Lo scatto fu immediato. Aveva cinquecento metri da correre in salita ma, come in gara, eliminò tutto dal suo cervello fatta eccezione per il suo sorriso, la più grande fonte di energia che il suo cuore avesse mai conosciuto. Dopo lo scatto alzò il corpo e aprì la falcata, mangiando metri su metri e il cuore gonfio d’amore per Sophia aveva preso il ritmo giusto e pompava il sangue pieno di preziosissimo ossigeno al cervello e ai muscoli, tesi in uno sforzo figlio d’amore.