15/12/2007
4 recensioniRASSEGNAZIONE
dedicato a ragazza_innamorata, che mi ha ispirato
Pensavo seriamente che il tempo condizionasse la giornata fino a qualche momento fa: nei giorni di pioggia mi va quasi sempre tutto male, dalla sveglia all'ora di andare a dormire; quando è nuvoloso qualcosa di bello capita; quando c'è solo qualche nuvoletta bianca posso tirare un sospiro di solievo, anche se i pensieri tristi ci sono sempre.
Oggi
il cielo è azzurrissimo, senza un tocco di bianco, e il sole
è così splendente che quasi non c'è ombra dove
ripararsi. Eppure ho un groppo in gola, mi sto graffiando le mani con
le unghie per quanto le stringo e lo stomaco ha deciso giocare per
conto suo. Fortunatamente riesco a rimanere impassibile.
Un
sorriso di circostanza, è tutto quello che serve per
sbrogliarsela, mi aveva detto Tenten ormai qualche mese fa'. Mi ci
è voluto un po' a imparare a non cedere, ma finalmente ci sono
riuscita. Ti vedo lì, con la mano dietro la nuca, che sorridi a
Choji e Ino imbarazzato. Con l'altra mano tieni saldo, come se potesse
sfuggirti da un momento all'altro, il fianco di Sakura.
E così alla fine ce l'hai fatta: hai conquistato la ragazza dei tuoi sogni. Quando me l'hai detto sinceramente non ci avevo creduto. "Indovina un po'? Sakura e io stiamo insieme!" mi avevi gridato eccitato. "Insieme? Sicuro di non aver fatto un bel sogno a occhi aperti?" ti avevo risposto io quasi derisoria. Ma in quelle parole c'erano delle speranze enormi, pesanti, serbate da non so quanto tempo. Speranze che sono crollate come un castello di carte quando tu mi hai guardato con i tuoi occhi vivaci e mi hai detto "No, stavolta è successo davvero: stiamo insieme e non ci lasceremo mai più".
Non credevo che un ragazzo potesse essere così romantico. Certo, per me tu sei tutto ciò che c'è di buono al mondo, ma comunque mi ha stupito.
Credo che dopo quella frase io me ne sia scappata subito via e, arrivata a casa, mi sia messa a piangere come una disperata. E mi pare di ricordare che persino mio padre se n'era accorto e che mi aveva chiesto cosa c'era che non va dolce come non ho mai sentito parlare uno Hyuga. Tutti i miei ricordi di quel giorno sono molto sfocati, confusi... come se le lacrime avessero appannato la lucidità della mia memoria. Ma ricordo benissimo che ero arrabbiata: arrabbiata di non riuscire ad arrabbiarmi con te. Era una cosa a me impossibile. E non riuscivo a odiarti.
Mi fa paura pensare che ho potuto desiderare così tanto di odiare qualcuno, specialmente te. Può essere l'affetto così potente da annullare l'odio?
Lo chiamo affetto perché la parola che rende veramente il concetto mi spaventa.
Invece essere arrabbiata con Sakura mi riesce facile: infatti sto cercando di annullare la rabbia. Non so perché, ma è così: ogni volta che penso a come lei sia la prima per te, mi dico "non devi essere arrabbiata con Sakura". Può essere quello che si chiama masochismo?
Oddio, no...
Naruto, quanto sono felice che tu non possa vedere quello che vedo io ora: la coda dell'occhio della tua ragazza è fissata da tutt'altra parte. Sta sbirciando Sasuke. Ed eccolo: il sorriso di circostanza. Quant'è che state insieme? Un mese e mezzo? No, di meno... solo tre settimane. Quanto è lento il tempo quando soffri. Beh, da quando state insieme ci sono sempre, quel sorriso di circostanza e quella occhiata clandestina.
