Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: solinari    29/05/2013    1 recensioni
Leggendo chi già mi seguiva capirà che ho deciso di riscrivere, modificandola leggermente la vecchia "Sentimenti" che avevo ferma da ormai più di un anno.
Per chi legge la prima volta : scriverò parlando principalmente di Ikki e Shun , coinvolgendo naturalmente molti degli altri, golds compresi, ci saranno nuovi personaggi, forse solo citati.
I fatti si svolgono in un post Ade, naturalmente tutto inventato e non vi prometto che rispetterò fedelmente la storia originale, anzi proprio no.
Mi sa che sarà molto " whath if".
Ecco tutto, aggiungo solo :
Ikki si affacciò sulla porta della camera illuminata dal sole del mattino di piena estate.
Le tende di cotone colorato si muovevano leggere alla brezza proveniente dalla porta finestra aperta.
Fece vagare lo sguardo per la stanza, era vuota e vi regnava il disordine ...
Se volete, buona lettura.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Shun, Phoenix Ikki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAP N ° 1

 

 

 

Erano ormai passati dei mesi dalla loro risalita nel mondo.

Ikki si affacciò sulla porta della camera illuminata dal sole del mattino di piena estate.

Le tende di cotone colorato si muovevano leggere alla brezza proveniente dalla porta finestra aperta.

Fece vagare lo sguardo per la stanza, era vuota e vi regnava un insolito disordine.

“ Ma che sarà successo ? Ci avrò messo una mezz’ora per vestirmi … Seiya …. Deve essere stato qui ! Accidenti ! Quante volte gli ho detto di non venire così presto a quel testone … e guarda che confusione ! “

Libri erano sparsi sul pavimento, le coperte riposavano nel centro della stanza un cuscino sull’armadio, uno fuori sul terrazzino.

Sospirò, la Fenice, portando una mano a massaggiarsi la nuca.

Per aspettare il risveglio di Shun, quella mattina si era assopito sulla poltrona ed ora aveva un leggero torcicollo.

Uscì nel corridoio,imprecando sottovoce.

“ Maledizione ! Saranno a far colazione … La vicinanza di Seiya non giova a Shun, sta diventando indisciplinato come lui.”

Giunse in cima alle scale quando il campanello suonò.

“ Vado io!”

Trillò la vocina di musicale di Shun.

Ikki lo vide spuntare di corsa dal corridoio che portava alla cucina, sembrava star bene.

Il ragazzino arrivò di fronte al grande portone, l’aprì ed emise un breve grido di gioia.

Dalla porta aperta entrò un ragazzo alto ed atletico con una massa di disordinati capelli biondi.

“ HYOGA!”

Gridò il piccolo Shun attaccandoglisi al collo.

“ Ehi, piano! Piccolo terremoto! Mi fai cadere!”

Esclamò il giovane russo cercando di piegare la bocca in un sorriso stentato.

“ Bravo, stai imparando proprio a sorridere !”

Esclamò il bambino mentre gli stampava un bacio sulla gota.

“Mi sei mancato ! E’ tanto che tu e Shiryu siete partiti ! Cosa mi hai portato di bello ?”

Hyoga si passò il dorso della mano sulla gota guardando di traverso il fanciullo e sibilando.

“ Non ti sono mancato io! Ma i dolcetti che ti porto dalla Russia !”

Shun ridacchiò, assumendo un’aria furbetta che poco gli si addiceva .

“ Oh , mi hai scoperto, mi piacciono tanto quei biscotti !”

“ Beh, allora scendi! Non ti ho portato proprio niente! Mi sa che tu stai troppo tempo con Seiya ultimamente .”

Shun abbassò deluso il viso.

“ Giochiamo insieme tutti i giorni … siamo in pace …”

“ CHI E’? “

Seiya si affacciò sul corridoio masticando un biscotto.

“ Hyoga ! Bentornato !”

“ Ci sono anch’io! Se Hyoga mi facesse passare!”

Esclamò la voce di Shiryu da dietro la porta.

“ SHIRYU !”

Seiya partì di corsa e saltò al collo del ragazzo coi lunghi capelli neri.

