Andai per un sentiero del bosco,cominciai a correre,la nebbia fitta mi avvolgeva come volesse portarmi all'inferno,le lacrime bagnavano il mio viso,una corsa folle,sfrenata,disperata. Il silenzio era assoluto,perfetto.Sentivo solo il rumore dei miei passi,passi di un errore,ecco cosa sono,un errore.un errore nato per rovinare la perfezione.Avrei voluto non esistere,come potevo essere così sbagliata?Perchè avrebbe dovuto tradirmi per una notte con jasmine?Non sapevo che altro pensare.Avevo ricordi consusi di Jasmine e Daniel a letto.Nella mia casa. Probabilmente ero ubriaca non riuscii a rendermi conto di quello che realmente fosse successo.. E se alla festa fossi stata così ubriaca da baciare un'altro ragazzo?E se Daniel mi avesse visto e per questo mi avesse tradita quella stessa notte con Jasmine?Non riuscivo a capire.Ero in preda alla follia.Non potevo credere che fosse potuto accadere tutto questo solo per colpa di una stupida festa a casa di Richard.Troppo alcool,troppa erba.Ma d'altra parte cosa puó dare una insignificante ragazza come me,cresciuta in un quartiere malfamato e senza genitori?nulla.La mia vita era andata a puttane,il mio ragazzo mi aveva tradita,io ero andata a quella stupida festa per drogati e non aveva più nessuno,neanche un'amico. Correvo,correvo,non sapevo dove stessi andando,volevo solo sparire,essere dimenticata,morire. Cominciò a piovere,una pioggia fitta che mi pungeva la pelle come spilli,ero fradicia,mi sentivo logorata come alla fine d'una guerra,mi sentivo come se ormai,di me,non avanzasse più niente.da lí a poco sarei diventata il nulla. Era una corsa così frenetica,disperata....ero arrivata allo sfinimento,inciampai su dei sassi,mi tagliai la mano.Avevo la vista appannata,vidi del sangue,lo fissai per qualche istante,non riuscivo neanche a capire bene cosa fosse successo,ero quasi in uno stato di incoscienza,mi rialzai e ricominciai a correre su quel terreno che ormai era fango. Il vento mi soffiava i capelli bagnati davanti al naso,come volesse togliermi il respiro,come volesse farmi morire. Arrivai al burrone,piangevo ancora, lanciai un urlo disperato come per vedere se ci fosse stato qualcuno a cui importasse ancora della mia esistenza,ma niente.Non mi sentivo più le gambe,forse faceva freddo,tremavo.Mi sporsi per guardare il fondo del precipizio... 'Mi butto?Devo morire,voglio uccidermi,non valgo niente,mi odio,non merito di esistere.'questi erano i pensieri che scombussolavano la mia mente...barcollavo,avevo degli improvvisi giramenti di testa,il sangue gocciolava ancora dalla mia mano,tutta fradicia,ero in uno stato pietoso,non avevo più un briciolo dignità umana. Barcollavo,tremavo,la vista era sempre più sfuocata,ero lì,proprio lì dove volevo arrivare,ce l'avevo fatta, bastava fare un passo avanti e la mia vita sarebbe finita.Mi buttai.Fu l'inizio della fine. Quei pochi minuti di caduta sembrarono secoli,fu orribile. Sbattevo di qua e di là,non capivo niente,ero praticamente incosciente;il mio corpo mentre scivolava veniva lacerato dalle spine dei cespugli e dalle roccie.Cercavo di proteggermi la testa mettendola tra le braccia,i miei occhi erano chiusi,sentivo il fango che mi avvolgeva e la pioggia che ancora mi bagnava,continuavo a cadere.Ad un tratto non sentii più dolore,niente che mi facesse male,probabilmente avevo perso la sensibilità;mi fermai di colpo,finalmente era tutto finito..svenni.