Cuore. Dolore. Prigione. Amore.
Redenzione. Cazzone.
Non m'imganni, sai? So che sei un mostro
della peggior specie. Non ti amo. Io neanche ti voglio bene!
Abbiamo solo scopato e devo aggiugere che
c'era anche un tempo dannato.
Gli squilli si sprecano, come le tue mani
che battono sulla porta e i piedi sul pavimento. Cosa c'è?
Lo vuoi sfondare come hai fatto con me? Lui è
più forte di me, mi spiace. Se non ti
richiamo, secondo te cosa vuol dire? Che sono senza soldi? Che
non lo sento? No, lo sento eccome e mi ha stancato! Puoi risparmiarti i
trilli su msn, non ti rispondo. Di questo non c'è pericolo.
Hai fatto come volevi. Bene. Ok. Nessun
problema. Ma ora va a fanculo!
Non so se hai un'altra persona, neanche
so è maschio o femmina; ma non m'importa. Non ho nulla
contro i gay, ma gli stronzi si. Ma non m'importa,
spero solo che tu ce l'abbia, quella persona che possa raccogliere i
cocci di quello che tu dici essere il tuo cuore, la tua
anima... che io non ho mai visto. Ma che ci vuoi fare... dopotutto ho
gli occhiali, anzi; farò meglio a cambiargli. La persona ti
starà vicino, io no. Non voglio il tuo aiuto falso, puoi
anche finire, la recita è finita. Respira. E
togliti quella calzamaglia azzurra attillata che neanche ti dona.
E il sipario si chiuderà, come
ogni volta ha fatto, ogni volta che finivamo la scena. Poi si
rimarrà sul palco, come statue.
Tu non sie un principe, e io un
principessa.
Siamo uno stornzo e una povera
romantica...