“ Dragone, quanto mi sei mancato!”

“ Anche tu Seiya! Accidenti1 Quanto sei cresciuto! Seika ti fa mangiare bene, sei diventato pesante!”

Shiryu cercò di tirar su l’amico passandogli il braccio destro sotto le ginocchia, mentre Pegasus lo abbracciava stretto al collo dicendo.

“ Ma dai, non peso tanto! E poi tu sei forte!”

“ E’ VERO ! ANCH’IO SHIRYU !”

Shun spiccò un salto dalle braccia di Hyoga, attaccandosi all’amico cinese, che non poté che accoglierlo sul braccio libero esclamando con preoccupazione.

“Piano Shun, non ce la faccio a tenervi tutti e due !”

Il piccolo per tutta risposta gli stampò un bacio sulla gota.

Seiya alzò il volto dalla spalla di Shiryu.

“ Vattene ! C’ero prima io ! Torna da Hyoga!”

“No !”

Shun passò le braccia intorno al collo del Dragone.

“ Ho già salutato Hyoga ! Devi andare tu da lui ora !”

“ Stai scherzando ? Quel ghiacciolo sopporta soltanto te ! Mi farebbe diventare un surgelato ! Vattene ! Scendi giù ! Lascia a me Shiryu !”

Seiya guardò con occhi furenti il piccolo amico che facendo il broncio rispose.

“ No ! Anch’io voglio Shiryu !”

Il Saint del Dragone aggrottò le sopracciglia sbuffando infastidito.

“ Basta ora ! Avete giocato abbastanza con me !”

Alzò le braccia lasciandoli cadere.

I due ragazzini precipitarono malamente sul pavimento di marmo.

“ SHIRYU ! MA CHE CAVOLO FAI ?”

Gridò Seiya massaggiandosi il sedere.

Shun restò interdetto un attimo, alzò lo sguardo sull’amico, mentre gli enormi occhi si fecero più lucidi.

“ Shiryu … mi sono fatto male …”

Il Dragone li scavalcò e si rivolse ad Hyoga.

“ Ho fame … andiamo a far colazione.”

Il Cigno annuì con un sorriso sghembo.

“ Alzatevi da terra voi due ! Subito !”

Ikki comparve sulle scale, scuro in volto.

“ NIIISAAAN ! ”

Shun si alzò, allargando le braccia, corse verso il fratello.

Ma Seiya scattò veloce.

Lo superò, grazie alle gambe più lunghe e si gettò addosso alla Fenice, aggrappandosi stretto a lui.

Passò le braccia intorno al collo e le gambe intorno alla vita dell’attonito Ikki.

Si voltò trionfante verso Shun, con aria sadica.

“ Niisan è mio adesso! Va’ da Shiryu !”

Shun si bloccò incredulo.

“ Che cavolo stai facendo Seiya ? Scendi subito!”

Ikki cercò di togliersi il ragazzo di dosso.

Pegasus si strinse più forte a lui.

“ Eh, no Ikki ! Ora sei mio !”

Sibilò guardando malefico Shun, che aveva abbassato il volto, nascosto dalla chioma dorata.

“ Che fai, piangi, piccolino ? - continuò Seiya - Guarda, sono in braccio a niisan . Quand’è l’ultima volta che ti ha preso in braccio ? Vuole più bene a me che a te !”

“SMETTILA SEIYA! IMMEDIATAMENTE!”

La Fenice cominciava ad agitarsi.

Shun cominciò a tremare, si passò una mano sulle gote per asciugare le lacrime e puntò lo sguardo su Seiya socchiudendo gli occhi.

“ Vuoi la guerra ? E guerra avrai !”

Pegasus e la Fenica alzarono lo sguardo sull’esile fanciullo che strinse i piccoli pugni e partì di corsa.

Un sospiro rilassò il possente Saint di Fuoco.

Ma solo finché il fratellino gli si arrampicò letteralmente sulla schiena.

“ SHUN SEI IMPAZZITO ANCHE TU ?”

Il bambino gli si attaccò alle spalle con le braccia, gli cinse la vita con le gambe sedendosi sulle ginocchia di Seiya .

