HATE!
L’aveva
illuso, tradito…abbandonato!
Sulla
scia di quei ricordi, Sasuke Uchiha aumentò la presa sul kunai, fino a
sbiancarsi le nocche.
Sasuke…io voglio davvero provare ad avere
una storia con te…
Quando
glielo aveva detto, il cuore gli era improvvisamente diventato leggero. Itachi,
la sua vendetta, le promesse di potere di Orochimaru…tutto era sembrato così
piccolo e insignificante in confronto al viso dolce di Sakura che diceva quelle
semplici parole…ed era stato così bello.
Per
lei era cambiato completamente. Aveva cominciato a stringere amicizia con gli
altri genin, aveva abbandonato la sua superbia…aveva abbandonato la vendetta. I
due mesi più belli della sua vita…
Due
mesi…
Mi dispiace Sasuke…io però sento di non
riuscire ad innamorarmi di te. Mi dispiace davvero, se potessimo restare amici…
AMICI?!
Il pensiero di quella conversazione, e il peso di altri ricordi legati a quei
due mesi, per poco non lo fecero rigettare.
Tutto!
Aveva messo in discussione tutto se stesso, era cambiato per lei, aveva cercato
di diventare un ragazzo che lei avrebbe potuto apprezzare…per la prima volta,
aveva aperto il suo cuore a qualcuno…e lei con quanta facilità ci aveva
piantato un pugnale?
L’Uchiha
stava per mettersi a piangere…ma si impose un minimo di autocontrollo, se non
altro per non mandare a monte tutto il piano.
Per
un po’, aveva anche provato ad essere solo un amico…ma lei si era fatta fredda
e distante…era come se
Perché
era dovuto succedere? Era la prima volta in vita sua, che si impegnava in
qualcosa che non fosse il suo proposito di vendetta…
Perché
era tutto finito?
Mentre
Sasuke si tormentava con quelle domande, un rumore di passi lo riportò alla
realtà.
Alzando
lo sguardo, che non si era neppure accorto di aver abbassato, scorse la figura
snella della ragazza che gli aveva dato vita e morte allo stesso tempo.
I
ricordi svanirono…
La
tristezza svanì…
La
determinazione prese il sopravvento…
La
rabbia si ingigantì!
“Sakura?”
La chiamò, mentre si avvicinava con passo lento per non tradire le sue
intenzioni. Si stupì lui stesso per quanto la voce gli uscì calma, nonostante
il suo cuore e la sua mente fossero tutt’altro che quieti.
Lei
si voltò…il suo sguardo si posò sulla misera figura che era diventato da quando
lei lo aveva abbandonato.
“Ah…Sasuke,
che cosa posso fare per te?” La domanda era stata posta con naturalezza. Niente
rabbia, niente seccatura…niente affetto. Era una domanda fatta tanto per
cortesia.
E
questo non fece altro che alimentare il fuoco nel cuore del giovane.
“Volevo
solo…dirti addio…” Si limitò a dire l’Uchiha, aumentando leggermente il passo.
La maschera di calma stava svanendo, doveva muoversi!
“Uh?
Addio? Perché, vai da qualche parte?”
“No…non
io…”
Il
resto fu solo un vortice scarlatto…
Gli
occhi di Sasuke si sbarrarono, mentre l’iride si tingeva di rosso cremisi…
La
mano che reggeva il kunai scattò in avanti, verso l’addome della ragazza…
Nessuno
dei due formulò un pensiero cosciente in quell’istante…
Troppe
emozioni…
Troppa
confusione…
…troppo
dolore!
Sasuke
adagiò a terra il corpo di Sakura, appoggiandolo delicatamente come avesse
paura che la ragazza potesse farsi male.
Solo
in quel momento si accorse che aveva ancora la mano libera sulla bocca della
giovane ninja. Forse l’aveva fatto per impedirle di urlare…o forse perché
voleva nascondere quel viso…non lo sapeva, in quel momento non era lui…
Era
l’altro…
Era…
“P-Perché…?”
La voce di Sakura era rotta, il suo corpo sconvolto da tremiti. La vita la
stava abbandonando. “…Ti prego…COUGH…Sasuke…dimmi perché?” Piangeva mentre
parlava…
Ma
lui non poteva vederla, si era voltato apposta per non vederla.
“Perché
io sono un vendicatore…” Si limitò a dire con voce fredda, allontanandosi da
quel luogo.
Una
vendetta era compiuta, ora Il Vendicatore esigeva anche l’altra…
“Itachi…tu
sarai il prossimo…” Sussurrò fra se Sasuke, mentre si apprestava ad abbandonare
il Villaggio della Foglia.