La giornata era trascorsa normalmente a Fairy tail, le solite risse i soliti bisticci, tutto nella norma.

Levy se era tuffata in un libro molto più avvincente degli altri, le piaceva così tanto che non si degnò di posare lo sguardo sull'orologio nemmeno una volta, così quando la sua sete di sapere si placò si rese conto di che ore aveva fatto.

“Cavoli è tardissimo!! come diavolo ho fatto a non accorgermene!” fece per andarsene ma si rese conto che c'era un biglietto sul tavolo con su scritto “Per Levy da Mira” la blu lo lesse un po' sorpresa:

“Cara Levy, ho un favore da chiederti potresti sistemare tu il bar e i tavoli, oggi ho un intervista per il solito giornale e non posso restare in Gilda fino a tardi.

Grazie da Mira

P:S: le chiavi del portone sono sul tavolo”

Levy rimase un po' di sasso, le era capitato di sistemare il bar una volta ed era stato davvero sfiancante, ma pensò che fosse una punizione divina per non essere stata più attenta, e così un po' titubante e triste si diresse al bancone.

Prese la spugna e iniziò a lavare i piatti e i boccali, per poi passare la scopa e lo straccio, ormai era fatta non le restava altro che sparecchiare i tavoli.

Dopo pochi minuti le era rimasto solo un tavolo da sbrogliare, aveva su un piatto pieno di bulloni, doveva essere per forza di Gajeel, “Oggi non l'ho visto nemmeno una volta....sicuramente non si è accorto che non mi sono fatta vedere...Stupido Gajeel!”

Pensò la blu, e così facendo prese il piatto, ma qualcosa o meglio qualcuno le afferrò il braccio, facendola sbiancare.

Levy si girò piano terrorizzata, ma si calmo quando vide che ad afferrarla era stata proprio la persona a cui stava pensando, Gajeel!

Levy: “Gajeel, ma sei scemo!! mi vuoi fare venire un infarto!?”

Gajeel: “Ghihihi, non è colpa mia se tu ti spaventi per ogni cosa”

Levy un po' offesa rispose: “ Non mi spavento per ogni cosa, IDIOTA!” e detto questo si liberò bruscamente dalla presa del mago di ferro, lasciandolo leggermente sorpreso per la brutalità con il quale si era liberata.

“Ma tu che diavolo ci fai qui?” chiese il moro grattandosi la testa. “Mira mi ha chiesto di sistemare la Gilda, visto che lei aveva degli impegni” rispose la blu con un pizzico di nervosismo nella voce. “Dai non te la sarai presa per quello che ho detto.” disse il mago “Forse se tu contassi fino a 3 prima di dire le cose, stare in tua compagnia sarebbe anche più bello”.

Tra i due calò un silenzio un po' imbarazzante che fu interrotto dalla voce roca del ragazzo

“ Ancora più bello?” disse con un ghigno divertito.

Ma la blu non rispose , si limitò a sbuffare mentre preparava la sua borsa. “Che succede il gatto ti ha mangiato la lingua?” la sollecitò il Dragon Slayer che stava incominciando a ridacchiare di gusto, cose che fece arrabbiare ancora di più la maga, che indignata, prese le sue cose e superò il mago senza degnarlo di uno sguardo.

“Dove vai?” chiese un po' spaesato “A casa e tu dovresti fare lo steso prima che ti chiuda nella Gilda tutta la notte” disse la ragazza sventolando le chiavi a mezz'aria.

Per tutta risposta il moro usci con uno “Tks!” “Eco bravo” disse la blu con una lieve nota di derisone e dopo aver girato la chiave nella serratura, si volto per dirigersi a casa senza salutare il Drago di ferro, cosa che lo lasciò poco soddisfatto “Non ti conviene girare da sola a quest'ora”ma la ragazza rispose con un “ fatti gli affari tuoi uomo bullone”.

Sul volto del mago di ferro si presentò un ghigno, afferrò per un braccio la blu e la sbatte contro il muro, “Ma che diavolo fai Gajeel!?” ma la frase le morì in bocca quando vide che il ragazzo si stava pericolosamente avvicinando al suo viso posandole una mano sul fianco.

“G-gajeel?” Levy iniziò a tremare non sapeva neanche lei quello che stava succedendo, stava per urlare, quando però il mago le disse all'orecchio “Io mi fermo ma qualunque uomo incontrerai per strada con queste intenzioni non si fermerà certo solo perchè sei spaventata”

detto questo allontanò il viso dalla maga e incrocando le braccia la petto disse “Quindi ti accompagnerò a casa!”

