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Autore: bibrilove98    31/05/2013    2 recensioni
Questa è una storia di amore e di avventura basata su due semidei inventati da me che hanno affrontato un impresa molto pericolosa in un altra storia scritta sempre da me :) Non so bene cosa scrivere quindi spero solo che vi fidiate di me e che la storia vi piaccia;) buna lettura
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Apollo, Ermes, Gli Dèi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente ero riuscita a convincere mia madre. Non ce la facevo più, volevo ritornare alla mia “altra” vita. La macchina di mia madre si fermò vicino una collina che conoscevo molto bene.
-Ti prego rimani ancora un po’.
-Mamma ti supplico. Solo per le vacanze di Natale, ti prego. Ti prometto che prima della fine delle vacanze, ritornerò a casa.
-Va bene, stai attenta. –mi diede un bacio sulla fronte. Volevo tanto bene a mia madre, ma da quando ero tornata dal Campo Mezzosangue l’estate prima, volevo ritornarci sempre e finalmente ero riuscita a persuaderla e a convincerla ad accompagnarmi per le vacanze di Natale. Scesi dalla macchina e salutai mia madre con un gesto della mano. Incominciai a correre verso quella collina che tanto amavo. Nessuno sapeva che sarei tornata, sarebbe stata una sorpresa, anche se molti miei amici li avrei rivisti solo all’inizio dell’estate prossima. Arrivai in cima alla collina e salutai il drago che doveva proteggere il Vello D’Oro dell’albero di Talia. Faceva molto freddo ed era strano vedere il campo innevato. Non vedevo l’ora di rivedere quella persona, quella che tanto amavo. Arrivai nella Casa Grande, dove un uomo stava leggendo un libro in greco antico. Era seduta su una sedia a rotelle, ma sapevo bene che quella era solo la sua copertura per proteggere le sue gambe.
-Salve Chirone- dissi. L’uomo alzò lo sguardo dal libro e un grande sorriso gli apparve sul volto.
-Claudia! Che ci fai qui?
-Sono venuta per le vacanze di Natale. Mi è mancato molto il campo.
-Il campo o un'altra persona? –Chirone mi riservò un sorriso malizioso.
-Entrambi- mi avvicinai e lo abbracciai. Chirone era un centauro, ed era anche il mio maestro, il migliore di tutti.
-È nell’arena ad allenarsi.
-Grazie mille Chirone- gli rivolsi un sorriso –Mica le arpie mi mangiano se mi trovano? –chiesi un poco intimorita visto che non avevo tenuto conto di quella evenienza.
-Non ti preoccupare, ora ti do un permesso speciale- mi rispose il centauro –vai, ci vorrà tempo e non vorrei intrattenerti ancora.
-Grazie ancora Chirone. –incominciai a correre verso l’arena. Faceva un freddo pazzesco, ma mi piaceva la neve. Rendeva tutto così, romantico. Entrai nell’arena dove due ragazzi si stavano allenando. Mi sedetti sugli spalti e rimasi immobile ad osservarli combattere. Conoscevo bene entrambi. Uno era più piccolo di me, aveva dodici anni, ma oltre ad essere il figlio di Poseidone, era anche un buon amico. Gli volevo bene anche se lo conoscevo da meno di un anno. L’altro, bhe non saprei che dire di lui. Era la persona che mi piaceva più di tutti. Era poco più alto di me, biondo e con gli occhi azzurri. Entrambi i ragazzi indossavano delle armature super rinforzate per non sentire il freddo dell’esterno e per non ferirsi mentre combattevano. Il ragazzo più piccolo riuscì dopo un paio di prove, a disarmare l’avversario e a farlo cadere per terra puntandogli la spada dritta alla gola.
-Si! C’è lo fatta di nuovo! –urlò il ragazzo.
-Calmo Mattia, ora facciamo un po’ di tiro con l’arco così vediamo chi vince- disse l’altro alzandosi di nuovo in piedi e sorridendo al ragazzino.
-Come? Ti fai battere da un ragazzo più piccolo di te e poi lo sfidi al tiro con l’arco? –i due si girarono verso di me e sui loro volti apparve un’espressione di stupore.
-Claudia! –urlò Mattia venendomi incontro. Io scesi le scale ed entrai nell’arena.
-Ciao Mattia. Complimenti! Stai diventando veramente forte!
-In realtà non ci vuole granché a battere Mark con la spada, è molto più bravo col coltello o con l’arco- rise il ragazzo. In quel momento Mark mi si avvicinò. Mi prese per i fianchi e mi baciò.
-Che ci fai tu qui? Ti aspettavo per l’inizio dell’estate!
-Hai visto che sorpresa ti ho fatto? Sono riuscita a convincere mia madre a mandarmi al campo per le vacanze di Natale. –Mark sorrise e io gli diedi un altro bacio. Mi sentivo un poco in imbarazzo. Di solito preferivo fare certe cose in privato, ma non lo vedevo dalla fine del campo e mi era mancato tantissimo.
-Bene- disse Mattia un po’ in imbarazzo pure lui –io vado visto che ho altre cose da fare così vi lascio un poco “soli”.
-Non ti preoccupare Mattia. Continuate ad allenarvi, io devo andare a sistemare le mie cose nella cabina di Ermes. Ma, Ari aveva detto che sarebbe tornata per le vacanze di Natale giusto?
-Si, dovrebbe venire domani- mi rispose Mark.
-Perfetto. Ci vediamo ragazzi, a dopo. A Mark- mi rivolsi a lui –preparati che appena finisco voglio fare un po’ di tiro con l’arco.
Il mio ragazzo mi guardò e mi fece un gran sorriso –Quando vuoi, io sono a tua completa disposizione.
Gli lanciai un bacio con la mano e mi avviai verso la capanna di Ermes. Vito aveva detto che sarebbe tornato a casa per l’inverno, quindi in quel momento il capo cabina sarebbe dovuta essere Simona che aveva la mia stessa età. La trovai sul suo letto nella cabina di Ermes. Simona era una ragazza molto dolce e mi ci ero molto affezionata. Appena mi vide corse ad abbracciarmi.
-Claudia! Che bella sorpresa!
-Ciao Simona come va?
-Bene. Come stai? Che ci fai qui? Non dovresti essere a casa? O ma che mi importa. Che bello rivederti! –aveva solo un piccolo difetto. Spesso parlava troppo, ma per il resto era una brava ragazza.
-Sono tornata per le vacanze di Natale. Mi mancava molto il campo.
-Solo il campo?
-Si solo il campo- le risposi in maniera non molto convincente.
-Siamo sicuri?
-Sicurissima!-In quel momento la porta della mia cabina si aprì di nuovo.
-Claudia?! –mi fece un ragazzo biondo che portava al fianco una spada.
-Vito?!-risposi –che ci fai tu qui? Avevi detto che saresti tornato a casa per l’inverno.
-Infatti, Sono arrivato ieri sera. – il mio capo cabina mi rivolse un grande sorriso e corsi ad abbracciarlo. Erano quattro mesi che non lo vedevo e mi era mancato tantissimo!
 
