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Autore: Giuliette_    29/05/2013    0 recensioni
Mi avvicinai con aria da io-non-sto-facendo-assolutamente-nulla alla cassetta delle lettere e lessi velocemente il cognome:
'Styles'.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

 

Il suono della sveglia interruppe il mio sonno profondo,facendomi sobbalzare. Wow,non ci credevo,quello era il giorno nel quale dovevo

trasferirmi a Londra,mi faceva sorridere solo al pensarci. Nonostante l'eccitazione fosse alle stelle,la mia pigrizia vi combatteva duramente,quindi decisi di sedermi sul letto imbambolata per qualche minuto.

<< Che ci fai li seduta?! Muoviti il taxi sarà qui a momenti! >> La voce di mia madre riempì la mia camera. Lei era già vestita e pronta.

<< Eh? Si? Cosa? Si mi muovo! >> Dissi alzandomi di scatto ancora mezza assonnata,e per poco non mi ammazzai inciampando sulle valigie.

Presi i vestiti che avevo lasciato la sera prima sulla sedia ( un paio di shorts e una canotta blu) e mi diressi verso il bagno. Mi vestii e mi lavai i denti. Spazzolai i miei capelli biondo cenere e misi sulle ciglia del mascara,il che dava un tocco in più ai miei occhi castano chiari. Stavo legando le mie Vans quando il campanello suonò,segno che il taxi era arrivato. Caricammo tutte le valigie sulla macchina e partimmo dirigendoci verso l'aereoporto.

 

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Avevamo fatto check-in e tutto il resto,ora io e mia madre ci trovavamo sedute su quell'aereo che ci avrebbe portate verso la nostra nuova vita.

Iniziai a pensare a tutto: chissà come sarebbe stata la casa,i vicini,se mi sarei fatta degli amici,a quale scuola mi sarei iscritta (essendo ancora Luglio avevo tempo per pensarci) ecc.ecc.

Sapevo che la lingua per me non sarebbe stata un problema, in Italia frequentavo il liceo linguistico e avevo una media molto alta,grazie a mia madre che mi aveva trasmesso tutto il suo sapere.

Sentii la voce della hostess che pregava di allacciare le cinture,così feci e dopo infilai anche le mie adorate cuffiette. Passarono dieci minuti e l'aereo decollò,stavo salutando definitivamente l'Italia. Rimasi a guardare le nuvole per circa mezz'ora,dopo di che,mi addormentai.

Probabilmente sonnecchiai per tutto il viaggio,dato che a svegliarmi fu la voce di mia mamma,che mi avvisava che l'aereo sarebbe atterrato a breve. Tolsi le cuffiette e mi misi a guardare dall'oblò: era stupendo,le nuvole sembravano un tutt'uno col paesaggio e le campagne inglesi.

L'aereo atterrò e io e mia madre scendemmo in fretta e furia dall'aereo,ansiose di prendere le valigie e scapparcene fuori dall'aereoporto. Per fortuna (la quale non era MAI,sottolineo,MAI dalla mia parte) le nostre valigie erano già arrivate e non tardarono ad arrivare nelle mie mani e quelle di mia mamma. Ci catapultammo fuori dall'aereoporto alla ricerca di un taxi,che trovammo non dopo molto tempo. Salimmo e l'autista cominciò a guidare,raggiungendo in circa un'ora il centro della città.

<< OH-PORCA-ZOZZA. >> Pensai tra me e me. Stavo letteralmente incollata al finestrino guardando tutto quello che mi era possibile,era lo spettacolo più bello che avessi mai visto. Non osavo muovere muscolo,per questo speravo in qualche divinità celeste che dalla mia bocca non colasse della bava. (Si esatto,eww.)

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Arrivammo finalmente in un vialetto,dove si trovava la nostra casa. Scese davanti al portico di quest'ultima,io e mia madre,seppur praticamente sommerse dalla valigie,ci abbracciammo contente.