Lo so, sto soffrendo, ma mi spaventa di più la possibilità che a soffrire sii tu. Lei non ti vuole veramnete bene, come tu vorresti. E non è adatta a te: sei troppo semplice, troppo buono, troppo gentile... sei una bella persona e, per come ti sta prendendo in giro, non ti merita.
Neanche lei però sa che ti sta prendendo in giro e non sa che sta prendendo in giro sé stessa. Poverina. Mi dispiace per lei.
Ma perché? Lei è una rivale, la ragazza che mi ti ha rubato, eppure mi dispiace.
"Tu sei troppo buona" mi ha detto una volta Neji. Chissà, forse è vero.Ma se è vero, preferisco essere cattiva.
...
No, è una bugia. Tutta colpa del mio vizio.
Ho preso il brutto vizio di accetare tutto: me stessa, gli altri, la mia famiglia, la mia situazione... e Sakura e te, è evidente.
La rassegnazione è una brutta cosa? Vorrei fare questa domanda a tutti, ma dubito che qualcuno mi saprebbe rispondere per bene. Io so solo che la rassegnazione mi ha fatto accettare la vostra storia e mi porta ad augurarvi ogni bene, anche se credo che ben presto diventerà davvero tormentata.
Ecco, è la terza volta che mi saluti e io finalmente ti rispondo. Mi chiedi come va, io dico che va.
Non riesco a distogliere gli occhi da quella mano sul fianco.
Ma ora Sakura va da Rock Lee e tu sei costretto a abbandonare quel fianco. Guardo la tua faccia: ti dispiace davvero così tanto?
Ti siedi vicino a me e sospiri. Poi ti fissi sul mio viso. "Hinata, hai una faccia strana. Sicura che è tutto a posto?" mi chiedi quasi preoccupato.
No, non sei preoccupato.
Ti sorrido con il mio sorriso di circostanza, per poi abbassare gli occhi verso il rotolo che tengo in mano. "Che cos'è?". Me lo togli dalle mani e lo apri.
Missione di livello A... si richiede l'impiego del Byakugan... p.s. è ritenuto nostro dovere informarla che la missione potrebbe essere...
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Alzi i tuoi begli occhi verso di me. E' paura quella che scorgo?
Sorrido ancora, ma non è il sorriso di circostanza. E' il mio sorriso di rassegnazione.
Alzo lo sguardo al cielo, sempre sorridendo.
"No Naruto, non è tutto a posto."
Non lo guardo per vedere la sua reazione, ma continuo a tenere la testa alta.
Chissà perché ero così convinta che il tempo condizionasse la giornata...
Fine
Salve. E' la mia prima FF su Naruto, ma è molto (troppo) personale, perciò spero che vi sia piaciuta. Grazie per aver letto.
V@le
E così alla fine ce l'hai fatta: hai conquistato la ragazza dei tuoi sogni. Quando me l'hai detto sinceramente non ci avevo creduto. "Indovina un po'? Sakura e io stiamo insieme!" mi avevi gridato eccitato. "Insieme? Sicuro di non aver fatto un bel sogno a occhi aperti?" ti avevo risposto io quasi derisoria. Ma in quelle parole c'erano delle speranze enormi, pesanti, serbate da non so quanto tempo. Speranze che sono crollate come un castello di carte quando tu mi hai guardato con i tuoi occhi vivaci e mi hai detto "No, stavolta è successo davvero: stiamo insieme e non ci lasceremo mai più".
Non credevo che un ragazzo potesse essere così romantico. Certo, per me tu sei tutto ciò che c'è di buono al mondo, ma comunque mi ha stupito.
Credo che dopo quella frase io me ne sia scappata subito via e, arrivata a casa, mi sia messa a piangere come una disperata. E mi pare di ricordare che persino mio padre se n'era accorto e che mi aveva chiesto cosa c'era che non va dolce come non ho mai sentito parlare uno Hyuga. Tutti i miei ricordi di quel giorno sono molto sfocati, confusi... come se le lacrime avessero appannato la lucidità della mia memoria. Ma ricordo benissimo che ero arrabbiata: arrabbiata di non riuscire ad arrabbiarmi con te. Era una cosa a me impossibile. E non riuscivo a odiarti.
