Sotto
Zero
“A
volte ti senti triste, altre felice, a volte senti il tuo
cuore
che batte altre non lo senti più, ma
questi momenti vanno
condivisi
con qualcuno...bhè quel qualcuno sei
tu,...sei la mia migliore
amica
ricordalo sempre...e sappi che anche se
sarò lontano in fondo sarò
sempre
vicino a te pronto a sostenerti e a
dirti che nella vita è
meglio
avere cicatrici che rimpianti....”
Prologo
Caro
diario,
Ogni
volta la maestra mi ricordava quanta fosse bella
Lei
indossava sempre quel maglione viola,anche in estate…diceva
che schiacciava la
pancia. Ma non è questa la cosa importante,ansi,a dire il
vero questo non
c’entra nulla,anche se però mi fa piacere parlare
di Mrs Enith,che purtroppo
ora spero sia in un luogo migliore. E sì,avete capito
bene,la mia amata maestra
di elementare morì a soli trentacinque anni
perchè un ladro, che voleva fare il
proprio “mestiere” a casa di Mrs Enith . l
pugnalò alle spalle. Ora l’assassino
trascorrerà il resto dei suoi giorni chiuso in una cella. Fu un brutto colpo per me
perdere la persona
che volevo più bene a otto anni,poiché i miei
genitori facevano parte di
un’associazione di mafia internazionale. Ma,compiuti gli
undici anni,morirono
entrambi, sparati da un agente di polizia. La loro perdita mi fu
alquanto
indifferente.
Rimasi
orfano,e i miei sogni di diventare un esploratore,ogni giorno si
spegnevano.
D’altronde all’orfanotrofio in cui mi
mandarono,c’erano tutto altro che Mrs
Enith: le insegnanti lì,avevano bacchette per punire e
picchiare chi non
svolgeva i compiti
o chi disturbava la
lezione e, inoltre, la geografia era una delle materie scolastiche che
abolirono. Credevo di essere finito all’inferno.
Passavo
notti intere a fissare la luna dalla mia stanza,e pensavo ore e ore
alle terre che
non aspettavano altro di essere scoperte,aspettavano me,e io lo
sapevo,ma nel
momento in cui mi intrufolavo nelle lenzuola del letto senza provocare
alcun
rumore,scoppiavo in pianti e lamenti di insofferenza.
Ma
mi sa che qualcuno lassù mi aveva sentito,e così
un giorno venne la mia
“salvezza”. Un uomo chiedeva di me,anche se
però io non sapevo chi fosse ed
egli voleva portarmi con me. Da una parte ero alquanto spaventato dalla
cosa,ma
allo stesso tempo fui incitato dalla voglia di uscire da quella
prigione
infantile. Di fretta preparai le valigie e
“scappai” di corsa voltandomi
l’ultima volta per osservare la casa che mi aveva ospitato
per 3 anni circa.
L’uomo
aveva su per giù quaranta anni,e dall’espressione
sembrava che fosse contento
di vedermi.
Mi
fece salire nella sua automobile,era una porche e,dopo che si sedette
anche
lui,mi guardò sospirando profondamente e mi disse:
“Si torna a casa…”.Non capii
cosa volle dire,ma sapevo solo che stavo per ricominciare a vivere.
Ricordo.
Ricordo
il lungo viaggio che facemmo in quella splendida auto,le montagne,il
cielo e le
nuvole….sembrava di essere usciti dall’inferno e
passato al Paradiso.
Bhè,da
quel punto caro diario, non ricordo più niente,come se la
mia memoria fosse
stata cancellata,al momento posso solo pensare e immaginare
ciò che mi successe
e feci in quel periodo incognito…la mia mente
”rinasce” tre
anni fa quando avevo venti anni e mi sono
svegliato in questa casa arredata nei minimi angoli,da solo.
“Ricomincia
a vivere” mentre cercavo di ricordare come fossi arrivato
fino a lì. In questo
frattempo conobbi Luva,Arthur e Mihanna, i miei migliori amici che
ancora
frequento. Con loro ho condiviso i miglior momenti della mia vita e
anche la
mia passione per l’esplorazione. Insieme,noi quattro, abbiamo
profanato diverse
tombe e templi sconosciuti,e così ci siamo arricchiti
diventando milionari.
Luva
è una ragazza davvero inarrestabile,irrequieta e
schizzinosa. Porta quella sua
treccia di capelli castani con leggerezza,facendola svolazzare in tutte
le
direzioni,e poi è davvero bella,anche se però non
ci ho voluto mai provare con
lei dopo essere diventati amici inseparabili.
I
suoi genitori sono in Tunisia per lavoro e tornano qui,a Oxford, solo
per le
feste di Natale,Pasqua e compleanni,quindi sono praticamente assenti
per Luva.
Ora che ha ormai ventidue anni non ha bisogno più di loro.
Dopo
Luva c’è
Arthur,grosso,alto,muscoloso,maestoso…ma terribilmente
simpatico. Io e
lui ne abbiamo combinate delle belle per la città. Il suo
sguardo ha sempre un
velo di mistero e di una furbizia “maligna”.
È fidanzato con Mihanna da un anno
e credo siano una coppia sballata:lei è piuttosto quieta e
non ama creare
confusione e disordine. È laureata in economia e commercio e
si nota dalle sue
rare battute sul greco e latino. Ha un caschetto di un nero corvino e i
suo
occhi sono evidenziati dal verde chiaro.
Bhè,caro
Diario, penso che questo sia davvero tutto il resoconto della mia vita
fino ad
ora,data del mio compleanno. Spero che tu venga gettato in un sacco di
riciclaggio mio caro Diario…ah,quasi dimenticavo,il mio nome
è Kane Amaranth.