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Autore: Lily_and_the_Marauders    29/05/2013    4 recensioni
OS nata così, senza uno scopo preciso, fatta per intrattenere.
Un pizzico di New Ganeration accompagna Ronald nel passato, al Ballo del Ceppo.
Solo un padre che racconta ai propri figli un'esperienza vissuta tempo prima, nulla di più.
Buon divertimento (?)
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger, Hugo Weasley, Ron Weasley, Rose Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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SHE’S DANCING WITH ANOTHER MAN.

 

My pride, my ego, my needs, my selfish ways

caused a good strong woman  like you to walk out of my life.

Now I never, never get to clean up the mess I made

and it haunts me every time I close my eyes.

 

 

 

«Ricordo bene il giorno del Ballo» disse Ron ai figli quando glielo chiesero; era una fredda mattinata di inizio Gennaio e stavano riponendo nei vecchi scatoloni polverosi gli ultimi addobbi natalizi. «Le due settimane che lo hanno preceduto e seguito sono state decisamente le più imbarazzanti della mia vita» spiegò.

Rose ridacchiò.

«Cosa è successo, papà?» fece Hugo.

«Beh, quell’anno era il periodo del Tremaghi e ad Hogwarts c’erano altre due scuole, Beuxbatons e Durmstrang…»

«La scuola che ha frequentato zia Fleur!» esclamò Rose.

«Esatto» annuì il padre.

«E lei c’era, quindi?»

Ron annuì «Le ho chiesto di venire al Ballo con me…» aggiunse, imbarazzato.

Rose portò una mano alla bocca per nascondere lo stupore, Hugo cadde a terra dalle risate.

«E com’è andata?» gli domandò la ragazza.

«Non è andata, Rosie…»

Hugo rise ancora più forte e si beccò una ciabatta in testa. «Scusa pa’, però dovevi saperlo che non era alla tua altezza».

«E’ stato più forte di me, l’ho vista in mezzo al corridoio e le ho praticamente urlato addosso, poi sono scappato via»

«Merlino, immagino la scena..» sussurrò Rose incredula, scuotendo la testa.

«Eri proprio disperato…» commentò Hugo, asciugandosi le lacrime provocate dalle troppe risa.

«Puoi dirlo forte, avevano praticamente tutti la ragazza tranne me e Harry…»

«E la mamma?»

«Oh, lei era già…impegnata» sibilò, scurendosi in volto.

Hugo scattò in piedi, curioso «la mamma aveva un ragazzo?»

«Sì, era Krum..» rispose Rose.

«Primo punto: la mamma non aveva nessun ragazzo» puntualizzò l’uomo «e poi come sai di Krum?»

Rose fece spallucce «Me l’ha detto lei…»

«Oh, quindi ora parla di Krum, eh?» le orecchio di Ron diventarono scarlatte. Cattivo segno.

«Un secondo!» li interruppe Hugo. «Quel Krum? L’asso del Quidditch? Viktor?» domandò.

«Sì, idiota…quanti altri ne conosci di Krum?» gli fece la sorella.

«Quindi, spiegatemi…La mamma stava con Krum? Okay, ora voglio seriamente parlare con lei a quattr’occhi per discutere della mia futura maglia autografata da lui»

«Fermo, fermo, fermo…tu non avrai nessuna maglia autografata da quel…tipo» il padre lo acciuffò appena in tempo per la manica della felpa e lo rimise a sedere.

Hugo lo guardò in cagnesco.

«Lei non stava affatto con Viktor» pronunciò il suo nome con un’aria disgustata «ci è solo andata al Ballo»

«E l’ha baciato» puntualizzò Rose.

«E brava la mamma…» commentò il ragazzo.

Ron roteò gli occhi, inacidito. «Voi non capite, quello è un pallone gonfiato!»

‘Sta volta fu Rose ad alzare gli occhi al cielo «solo perché tu non hai avuto il coraggio di invitarla. Se lo avessi fatto di sicuro non staremmo parlando di Viktor, ora»

Bene, sua figlia sapeva decisamente troppe cose, ma non aveva tutti i torti.