“ Lascia mio fratello !”

“ Si, sogna ! Vattene tu, che sei una pulcetta sulla sua schiena !”

“ BASTA RAGAZZI !”

Ikki afferrò Seiya alla vita per cercare di staccarlo.

“ Shun, scendi dalle mie spalle ! Mi stai soffocando poi ! Allenta la presa !”

Ma Andromeda sembrava non sentire la voce della Fenice.

“ Seiya , lascialo ! Lui è mio fratello ! E poi sei troppo grosso per stare in braccio !”

“ E tu sei un microbo !”

Shun afferrò il braccio di Pegasus cercando di staccarlo dal collo di Ikki.

“ Ah, ah , ah ! Non ce la farai mai con quelle tue manine minuscole !”

Ridacchiò divertito Pegasus.

“ RAGAZZI ! SE NON MI LASCIATE VI PESTO A TUTTI E DUE ! SHUN ! SCENDI ! SUBITO !”

Ikki lo gridò a tutta voce, ma il fratellino era troppo impegnato a cercare di togliere le braccia di Seiya dal suo collo , per udirlo .

“ Vattene , Seiya, vattene !”

La voce del piccolo era incrinata.

“ Perché ? Se no , scoppi a piangere ? Povero topolino …”

“ BAAASTAAA !!!”

Ikki era rosso di rabbia , passò le braccia dietro al collo riuscendo ad afferrare le esili spalle del fratello , cercando di sollevarlo di peso.

Shun strinse con forza le gambe intorno alla sua vita.

“ No , niisan , così mi fai perdere ! E mi fai male !”

“ Certo che ti farò male se non scendi subito !”

Aumentò la presa tirandolo con più forza , finché non sentì un dolore acuto al polso destro.

“ Ahi ! Ma che fai Shun ? ”

Ritirò il braccio dolorante.

L’osservò .

Shun gli aveva morso a sangue il polso.

“ Piccolo impertinente … guarda qua che mi hai fatto … forse non ti rendi conto di quello che rischi , vero ?”

Per tutta risposta i piccoli denti del Saint d’ Andromeda affondarono nell’avambraccio di Seiya, che gridò , lasciando la presa dal collo di Ikki.

Precipitò a terra.

E senza il sostegno delle ginocchia di Pegasus anche Shun cadde al suolo.

Si guardarono in cagnesco attraverso le gambe di Ikki, che si teneva il polso , sul quale due piccoli buchi, segno dei canini del fratellino, stavano sanguinando.

Sospirò scoppiando in una risata.

“ Ma guarda, sono sopravvissuto all’Inferno e ora vengo sconfitto da due piattole appiccicose !”

Shun e Seiya si fissarono.

“ Piattola ”

Sussurrò Andromeda.

“ Vampiro piattoloso.”

Mormorò Seiya, reggendosi il braccio.

Il visetto del piccolo vampiro si illuminò di un sorriso così gioioso che anche la piattola rise sguaiatamente.

Una mano afferrò Shun per la maglia dietro la schiena, sollevandolo di peso.

“ Shiryu, recupera il tuo cucciolo, io penso al mio.”

Ikki prese il fratello alla vita, mettendoselo sottobraccio.

“ Andiamo , ho fame !”

Si diresse verso la cucina.

“ Si, facile per te ! Shun è uno scricciolo ! Ma non hai visto come è cresciuto il mio di cucciolo ?”

Seiya scattò in piedi.

“ E’ no ! Cammino io ! E non sono il cucciolo di nessuno !”

Mostrò la lingua e scappò verso la cucina .

“ A me invece piace essere il tuo cucciolo niisan ! Posso esserlo per sempre ?”

Il piccolo Saint sorrise al fratello.

La Fenice si specchiò negli enormi occhi di giada più luminosi della luce, del fanciullo che lo guardava sereno e fiducioso.

“ Certo, Shun …”

La voce gli uscì più flebile di quello che avrebbe voluto.

Un nodo allo stomaco minacciò di salirgli in gola …

Aveva rischiato di perderlo.