La blu era spiazzata, non sapeva cosa dire e la sua mente si era spenta riusci solo a dire un “V-va bene...” e così i due si avviarono verso la casa di lei.

Il tragitto fu silenzioso, un silenzio che venne rotto per la seconda volta dal moro:

“E così ti piace la mia compagnia?” a quelle parole il viso della maga divenne paonazzo

“Cambiando argomento, tu invece hai uno strano modo di dimostrare la tua preoccupazione” disse la blu per tutta risposta con un risatina soffocata, ora ad essere arrossito era il mago di ferro “Beh se tu fossi meno testarda no l'avrei fatto!” disse leggermente alterato “Hahahaha potevi semplicemente dirmi che volevi accompagnarmi a casa, no?” il moro non seppe come rispondere “Invece di saltarmi addosso!” lo incitò la blu “Un semplice grazie più bastare!!”

disse il moro che non riusciva più a reggere la conversazione, e così calò di nuovo il silenzio.

Levy era felice della premura che il moro le aveva riservato, ma non riusciva a spiegarsi perchè si era emozionata così tanto al gesto del moro...stava per ringraziarlo, quando ad un tratto sentì un brivido terribilmente famigliare attraversarle la schiena, a quel brivido la blu si arrestò.

Gajeel era un po' agitato ma anche felice in un certo senso per essere riuscito nell'intento di accompagnarla a casa, quando notò che la ragazza si era fermata, “Ohi che succede?” chiese confuso “Va a casa Gajeel” disse freddamente la blu “Non ti è bastata la lezione di prima?” disse con sarcasmo il moro “Sono felice che tu mi abbia accompagnata fin qui, ma ora posso fare da sola” la voce di Levy era seria e glaciale, il moro si sorprese di quel tono molto diverso dal solito, ma non voleva demordere “Finiscila ti ho detto che-” “VA A CASA GAJEEL!!” la frase del ragazzo fu interrotta da Levy che alzò la voce molto più del solito , il Dragon Slayer era confuso e ora anche arrabbiato “Tks! Datti una calmata me ne vado, se domani non ti trovo in Gilda non mi preoccuperò” dissi il moro offeso e furioso, ma quando passò acconto alla blu senti la sua solita voce gentile dirgli “Grazie, Gajeel” il mago di ferro prvò una strana sensazione, c'era qualcosa che non andava, così si nascose nel primo vicolo per vedere se la maga stesse davvero bene.

Pochi secondi dopo arrivò una figura avvolta da un mantello nero che si fermò proprio vicino alla blu, ora i due si davano le spalle a vicenda, Gajeel stava per intervenire ma si arrestò quando sentì la voce della figura.

Figura: “Che bello rivederti dopo tanto tempo!” disse con un tono di sarcasmo

Levy: “Perchè sei qui?” dissi con lo stesso tono freddo con il quale aveva scacciato il mago di ferro

Figura: “Sei fredda stata così fredda con il ragazzo di prima, ma in fondo non vuoi coinvolgere altre persone, vero?” disse con un ghigno l'uomo

Levy: “Non hai risposto alla mia domanda”

Figura: “....Ho trovato la persona che stavi cercando...”

Ora il viso di Levy si copri di sorpresa e sgomento, le ci volle un po' d tempo per riprendere la sua freddezza “Perchè dovrei fidarmi di te?”

Figura: “...Perchè te lo promesso” disse l'uomo girandosi e mostrando un impercettibile lacrima che scorreva sulla sua guancia

Gli occhi di Levy si velarono di tristezza, non disse nulla si limitò a distogliere lo sguardo dall'uomo, che vedendo la tristezza della giovane le porse un lettera rossa.

“A mai più rivederci, Levy” disse la figura accarezzando il viso della ragazza, Levy aprì la bocca per dire qualcosa, ma l'uomo si girò di scatto e se ne andò.

Lasciando la maga in lacrime e con i pugni stretti, stava per andarsene anche lei ma si ricompose e gridò

“PERCHE' NON RESTI!? POTREMMO RIAVERE LA NOSTRA FELICITA'! TI PREDONO! MI SENTI? HO DETTO CHE TI PERDONO! QUINDI....QUINDI TORNA QUI

CESARRRRRR!” ma l'uomo non si voltò, sparì poco dopo tra la nebbia, lasciando Levy , che distrutta si inginocchiò a terra continuando a ripetere quel nome “Cesar...Cesar...”.

Gajeel aveva visto tutto, era spiazzato non aveva idea di cosa stesse succedendo, sapeva solo una cosa, lei stava piangendo, avrebbe voluto andare da Levy ma non che faccia avrebbe potuto presentarsi, l' aveva spiata come un idiota, così aspetto che la maga si ricompose per poi andarsene.