«Ero un ragazzino, ero idiota..Come voi» aggiunse con un ghignetto divertito.

«Ah-ah, davvero divertente, padre» sbottò la ragazza, inacidita. «Fatto sta che te ne penti ancora oggi, ci scommetto tutta la Gringott»

Era vero, assolutamente vero.

Non c’era giorno in cui Ronald non si pentisse di essere stato così stupido come allora.

La sera del Ballo, quando la vide entrare a braccetto con il tipo, si sentì un completo imbecille.

Per tutto il resto della serata non fece altro che starsene seduto in disparte a fissarli e a prendersela con sé stesso.

Per la prima volta si rese conto che, magari, forse, in fondo al suo cuore c’era un piccolo mostro verde chiamato più comunemente gelosia.

Era geloso, geloso marcio di Hermione e quello non rientrava affatto nei suoi piani.

Insomma, provare qualcosa per lei non era corretto, erano amici, solo amici.

Però, inspiegabilmente, il solo fatto di vederla là, nel suo abito azzurrino abbracciata a quel ragazzo tutto muscoli, gli corrodeva il fegato.

Cercò di scacciare l’immagine di lui al posto di Krum ma quella si presentava così nitida e piacevole ai suoi occhi. No, non andava affatto bene quella situazione.

Eppure era così, Hermione stava ballando con un altro e a Ron non piaceva affatto quella situazione.

Se solo avesse raccolto il coraggio e glielo avesse chiesto prima di quel bell’imbusto forse, a quell’ora ci starebbe lui a divertirsi ma se l’era fatta sfuggire e ora ne pagava le conseguenze.

E non riuscì ad ammetterlo di fronte a lei dopo, l’orgoglio è una brutta bestia; così avevano litigato, lei gli aveva urlato contro e poi era scoppiata in lacrime.

Pensandoci ora, era stato davvero un cretino e continuò ad esserlo per altri tre anni prima di decidersi a muovere il sedere e prendersi colei che amava.

«Era davvero bella quella sera..» sussurrò più a sé stesso che agli altri due.

Hugo gli schioccò le dita davanti al naso per farlo riconnettere con il mondo reale «Allora? Come è finita?»

«Oh, è stata la serata più schifosa della mia vita, una noia mortale…Non fare il mio stesso errore, Hugo, se ti piace una ragazza non pensarci troppo e invitala ad uscire, ti toccherà aspettare tre anni per rimediare al casino altrimenti» gli fece l’occhiolino e il figlio annuì divertito.

«Dunque…Posso avere questo autografo si o no?» gli chiese, speranzoso.

«Assolutamente no, figliolo. Ora aiuta tua sorella a mettere a posto, io devo mandare un gufo a vostra madre per dirle che l’amo» se ne andò fischiettando allegro.

«Bleah, Rosie…abbiamo creato un mostro».

 

 

ANGOLO DELL'AUTRICE.

Salve salvino, Potterheads! :3

Boh, me ne sono venuta fuori con questa e...niente, non so cosa dire.

Una cosa nata così, per caso, ascoltando la meravigliosa canzone di Bruno Mars citata a inizio storia.

Sarà il clima gelido di fine Maggio (oddio, è davvero terribile da dire ma è la verità) che mi ha fatto pensare al Ballo del Ceppo?

Non so... Allora, credo che la storia parli da sola lol

Spero che vi abbia intrattenuti piacevolmente per un po', è questo il suo scopo principale..Una lettura leggera, cosa da poco.
Insomma, ora finisco di sparare cavolate e vi lascio soli a pensare se è meglio lanciarmi patate o pomodori.
A parte gli scherzi (idioti), grazie per aver letto, accoglierò con piacere ogni vostra critica o (se son fortunata) frase amorevole.
Buon proseguimento di..ehm, pomeriggio invernale a Maggio!
Adieu,
Lily.

 

   
 
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