31/05/2013
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Cara Kate.
Mi sento un'idiota a scrivere queste cose su un foglio del cazzo bianco e inutile.
Ma ho bisogno di parlarne con qualcuno.
Non c'è nessun altro con cui potrei.
Quindi lo dico a te.
Kate.
Ieri ho trovato qualcosa.
Dopo 4 mesi che sei andata via, qualcosa è tornato.
Nelle tasche del mio vecchio pantalone rovinato ho trovato un anello.
Quell'anello.
Te lo ricordi, al campeggio?
Ti era stato regalato da Jonathan, ma io me ne appropriai completamente, e non te lo restituii più.
E adesso eccolo lì sulla punta di questo foglio.
Mi sta fissando.
Vedo te in quell'anello.
Vedo te che ti agitavi perchè credevi che io l'avesso veramente gettato.
Vedo te che piangevi quasi dalla gioia quando scopristi che in realtà ce l'avevo ancora io.
Vedo te mentre mi pregavi di ridartelo.
Vedo te che poi alla fine un sorriso me lo regalavi.
Sempre.
E che stupido coglione.
Se solo fossi riuscito a farne oro di quel sorriso.
Se solo qualcuno mi avesse detto: "Hey amico, domani non la vedrai più."
Avrei dato anche la mia vita per far sì che non accadesse neanche una minima parte di ciò che invece è accaduto.
Va tutto troppo male.
Sto io troppo male.
Poco fà ho cacciato via l'ultima ragazza che mi sono scopato.
Così va avanti da quando non ci sei più tu.
Droga e sesso.
Perchè del resto non me ne frega più niente.
Da quando non ci sei più tu, tutto non ha più un senso.
C'è il sole? Non me ne frega un cazzo.
Piove? Non me ne frega un cazzo.
E' estate? E' inverno? E' Natale? E' Pasqua? E chi più ne ha più ne metta... non me ne frega.
Non so quando ritornerò a stare bene.
Forse quando un miracolo accadrà.
Ed è ciò che io come un coglione mi aspetto ogni giorno dal momento in cui alzo piede dal mio letto, fino al momento in cui la sera poi ci rivado.
Voglio vederti tornare, Kate.
Altrimenti io non vado avanti.
Nient'altro mi aiuterà mai a sconfiggere il buio che ormai si è impossessato di me.
Mi hai fottuto.
Ti sei fottuta tutto il meglio di me.
Hai mandato tutto a puttane.
La mia vita, la tua vita, me, te, noi, tutto.
Non è rimasto più niente.
Tutto è bianco.
Io non ce la faccio a rialzarmi e voltare le spalle al passato.
Perchè io domani quando entro in quella classe, di fianco a quel banco vuoto che è rimasto vicino al mio, mi aspetto ancora di trovarci te che con lo sguardo altrove imbarazzata non sai mai cosa fare.
Continuerò ad aspettarti, domani, dopodomani, tra 3 giorni, tra 4, tra 5, tra 10, tra 20, tra 50, tra 100, tutta la vita.
Arriverò presto da te e ci ritroveremo insieme.
Voglio consumarmi, perchè di me ne è rimasto solo sangue e pelle.
Io non vivo.
Io sono morto quel giorno in cui sei morta anche tu.
Ma ci pensi mai a me?
Mi stai ascoltando ora?
Queste parole ti stanno arrivando?
Mi vedi come mi hai conciato?
Riesci a capire quanto io sia morto?
Più morto di te.
Il doppio di te.
E' diventato tutto troppo forte da affrontare.
E lo ripeto, non me ne frega di combattere per altro.
L'unico mio obiettivo eri tu.
Adesso tu non ci sei più, ed io ho mollato tutto.
Battaglia vinta o persa, tu sei andata via, e non hai lasciato il premio nè a me e nè a nessun altro.
Mi manca il respiro, questa lettera mi sta facendo male.
Ci vedremo presto, Kate.
Ti amo ancora.