“ EHI, GUARDATE TETSUMI ! CHE STA COMBINANDO ?”

Seiya sfrecciò veloce accanto gli amici dirigendosi verso l’uomo, che si stava dirigendo, con un grosso scatolone, verso il portone.

Attirato dalle grida di Pegasus, il braccio destro di Saori Kido , si arrestò, voltandosi verso i ragazzi che lo avevano raggiunto.

Ikki pose a terra il fratello, abbassando lo sguardo per evitare di incontrare gli occhi di quell’ uomo che non aveva mai avuto un gesto gentile verso di loro .

Notò Shun sbirciare nello scatolone , all’altezza del suo visetto pallido, che si colorò di un tenue rossore.

La Fenice guardò nella scatola, fra bambole riccamente vestite, spuntava la grossa testa di un orso di peluche .

Ikki sospirò, non aveva mai potuto regalare a Shun un orsacchiotto, osservò il fratellino.

Le mani del piccolo si alzarono istintivamente verso lo scatolone , che conteneva un tesoro così prezioso, che a lui non era mai stato concesso di possedere.

Un tremito attraversò tutto il suo corpo teso.

Serrò i pugni talmente forte che le nocche sbiancarono.

Gli occhi si fecero enormi e luminosissimi.

“ No, Shun , non ora ! Ti prego, non ora … non davanti a tutti loro …”

Ikki sentì l’ansia assalirlo, si preparò ad afferrare il fratello e portarlo via .

Ma Shun chiuse gli occhi, scosse leggermente la testa, strinse le labbra , sospirò abbassando le mani lungo i fianchi.

Riaprì gli occhi, il visetto visivamente rilassato.

Tatsumi si voltò all’improvviso verso di lui.

Abbassò gli occhi, guardandolo.

Il piccolo Saint sussultò, quell’ uomo riusciva ancora a terrorizzarlo con un’occhiata.

Tatsumi lo osservò inespressivo per un lungo attimo.

Poi alzò una mano da sotto la scatola, afferrò il grosso orso e lo porse al fanciullo.

“ Tieni, prendi !”

Disse col vocione profondo.

Gli occhi di Shun si dilatarono.

Li piantò dritti in quelli dell’ uomo senza più alcun timore, mentre la bocca si inarcava in un sorriso così radioso che incrinò per un attimo la severa maschera dell’uomo.

Un lieve sorriso increspò le labbra di Tatsumi, nell’osservare il susseguirsi di emozioni sul visino minuto puntato su di lui : sorpresa, incertezza, meraviglia .

Shun distolse l’attenzione cercando il fratello.

Incrociò il suo sguardo e Ikki dovette trattenersi dal sorridere nel vedere i suoi occhi imploranti, in cerca di approvazione.

Fece un leggero cenno di assenso.

Il piccolo sorrise felice.

Alzò le manine, tremanti e bramose allo stesso tempo.

Inghiottì diverse volte, scosso da un tremore che non riusciva a controllare.

Tatsumi sbuffò.

“ Allora lo vuoi o no quest’ orso ? La signorina Saori è ormai grande per queste cose. Tu invece, sembri rimpicciolire ogni giorno di più !”

La sua era un’ offesa e se fosse stata un’altra occasione , Shun avrebbe abbassato il volto arrossendo e balbettando, sopraffatto dal timore.

Stavolta la sua voce si alzò squillante.

“ SI CERTO CHE LO VOGLIO ! GRAZIE !”

Afferrò l’orso, le sue mani piccole e morbide sfiorarono la robusta mano di Tatsumi, che trasalì incredulo, sentendo un inaspettato ed improvviso calore scaldargli il petto.

Il piccolo Saint d ‘ Andromeda strinse forte l’orso, che riusciva a malapena ad abbracciare, tanto era grosso, con una risatina, soffocata dal morbido peluche bianco.

Sentì lo sguardo dell’adulto su di sé, alzò gli occhi su di lui e sentì un dolore profondo serrargli lo stomaco.

“ Signor Tatsumi …”

Posò l’orso a terra, con delicatezza.

