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Autore: _SlimShady_    29/05/2013    1 recensioni
I soprusi di una madre, la vita stroncata di una ragazza...la disperazione di un fratello
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Jessica lasciò la grande casa era buio, aveva gli occhi lucidi e la faccia stanca. Era stufa di tutto quello che doveva sopportare, degli scatti d’ira della madre e del continuo darle corda del padre. Anne diceva un sacco di bugie a suo marito, e mentiva anche sulle cose che aveva fatto Jessica, ingigantendo sempre tutto…il finale era sempre lo stesso, o Tom e Anne la sgridavano o la picchiavano. Tom usava riempirla di botte, mentre Anne le dava degli schiaffi sulla faccia e la buttava sul letto, tirandola su per i capelli, ogni pretesto era buono per farle del male. Jessica era convinta che sua madre provasse piacere nel vederla soffrire e oltretutto non poteva difendersi, il padre non le credeva MAI. Se solo Tom avesse visto…se solo avesse sentito tutte le volte che Anne l’aveva chiamata puttana, le aveva dato della poco di buono o semplicemente mentre la pestava a sangue. Il giorno seguente era sempre tutto normale, Tom aveva l’aria di sempre e Anne sembrava felice e tranquilla, sembrava. Se solo Jessica la chiamava pazza per scherzo i suoi occhi mutavano, quasi a diventare uno sguardo assassino. Jessica sapeva che andando avanti così sicuramente l’avrebbe mandata all’ospedale.
Quella notte lasciò la sua residenza di campagna, infuriata, e andò a bere con degli amici in un pub. Passò la notte ad ubriacarsi e verso le sei del mattino ne uscì sbronza, mettendosi al volante. Prese l’autostrada, a quanto pare voleva andarsene e lasciarsi alle spalle quella schifosa vita all’istante. Ma qualcosa glielo impedì, perse la lucidità mentale e iniziò ad andare a 200 all’ora…come era prevedibile fece un incidente.
 
Jessica si svegliò in una stanza d’ospedale, affianco a lei c’erano dei fiori e davanti Anne, con gli occhi gonfi. Appena ebbe aperto gli occhi la madre le tirò un ceffone, colpendola nelle parti che erano già compromesse a causa dell’incidente. Jessica, piena di dolore e disperata, iniziò ad urlare chiedendo aiuto. Subito le infermiere accorsero, seguite dal dottore. Tutti guardavano Anne con gli occhi spalancati, anche loro avevano capito che in quella donna c’era qualcosa che non andava.
Anne, rispose con un semplice:<< Te lo sei meritata, stronza>> e uscì dalla stanza. Tutti lì erano allibiti, non volevano neanche credere che fosse la madre. Jessica, inoltre, sembrava indifferente…come era possibile?! Disse semplicemente che <>. Comunque, dopo questo episodio, le condizioni della ragazza, già gravi, dopo le botte della madre, peggiorarono. Doveva operarsi d’urgenza.
 
 
 
 
Nel frattempo, a casa di Jessica…
- <>>
- << Come vuoi che stia Tom, devono operarla>>
- >
- << No Tom, se lo merita, è solo una bambina viziata. Sapessi che è successo all’ospedale…>> 
- << Che è successo?>>
- <>
- <<…>>
 
Due giorni dopo Tom andò a far visita a Jessica, da solo.
- << Ciao Jessica>>
- << Ciao papà>>
- << La mamma mi ha raccontato quello che è successo, non dovevi trattarla così, voleva solo farti una carezza…è mai possibile che appena ci vedi ci tratti malissimo?!>>
Jessica aveva capito che la madre gli aveva raccontato l’ennesima bugia, e lui c’era cascato come un pollo, come al solito.
La ragazza disse a suo padre la verità e chiamò le infermiere a conferma di ciò. Tom non poteva crederci. Poco dopo arrivò anche il dottore, che chiese di parlare in privato con suo padre.
- <>
- << Da sempre, penso…ma naturalmente solo quando se lo meritava>>
- << Glielo dico chiaro e tondo, secondo me su moglie è esaurita e se la prende con sua figlia, stia attento>>
Tom, per la seconda volta in quella giornata restò sorpreso.
 
Un mese più tardi Jessica fu finalmente rilasciata, e tornò a casa. Ad “accoglierla” c’era sua madre.
<< Entra>> le disse freddamente, e la ragazza entrò. Appena entrata le diete uno schiaffo in viso, fortissimo, facendole uscire il sangue dal naso. Jessica non pianse, non reagì, ormai ci aveva fatto l’abitudine. Anne aveva uno sguardo assassino negli occhi, e, tirandola per i capelli, la buttò sul divano. Jessica abbassò la testa, prese un fazzoletto e iniziò ad asciugarsi il sangue.
- << Tu sei la rovina e la vergogna della nostra famiglia, vai via e non farti più vedere!!!Viaaaa!!!>>
Jessica si alzò e andò via, senza fiatare, seguita dallo sguardo furioso e allo stesso tempo compiaciuto di Anne.
La ragazza spaccò il vetro della macchina con la mano e, tutta sanguinante, si mise al volante per andare nei quartieri bassi della città. Lì corse a casa di una sua amica, Lola. 
Lola la cambiò radicalmente, e la trascinò nel giro. Jessica si tagliò i capelli a zero, si bucò le orecchie per mettersi grandissimi orecchini, fece un tatuaggio indelebile sul braccio e iniziò a perforarsi la pelle con piercing e roba varia. Prendeva droga come l’acqua, lasciò l’università e si rifugiò in quella polverina bianca che la faceva tanto sentire bene, e andava a letto col primo che capitava. Era caduta nel baratro, diventando ciò che sua madre le aveva sempre ripetuto fin dall’adolescenza, una puttana.
Ormai era fatta, Jessica, per colpa di persone ignoranti, manesche e senza scrupoli aveva rovinato la sua vita.
Jessica, ora, ha iniziato a spacciare droga.
Jessica si è ammalata di AIDS.
Jessica, la ragazza dagli occhi sempre allegri e i bellissimi capelli castani, la ragazza precisina che non sgarrava mai a scuola, è entrata nel giro. Lo avresti mai immaginato, mamma?
Jessica, la ragazzina dal cuore d’oro, che aveva tanti progetti per la sua vita, è morta.
Jessica se ne è andata, e questo solo per colpa TUA.
Ci avresti mai creduto mamma?!
Racconto di Oscar Wood, figlio di Anne e Tom Wood, nato in Germania nel 1980 e morto suicida nel 2012. 



Salve a tutti, ho scritto questo racconto (ovviamente inventato) in un momento d'ira dopo aver sentito un fatto sconcertante al telegiornale. Spero di non essere stata troppo brutale!=) Baci, _SlimShady_ ps: non capisco perché ma mi toglie delle frasi dal dialogo fra Anne e Tom!D:
  
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