Il pomeriggio lo passai ad allenarmi con Mark. Ero migliorata col tiro con l’arco, ora invece di centrare le cortecce degli alberi, le frecce colpivano il bersaglio. Ogni tanto Chirone veniva a controllarci. Non sapevo se era per vedere se ci allenavamo bene o se stavamo facendo altro. Nonostante ciò, io mi impegnai al massimo. La sera la passammo a cantare tutti insieme. Il coro era animato dalle voci dei figli di Apollo (anche se Mark non amava cantare, preferiva suonare la chitarra). Il campo mi metteva un poco di nostalgia e di tristezza. Era bello stare di nuovo lì insieme ad alcuni dei miei amici, ma era troppo vuoto, i mezzosangue che rimanevano erano una ventina in tutto. Io ero abituata a vedere le case piene e di solito dovevi fare una fila enorme per fare l’offerta al tuo genitore divino. Era un poco malinconico il campo di inverno, ma mi rallegrai al pensiero che l’estate prossima avrei potuto rivedere tutti i miei amici. E poi…cavolo, era quasi arrivato Natale! E quello sarebbe stato un Natale fantastico, o almeno così credevo.
 


ECCOMI QUI!!
Salve a tutti :D Come vi sembra il primo capitolo della mia seconda storia?? Ho cercato di aggiungere la maggior parte dei personaggi dell'altra miastoria :)
Questa è molto romantica e mi sento tanto figlia di Afrodite mentre la scrivo*__*
Ok, spero vivamente che vi piaccia :D
recensite :3
ciaooo
Fra :D



  
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