito sui geroglifici all'interno di questi >> disse a voce bassa e semi ringhiante.
Il ragazzino fece come ordinato dalla sorella e stupito osservò il cuoio che diveniva uno scudo alto fino a terra, e la cintura una spada a forma di falce.
<< C.C rispondete >>.
Stavolta si fece udire la voce di Mohammed:
<< Alyssa? che succede? >>
<< Non lo so! La sabbia! Ci sta inseguendo, è come se fossero tentacoli! >> Moahmmed tacque.
<< Tornate il prima possibile al Campo >> e la radio stette zitta.
Da qual momento Mamose fu costretto a tapparsi le orecchie per evitare di sentire le imprecazioni in arabo.
Quando guardò la sorella e gli sembrò si fosse calmata si azzardò a chiedere cosa avesse intenzione di fare.
La ragazza ci pensò un minuto poi azionò una levetta. L'elicottero sembrò andare più veloce.
"Sarà solo una mia impressione" pensò il bambino. Guardò dietro di loro sporgendosi dal finestrino. Un brivido gli attraversò la schiena.
<< Alyssa, ho paura >> lei lo guardò con tanto d'occhi ma poi si addolcì:
<< Anche io piccolo >>.
Mamose si rilassò felice. Quella sola frase aveva il potere di calmarlo, non tanto da farlo stare tranquillo ma abbastanza da sopportare.

Intanto, al Campo, Anubi si era chiuso in un silenzio preoccupato e preoccupante. Il volto, inespressivo, era puntato verso terra e i muscoli delle braccia, incrociate sul petto solido.
Seth andava avanti e indietro davanti al divano dove erano seduti i tre greci.
<< Dove eravate? Che cavolo vi è venuto in mente? >>
Stavano per rispondere quando il suono dell'elicottero giunse alle loro orecchie.
Corsero tutti fuori, in cortile, ma si dovettero subito spostare.
L'elicottero, con una colonna di fumo proveniente dall'elica posta sulla coda, si schiantò a terra, percorrendo in scivolata lo spiazzo di cinquecento metri e lasciandosi alle spalle fuoco e detriti.
Dopo tre secondi di stupore generale, Seth e Samyr corsero vicino a ciò che rimaneva del portellone, tirandone fuori due corpi, insanguinati ma vivi.
Alyssa perdeva sangue dalla testa e dall'addome, il polso destro pendeva in una strana angolazione; mentre Mamose era, quasi sicuramente, quello messo paggio: la testa sanguinante e il braccio rotto erano le minime preoccupazioni. Perdeva sangue dal fianco sinistro e da una lacerazione sulla spalla, un pezzo di vetro gli aveva fatto un taglio vicinissimo alla giugulare e, se non richiuso in fretta, rischiava di fare infezione. Entrambi avevano il volto tumefatto e sporco ma, con sollievo di tutti, erano vivi.
Anubi prese tra le braccia Mamose e lasciò la ragazza a Mohammed che però fu preceduto da Nico che, sveltissimo, la portò in infermieria, sotto lo sguardo stupito di dei e semidei, e quello alquanto geloso e arrabbiato di Samyr.

Angolo scleri post capitolo

FINALMENTE!!!! Si, ce l'ho fattaaaaa!!! Allora! Che ve ne pare?? Vi imploro in ginocchio, lasciatemi un commentino!! Perfavoreeeeeeeevipregoooooooedddaiiiii!!???

Ok basta, scleri finiti, vorrei ringraziare coloro che hanno recensito il capitolo precedente!
1- Morgana Midnightmare ( l'ho scritto bene vero??? )
2-Elyss
Grazie tante!!
E chi mi ha messo sta roba, nei preferiti:
1. Annabeth28
E chi mi ha messa nelle seguite:
1- Alaxeia
2- Elyss
3- solisoli_17
Grazie e al prossimo capitolo!!!!!!
Bacioni Mail!!

  
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