E , sorprendendo tutti, spiccò un salto aggrappandosi al collo dell’uomo, mentre le lacrime trasbordarono dai suoi occhi, solcandogli il visetto che appoggiò sulla spalla, enorme, di Tatsumi .

“ Grazie … io … io nonostante tutto le voglio bene …”

Ikki scattò d’istinto.

Afferrò il fratello, tirandolo via dal collo dell’uomo, che aveva già cambiato colore .

“ SHUN, SEI IMPAZZITO ? CHIEDI SCUSA, SUBITO !”

Lo strinse forte e sé , come a volerlo proteggere dalla sicura reazione dell’ uomo, che sembrava impietrito, lo sguardo fisso sui due fratelli , livido di rabbia .

Seiya, dietro l’uomo ridacchiò .

“ Ora scoppia ! Anzi prima ammazza Shun , poi scoppia !”

“ Chiedi scusa Shun !”

Ripeté Ikki , spaventato al pensiero di quello che stava per accadere.

Tatsumi si scosse, fece per aprire bocca guardando il bambino come se lo volesse incenerire, ma si bloccò.

Emozioni contrastanti passarono sul suo viso, in un silenzio irreale.

Sospirò come un mantice, si voltò e riprese il suo cammino borbottando.

“ Guarda di insegnare un po’ d’educazione a tuo fratello, Ikki ! La prossima volta non rispondo di me !”

Aprì il portone ed uscì veloce, richiudendoselo alle spalle.

Seiya emise un fischio.

“ Shun, hai superato te stesso stavolta ! Ma, lasciatelo dire, quello qualche volta ti ammazza !”

Shiryu scosse la testa, facendo ondeggiare i lunghi capelli neri come la notte .

“ Seiya non ha tutti i torti, hai osato troppo Shun, Tatsumi non è un tipo che puoi permetterti di trattare così .”

Hyoga incrociò le braccia sul petto.

“ Quell’uomo è una carogna, piccolo. Cosa ti è saltato in mente ? Saltargli al collo come fai con noi … meno male c’era tuo fratello che ti ha tolto dalle sue mani !”

Ikki strinse con forza le mani intorno al fratellino scuotendolo bruscamente e gridando.

“ NON FARMI MAI PIU’ UNO SCHERZO DEL GENERE SHUN ! HAI SCHERZATO COL FUOCO ! NON TI SEI NEMMENO RESO CONTO DI QUELLO CHE HAI RISCHIATO, VERO PICCOLO SCIOCCO ?”

Le lacrime si affacciarono agli occhi dilatati del bambino che disse in un soffio.

“ Io … io volevo solo ringraziarlo … mi ha fatto un regalo così meraviglioso … nessuno mi ha mai regalato niente … e mi è sembrato così triste … che … che ho avuto l’impulso di abbracciarlo … scusami niisan, se ho sbagliato … scusami tanto …”

Seiya eruppe in una risata fragorosa .

“ Triste Tatsumi ? Ma se non ha sentimenti ! Comunque, avete visto la sua faccia ? Ancora un po’ e … BUUUMMM ! AH, AH, AH !”

La generosa risata contagiò gli altri ragazzi, un sorriso distese anche il volto severo della Fenice che pose a terra il fratellino, mormorandogli .

“ Ti prego, stai attento … ti abbiamo strappato a fatica ad Ade …”

Shun lo osservò preoccupato per un attimo, ma incontrando il suo volto sereno sorrise a sua volta gioioso.

“ Va bene, niisan … dov’è il mio orso ?”

Il fanciullo corse a raccogliere il peluche che era quasi più alto di lui.

Ikki sospirò cercando di rilassarsi.

Si voltò verso la finestra, da dove entrava un generoso raggio di sole, guardò fuori alzando lo sguardo verso l’azzurro del cielo.

“ Datemi la forza di resistere … “

Lo mormorò piano a sé stesso.

Si mosse per seguire i quattro ragazzi che ridendo e cianciando rumorosamente si dirigevano alla cucina.

Non prima di aver respirato diverse volte, profondamente, per ritrovare tutta la calma di cui aveva bisogno per affrontare un nuovo giorno.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: solinari