Il giustiziere
 
 
un giorno un bambino mentre camminava con i genitori vide il padre che viene investito da una macchina di una persona sconosciuta . il figlio mentre il padre pronuncia le sue ultime parole giura vendetta, a quella persona che lo ha investito e non si arrenderà fino a quando non compierà la sua missione. un giorno mentre cammina con i suoi amici si fermò, chiese ai suoi amici se volevano far parte di un gruppo che formerò lui stesso che si chiamò i giustizieri per vendicare suo padre e gli amici accettarono, perché non vogliono vedere un loro amico soffrire. i ragazzi dopo due settimane si iscrivo ad un corso di karate, perché non sanno combattere e vogliono  essere istruiti da una persona che ha tanta esperienza si chiama Yan-sheng, un orientale cinese che non riesce a comunicare con gli altri con le parole ma solo con la forma del karate riusciva ad esprimere le parole e il suo stato d'animo. questo gruppo cioè i giustizieri impararono  molto da lui e diventarono i suoi migliori allievi nella sua accademia. una settimana dopo arrivo un annuncio che la persona che aveva  ucciso suo padre lo sfidò a un torneo di karate. Il ragazzo si allenò tantissimo fino a che non raggiunse la sua forma e cattiveria che voleva avere ne giorno dell’incontro. Però tutto non andò come doveva andare perché un sera mentre ritornava da una bella serata, passata in compagnia dei suoi migliori amici di scuola e sia di karate, andò a sbattere con la macchina contro un lampione e il ragazzo messo molto male chiamo il 118 e l’ambulanza arrivò circa dopo quindici minuti dopo quando la cosa divento ancora più grave e lui ricevette una brutta notizia cioè  che si doveva operare perché non riusciva a respira bene. Lui accettò perché non voleva lasciare la promessa fatta al padre perché lui “il giustiziere” è un uomo di parola, dopo aver fatto questa operazione chiese ai medici se poteva andare a continuare a fare karate perché per lui questo torneo era molto importante, i medici gli dissero di si perché non aveva un problema molto grave. Il giorno dopo va nella palestra del maestro Yan-sheng e gli disse che era in grado di  continuare gli allenamenti ma il maestro non ne voleva sapere quindi lo mandò a casa ma i sui amici lo abbandonarono e lui per vendicarsi andò ad iscriversi da un altro maestro assai conosciuto nella città di Tokyo che si chiamava Xie Jin. Questo era molto diverso dal primo allenatore perché lui riusciva a comunicare con tutti, non si faceva capire dall’arte del karate ma con le parole. Il giustiziere diventò subito l’allievo preferito del capo palestra, lo invidiavano in tanti. Alla vigilia del torneo Xie Jin scelse chi doveva rappresentare la sua palestra e scelse “il giustiziere”. Il giorno dopo si avviarono insieme alla palestra dove si svolse il torneo il primo giorno passo i preliminari e la fase a gironi. Le semifinali erano il giorno successivo e si doveva scontrare contro il suo amico che faceva parte al maestro Yan-sheng e c’era anche il figlio della persona che aveva ucciso suo padre ed un altro che era sconosciuto. Il secondo giorno del torneo si svolse le semifinali e la finale le semifinali erano tra il giustiziere e l’allievo di Yan-sheng . Il figlio del  uccisore del padre contro lo sconosciuto. Passarono il figlio del  uccisore del padre e il giustiziere e alla fine vinse il giustiziere e quando vinse disse una frase molto bella
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