<< Ed eccola signori,la fantastica casa a due piani della famiglia Stella! Tattaratatataaa! >> esultai con tono trionfante.

<< Smettila di fare la stupida e iniziamo a portare dentro le valigie >> disse mia mamma mentre prendeva il mazzo di chiavi dalla borsa.

Entrammo e mi parve di essere in un albergo lussuoso: quella casa era arredata splendidamente!

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<< I want the whole world to celebraaate! I want the whole world to celebraaate! >> muovevo le braccia in aria e le anche a destra e a sinistra,sembrando un tricheco con problemi di spasmi (notare la mia inclinazione per il ballo),e cantando a squarcia gola. Stavo svuotando l'ultima valigia,dopo di che avevo finito. Ero totalmente esausta,e quella città era bellissima,meravigliosa,fantastica splendida e chi più ne ha più ne metta. Finì di posare tutte le mie cose nella mia nuova camera,e ne approfittai per mandare un sms alla mia migliore amica,Francesca:

 

Bella zia! Sono arrivata,qui tutto apposto,è meravigliosa questa città,e anche la casa. Ora faccio come hai detto tu,vado a indagare per il quartiere se ho dei vicini fighi,tanto non è molto grande. Per ora nelle case a fianco sembra non esserci anima viva,magari sono in vacanza,bho!

Ora vado se no non ho tempo!

Xoxo Giuls <3

 

Entrai nel mio bagno (si gente,avevo un bagno in camera mia,come le star) e mi diedi una specchiata,ero ancora presentabile,e la mia abbronzatura,bhe,diciamo che si distingueva dalla massa inglese.

Salutai mia madre dicendole che sarei andata a fare un giro per il quartiere,giusto per curiosità.

Uscì dalla porta trovandomi sotto il portico,che attraversai con velocità per essere sul marciapiedi in pochi secondi. La casa di fronte alla mia era grande,e per tutto il giorno li dentro sembrava non essere volata una mosca,ma ero curiosa di sapere il cognome di quella famiglia (insomma,erano inglesi e già per questo mi stavano simpatici,ma mi sarei divertita a tradurre i loro nomi e cognomi in italiano).

Mi avvicinai con aria da io-non-sto-facendo-assolutamente-nulla alla cassetta delle lettere e lessi velocemente il cognome:

'Styles'.

<< Oddio,abbiamo per vicini di casa gli 'Stili',speriamo che lo siano anche di fatto >> ridacchiai tra me e me.

Feci questo giochetto per tutto il piccolo quartiere: c'erano i 'Foxes' (i 'volpi',lol),i Thomas, e altri,ovviamente tutti inglesi.

Erano circa le 18,00 e decisi di rientrare in casa. Salutai mia madre che stava cucinando qualcosa alla veloce e andai a farmi una doccia. Lavai il mio corpo sotto l'acqua calda e quando finii mi asciugai velocemente i capelli e mi misi in pantaloncini (quelli della tuta) e canotta,per stare comoda e non soffrire troppo il caldo di luglio. Rientrai in camera e aprì la finestra; avevo un piccolo balconcino che dava proprio sulla casa degli 'Styles',i nostri vicini. Alcune luci di quella casa erano accese,il che mi fece pensare che non fossero dunque in vacanza.

<< Aha! Allora a quanto pare gli Stili sono presenti,chissà come sono >> pensai.

<< Giuliaaaa è pronta la pasta! >> La voce di mia mamma trillò dal piano di sotto.

<< Arrivo mamma! >> le dissi in inglese,giusto per entrare un po' nel contesto.

Cenammo tranquillamente,parlando come al solito,e finita la cena ci ritrovammo a guardare 'Hunger Games' in tv.

-- -------------------------------------------------------------------------------------------- OKAAAAAY GENTE QUESTO ERA IL PRIMO CAPITOLO SCHIFEZZOSO (?) MIGLIORERO',I PROMESS. xxGiuls
  
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