Mi fa paura pensare che ho potuto desiderare così tanto di odiare qualcuno, specialmente te. Può essere l'affetto così potente da annullare l'odio?
Lo chiamo affetto perché la parola che rende veramente il concetto mi spaventa.
Invece essere arrabbiata con Sakura mi riesce facile: infatti sto cercando di annullare la rabbia. Non so perché, ma è così: ogni volta che penso a come lei sia la prima per te, mi dico "non devi essere arrabbiata con Sakura". Può essere quello che si chiama masochismo?
Oddio, no...
Naruto, quanto sono felice che tu non possa vedere quello che vedo io ora: la coda dell'occhio della tua ragazza è fissata da tutt'altra parte. Sta sbirciando Sasuke. Ed eccolo: il sorriso di circostanza. Quant'è che state insieme? Un mese e mezzo? No, di meno... solo tre settimane. Quanto è lento il tempo quando soffri. Beh, da quando state insieme ci sono sempre, quel sorriso di circostanza e quella occhiata clandestina.
Lo so, sto soffrendo, ma mi spaventa di più la possibilità che a soffrire sii tu. Lei non ti vuole veramnete bene, come tu vorresti. E non è adatta a te: sei troppo semplice, troppo buono, troppo gentile... sei una bella persona e, per come ti sta prendendo in giro, non ti merita.
Neanche lei però sa che ti sta prendendo in giro e non sa che sta prendendo in giro sé stessa. Poverina. Mi dispiace per lei.
Ma perché? Lei è una rivale, la ragazza che mi ti ha rubato, eppure mi dispiace.
"Tu sei troppo buona" mi ha detto una volta Neji. Chissà, forse è vero.Ma se è vero, preferisco essere cattiva.
...
No, è una bugia. Tutta colpa del mio vizio.
Ho preso il brutto vizio di accetare tutto: me stessa, gli altri, la mia famiglia, la mia situazione... e Sakura e te, è evidente.
La rassegnazione è una brutta cosa? Vorrei fare questa domanda a tutti, ma dubito che qualcuno mi saprebbe rispondere per bene. Io so solo che la rassegnazione mi ha fatto accettare la vostra storia e mi porta ad augurarvi ogni bene, anche se credo che ben presto diventerà davvero tormentata.
Ecco, è la terza volta che mi saluti e io finalmente ti rispondo. Mi chiedi come va, io dico che va.
Non riesco a distogliere gli occhi da quella mano sul fianco.
Ma ora Sakura va da Rock Lee e tu sei costretto a abbandonare quel fianco. Guardo la tua faccia: ti dispiace davvero così tanto?
Ti siedi vicino a me e sospiri. Poi ti fissi sul mio viso. "Hinata, hai una faccia strana. Sicura che è tutto a posto?" mi chiedi quasi preoccupato.
No, non sei preoccupato.
Ti sorrido con il mio sorriso di circostanza, per poi abbassare gli occhi verso il rotolo che tengo in mano. "Che cos'è?". Me lo togli dalle mani e lo apri.
Missione di livello A... si richiede l'impiego del Byakugan... p.s. è ritenuto nostro dovere informarla che la missione potrebbe essere...
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Alzi i tuoi begli occhi verso di me. E' paura quella che scorgo?
Sorrido ancora, ma non è il sorriso di circostanza. E' il mio sorriso di rassegnazione.
Alzo lo sguardo al cielo, sempre sorridendo.
"No Naruto, non è tutto a posto."
Non lo guardo per vedere la sua reazione, ma continuo a tenere la testa alta.
Chissà perché ero così convinta che il tempo condizionasse la giornata...
Fine
Salve. E' la mia prima FF su Naruto, ma è molto (troppo) personale, perciò spero che vi sia piaciuta. Grazie per aver letto.
V@le