Dialogo tra mamma e figlio

Esme è seduta sul divano ed intenta ad osservare la pioggia che picchia contro le ampie finestre del salotto, è una tipica piovosa giornata di Forks.

Io la guardo da lontano, cercando dentro di me il coraggio per avvicinarmi e parlarle di me, delle mie insicurezze.

Si, perché io ho tante insicurezze non sono il freddo, iperprotettivo e prevedibile vampiro che voglio apparire, non sono perfetto, anzi forse è proprio il contrario.

Solo lei pensa che io sia un essere perfetto, il mio tutto, la mia perfetta metà, la mia Bella, ma lei non ha ancora capito che è la sua presenza che mi migliora nettamente.

Io che per proteggerla l'avevo lasciata ( questo errore va a dimostrare la mia mancanza di perfezione) e adesso lei ha fatto amicizia con quel licantropo.

Senza accorgermene digrigno i denti come una bestia ed emetto un ringhio basso, quasi inudibile.

Quanto staccherei volentieri la testa a quel cane, lui che non so in che modp è riuscito a guadagnarsi un pezzo di cuore della mia Bella, lui che l'ha sorretta nel momento del bisogno quando il suo cuore era spezzato, lui che ha asciugato le sue lacrime, lui che è diventato suo amico, ma che vorrebbe qualcosa di più del amicizia.

Bella quando è con lui sorride serena, i suoi occhi brillano di felicità e quando non lo vede le manca ed io non lo sopporto.

Lo odio, sono geloso anche se a lei non lo ammetterò mai.

Il bello di tutto ciò è che l'unico con cui me la possa prendere, sono proprio io, se fossi rimasto invece di lasciarla e indifesa tutto questo non sarebbe successo, se non le avessi detto quella stupida bugia, lui ora starebbe a giocare con i suoi amici lupi, invece di pensare alla mia Bella.

Però Jake potrebbe anche essere un bene per Bella, lui è umano, io no, con lui potrebbe restare se stessa, invecchiare, avere bambini, diventare nonna, con me no.

Un dolore forte attraversa il mio cuore spento e se lui fosse la soluzione migliore per lei, anche lui potrebbe proteggerla, anche lui non gli farebbe mai del male, so che è così anche se dico a Bella che i licantropi sono pericolosi.

-Edward- la voce materna di Esme arriva alle mie orecchie, lei non si volta verso di me, ma continua a guardare la pioggia, io mi avvicino a lei lentamente nel modo più umano possibile perchè vorrei dimenticare per un attimo anche se molto piccolo la mia vera natura, nella sua mente percepisco la preoccupazione per me -Parlami. Sei tormentato da qualcosa, lo sento, non c'è bisogno di saper leggere nella mente per capire il proprio figlio-

Non rimango sorpreso da ciò che dice, Esme è mia madre e proprio come solo una madre sa fare, riesce a comprendere in modo straordinario i miei stati d'animo.

-Mamma tu sai chi è Jacob, vero?- Esme si volta e mi guarda intensamente, nella sua mente compare l'immagine sfumata di lui.

-Si lo so, è quel licantropo amico di Bella-

-Tu che ne pensi di lui?- Esme si apre in un sorriso.

-Penso sia un bravo ragazzo, impulsivo, ma d'altronde quale ragazzo non lo è- continua -Dove vuoi arrivare?- É inutile nascondere le cose alla propria madre -Pensi che sarebbe meglio che Bella stia con lui?-

Esme strabuzza gli occhi, riflette un attimo in silenzio e l'unico rumore udibile è il ticchettio della pioggia, i suoi pensiri sono tanti, ma cerco di ignorarli ho bisogno di sentire la sua voce, ho bisogno che mi rassicuri.

-Lui è umano, lui le può dare una vita normale e non dovrebbe lasciare suo padre, sua madre e i suoi amici, tutto sarebbe sicuramente più semplice per lei- fa una pausa e penso che lei abbia ragione dovrei mettermi da parte se fossi stato umano una lacrima avrebbe solcato la mia guancia, ma non lo sono ed proprio il motivo per cui non sono adatto per Bella.

-Edward tu devi capire una cosa fondamentale, l'Amore forse non è semplice, anzi sicuramente non lo è, almeno la maggior parte delle volte e non solo per te e per Bella. Ma l'Amore vero nasce ovunque e non puoi decidire per chi, tra voi due io vedo quell'Amore, Bella ti ama e non puoi lasciarla solo perché forse qualcuno secondo te sarebbe meglio per lei -

-Ma forse ama anche lui- la frase è uscita da sola.

-Si forse... Insomma lui l'ha aiutata nel momento più difficile della sua vita, quando tu te ne sei andato! Certe volte può essere naturale innamorarsi di chi ci ha rimarginato delle ferite, ma ciò non toglie che il vero Amore non può essere superato! E ti ripeto lei ti ama e molto!-

Esme continua sempre più infervorata.

-Voi due siete fatti per stare insieme è così e basta! Poi tu Edward sei un uomo magnifico non sottovalutarti e se sei geloso ben venga, non puoi essere perfetto, non capisci che tutte queste emozioni ti fanno essere umano, tu sei solo un vampiro nell'esteriorità, Bella ti ha reso umano, questo è il miglior miracolo che ho visto compiere dall'Amore e tu vorresti rinunciare a lei?- aggiunge – E poi separarvi vi ha quasi condotto alla morte!-

-Per questo motivo penso che probabilmente per lei la scelta più saggia sarebbe Jacob, perché ho paura che la causa della sua morte possa essere io e questo non me lo perdonerei mai- la mia voce rasenta la disperazione, quella conclusione così logica fin dal primo momento mi fa sentire improvvisamente debole.

-La vita Edward non è arrendersi e tu che sei su questo mondo da ormai più di un secolo dovresti saperlo, Edward non devi rinunciare a ciò che ami, devi lottare per ciò che ami, lotta per Bella, e non sei tu che devi compiere la scelta per lei, è lei che deve scegliere-