Era parecchio tempo che non si sentiva parlare di attacchi da parte degli androidi, finalmente un po' di pace! Gohan però sapeva benissimo che non si poteva permettere di smettere gli allenamenti neppure per un giorno, tanto più che adesso doveva allenare un giovanotto dai capelli lilla, il piccolo Trunks, figlio del fiero principe dei Saiyan Vegeta ormai defunto. Gohan aveva un unico obiettivo nella sua mente: diventare forte e coraggioso come suo padre e riuscire a sconfiggere i Cyborg una volta per tutte.

Quel giorno però Trunks non si era presentato agli allenamenti, così il giovano dopo essersi allenato per tutta la mattina decise di concedersi un po' di tranquillità, in fondo si meritava un po' di pace. Aveva scelto la sua meta per il pomeriggio: sarebbe andato in spiaggia vicino a Orange City (Satan City nella storia dalla saga di Majin bu). Era davvero una bellissima giornata, il sole brillava alto nel cielo facendo apparire tutto più pallido e l'aria era calda, ma non particolarmente torrida o afosa. La spiaggia era bellissima, non c'era nessuno e il mare sembrava brillare di mille scaglie color zaffiro, un vero capolavoro della natura. Era tantissimo tempo che Gohan non si concedeva del tempo tutto per se, era abituato a sostenere durissime sedute d'allenamento e ogni volta era l'unico che aveva le palle(scusate il linguaggio) di scontrarsi con i terribili androidi. Il giovane era comodamente seduto sugli scogli assorto nei suoi pensieri: ricordava il giorno della morte del padre, quanto aveva sofferto! Ricordava l'arrivo dei cyborg, la dura lotta e la prima volta che si era trasformato in Super Saiyan, che strana sensazione che aveva provato.....

Un boato assordante lo riportò alla realtà, eccoli gli androidi erano tornati all'attacco... Gohan si diresse subito verso il luogo dell'esplosione.

“Accidenti ma dove sono scappati quei due maledettissimi robot??

Oddio è tutto completamente distrutto, sono diventati velocissimi.... Dovrò allenarmi maggiormente per raggiungere il loro livello di combattimento..... Qua non c'è più niente da fare....”

Evidenti lacrime scendevano sulle guance di quel sensibile ragazzo, ma la sua attenzione fu catturata dall'urlo di disperazione di una ragazza. Inizialmente Gohan non riusciva a vederla tra la grande nuvola di fumo nero, ma la poteva sentire chiaramente. Eccola! Finalmente la vedeva!! Senza pensarci due volte si precipitò verso di lei e la portò in salvo prima che un edificio esplodesse. Volava a velocità impressionante, la giovane era evidentemente impaurita, perchè non si staccava dalla ferrea presa alla tuta di Gohan. Quest'ultimo si accorse del turbamento della ragazza e quando furono al sicuro ai piedi del Monte Paoz atterrò.

La ragazza pian piano scese dalle braccia forti del saiyan e con un filo di voce tremante chiese:

“Ma-ma tu sai volare?!”

Per Gohan era normale, ma poi si ricordò di essere un po' “speciale”...

“Ehmm a dire il vero si, sai è una lunga storia... eh-eh-eh”

“Sarà....”

“Ma che sbadato, non ci siamo ancora presentati, il mio nome è Gohan e il tuo?”

“Videl....”

La ragazza era evidentemente agitata, le lacrime erano a stento trattenute in quegli occhi color del mare.

“Non hai nessuno da cui tornare...Scusa non volevo essere inappropriato....”

“No non ti preoccupare.... Mia madre è morta quando ero piccola e mio padre... bhè mio padre è morto molti anni fa, al primo attacco dei cyborg. Lui era l'uomo più forte del mondo, il grande Mr. Satan, ma non ha potuto nulla contro quei terribili mostri.....Adesso che la mia casa è stata distrutta sono andate perse tutte le cose che avevo di più care, non è giusto, non è giusto!!

Gohan lo sapeva bene, sapeva come ci si sentiva, doveva fare qualcosa per aiutare quella ragazza. Sentiva che aveva qualcosa di speciale, ma non sapeva cosa.... proprio non sapeva spiegarselo.

“P-Puoi venire a stare da me per un po', non daresti fastidio tanto siamo solo io e mia madre..”

Gli occhi della ragazza si illuminarono di gioia, era così felice di aver incontrato un ragazzo così dolce e disponibile.

“Grazie mille, non so davvero come ringraziarti!!”

“Nhaa, non devi ringraziarmi credimi”

“Dove abiti?”

“In cima a questa montagna!!”

“Ah no, io non ci arrivo volando però, non se ne parla davvero!”

Gohan non era abituato a trattare con le ragazze e quindi....

“No, no, non se ne parla di andare a piedi fino a lassù!”

Detto ciò la prese in braccio e volò veloce verso casa.

Giunti a destinazione Gohan presentò Videl alla madre, che fu molto felice di accoglierla in casa come una figlia. Cenarono in allegria e ben presto arrivò il momento di andare a letto, Gohan e Chichi nelle proprie camere e Videl in quella degli ospiti. Ancora i due non sapevano cosa li avrebbe aspettati, momenti di gioia e dolore, insomma l'amore stava per bussare alle loro porte.....