29/05/2013
2 recensioniQuesta è stata la prima fic che ho scritto su Konya ma dato che era in inglese e non avevo voglia di tradurla, la prima storia che ho pubblicato qui è stata un'altra, haha. ^^"
Ora visto che la voglia mi è venuta, ho pensato di tradurre questa storia e caricarla così da aprire la sezione apposita per questo favoloso manga! :3
Note: Niente avvertimento 'spoiler' perché l'ambientazione non fa riferimento a scene specifiche all'interno dei 12 capitoli usciti fin'ora.
Scritta in risposta a questo prompt: “What strange phenomena we find in a great city, all we need do is stroll about with our eyes open. Life swarms with innocent monsters.” ― Charles Baudelaire (preso dalla community charloft di LJ)
Disclaimer: vedere credits nella mia pagina autore.
Ja ne,
Temari
With Open Eyes
L'ultima volta che era stato evocato nel mondo degli Umani, tutto era stato così diverso—gli esseri umani non erano stati altro che delle bestie dai più bassi istinti, dei bruti... Lo disgustavano e se n'era stancato davvero in fretta.
Ma incontrare Hiriki si era dimostrata essere un'esperienza interessante; non era come la maggior parte degli umani ed accompagnarlo e seguirlo dovunque andasse era un ottimo passatempo. Eppure, Endo considerava ancora quelle creature come poco più di animali: cacciavano gente più debole di loro e gioivano nel sentire le urla e le suppliche delle loro vittime.
Gli facevano rivoltare lo stomaco.
Oltre a questo, però, ciò che lo disgustava di più era il modo in cui gli altri essere umani fingevano di non vedere chi aveva bisogno di aiuto—camminavano oltre, voltando la testa di fronte ai maltrattamenti e gli abusi.
«Ch'. Questa è una delle cose che odio di questa razza di codardi.» Sbottò Endo, un sussurro aspro e tagliente, mentre fissava con occhi ridotti a fessure il vicolo dall'altra parte della strada, all'ombra del quale una donna stava subendo delle molestie da alcuni tipi poco raccomandabili.
«Cosa state facendo?! Hey, dico a voi!!» Hiriki lo superò di corsa, diretto proprio verso il gruppo che aveva visto il demone.
Tornando al presente, Endo si affrettò a seguire lo studente universitario, urlando «Razza di idiota—che diavolo hai intenzione di fare?! Ti riempiranno di botte!», ma senza alcun risultato perché l'altro non lo sentì.
Imprecando fra sé e sé, tornò visibile e superò Hiriki volando, saltando addosso ai molestatori e mettendoli tutti KO nel giro di pochi secondi mentre il ragazzo biondo si chinava a fianco della donna, assicurandosi che stesse bene.
In piedi ad un passo di distanza e con le braccia incrociate al petto, il demone osservò i due umani interagire. Sospirò pesantemente e scosse la testa con fare incredulo, fissando il profilo di Hiriki, "Sarebbe intervenuto anche se non ci fossi stato qui io, non è così? Che razza di idiota." Pensò, eppure non riuscì a frenare un sogghigno che gli spuntò naturalmente sulle labbra.
«Sei proprio uno strano Umano, Hiriki.»