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Autore: Balla sulle nuvole    31/05/2013    1 recensioni
|Luna Lovegood, Xenophilius Lovegood | / Slice of Life | One-Shot | Missing Moments |
Dal testo:
La “ tradizionale pesca dei Lovegood” era un appuntamento annuale di massima importanza per i due corvonero, risalente al primo viaggio ad Hogwarts di Luna o più precisamente al giorno prima della sua partenza.
Quel giorno, ovvero cinque anni prima, Xenophilius l’aveva svegliata all'alba, agitato come poche volte in vita sua ed armato di due retini da pesca bucherellati qua e là, e l’aveva condotta, senza tanti giri di parole, al piccolo e familiare fiumiciattolo che, secondo lui, era infestato dai plimpi d’acqua dolce, creature ottime per farci la zuppa.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luna Lovegood, Xenophilius Lovegood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Autore:Balla sulle nuvole
Titolo:  A pesca di plimpi
Personaggi:Luna Lovegood, Xenophilius Lovegood
Rating:verde
Genere:generale, slice of life
Desclaimer:Tutti i personaggi di questa storia non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono ma sono proprietà di J. K. Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento.
Note dell’autore:Questa ff è ambientata nell’ultimo giorno delle vacanze estive di Luna, prima del suo sesto anno ad Hogwarts.
Non ho mai scritto nulla sui Lovegood ma mi piacciono molto come personaggi, spero di non essere caduta nell’occ, ma io me li immagino così. Buona lettura.
 
 

A pesca di plimpi:

 
Luna rabbrividì appena, mentre immergeva i piedi nudi nell’acqua del ruscello vicino a casa.
Al suo fianco, Xenophilius  Lovegood controllava con parsimonia  le lenze delle loro canne da pesca artigianali,  che altro non erano che  semplici bastoncini saldamente incollati a dei rotoli di filo interdentale.
“ Perfette” commentò compiaciuto, porgendone una alla figlia, “ con queste non dovremmo avere alcun problema”.
Luna annuì, lo sguardo trasognante perso chissà dove ed i lunghi capelli  raccolti in due codini poco uniformi.
“Che  cosa mangiano i plimpi d’acqua dolce, papà?” domandò, giocherellando con l’amo, un chiodo ricurvo dall’aria arrugginita.
Xeno gonfiò il petto con aria sapiente, dondolando il capo da una parte all’altra.
Non c’era solamente curiosità nelle domande, che quotidianamente Luna rivolgeva al padre,  ma anche l’innata capacità di tenere la mente aperta ad ogni eventualità, senza bisogno di prove concrete, senza fermarsi alle apparenze.
Un lato del suo carattere che il direttore del Cavillo amava incoraggiare in qualunque momento.
 “Girini e gorgosprizzi…..ma noi, per questa volta, useremo i girini”  rispose dopo averci pensato attentamente, rovistando poi nella veste da mago color pastello, dove teneva sempre un barattolo di girini per ogni evenienza.
“ Sembra che ai gorgosprizzi Harry piaccia molto” esclamò la ragazza, sorridendo al pensiero dell’amico.
“Ricordagli di tenere sempre le orecchie ben coperte allora, basta un attimo di distrazione e te le ritrovi piene di uova, le visioni invece non sono poi così male”.
“Oh, gliel’ho già detto e credo che mi abbia dato retta”.
Xeno le scompigliò i capelli con affetto, “ brava la mia bambina, ora  diamo il via alla tradizionale pesca dei Lovegood che il Sole è già alto ”.
La “ tradizionale pesca dei Lovegood” era un appuntamento annuale  di massima importanza per i due corvonero,  risalente al primo viaggio ad Hogwarts di Luna o più precisamente al giorno prima della sua partenza.
Quel giorno, ovvero cinque anni prima, Xenophilius l’aveva svegliata all’alba, agitato come poche volte in vita sua ed armato di due retini da pesca bucherellati qua e là, e l’aveva condotta, senza tanti giri di parole,  al piccolo e familiare fiumiciattolo che, secondo lui, era infestato dai plimpi d’acqua dolce, creature ottime per farci la zuppa.
Da allora, nonostante di plimpi non ne avessero mai preso nemmeno uno, i due amavano passare la loro ultima mattinata insieme in quel modo, pescando creature che il resto del mondo credeva inesistenti.
“ Comunque, bambina mia, sono lieto di poterti dire che finalmente non ci sono più dubbi sull’esistenza  del ricciocorno schiattoso” ruppe il silenzio poco dopo aver lanciato placidamente Xeno.
Luna  si illuminò all’istante, “ ho sempre saputo che esisteva, anche se Hermione diceva il contrario ma lei è fatta così”.
“ D’ora in poi sono sicuro che la tua amica sarà meno scettica……Ho una prova, una meravigliosa prova, certo al momento non è ancora nelle mie mani ma… vedrai. Oh vedrai Luna, vedrai è fantastica”.
“Non vedo l’ora di vederla, papà”.
Xeno sorrise, gli occhi strabici  illuminati dall’euforia, “ per Natale quando tornerai la troverai sotto l’albero”.
Annuendo, la ragazza, si sdraiò fra l’erba fresca, la canna al suo fianco non si era mossa di un millimetro,  e le soffici nuvole sopra la sua testa le ricordavano i fumi di vapore dell’espresso per Hogwarts.
“ Sarà un Natale bellissimo” mormorò tra sé e sé, “ e spero che lo sia anche per Ginny e gli altri”.
Non fece in tempo a finire la frase però, che il padre iniziò ad urlare sovreccitato,“ho preso qualcosa, ho preso qualcosa. Deve essere per forza un plimpi”.
 
 
 
 
 
 
 
 

  
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