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Autore: Katiya    17/12/2007    1 recensioni
Allora,eccomi qui con il progetto di una nuova fic,sperando di poterla mandare in avanti. E' una storia in prima persona,in cui racconto la mia infanzia tormentata,incentrando principalmente le persone che mi hanno aiutato ad essere così come sono...
Genere: Generale, Triste, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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infanzia CAPITOLO PRIMO....LO DEDICO ALL'OLGA...LA MIA UNICA E VERA NONNINA,COLEI CHE MI HA INSEGNATO AD ESSERE GRATA DI CIO' CHE HO...COLEI CHE MI HA INSEGNATO AD APPREZZAR OGNI GESTO,DAL PIù PICCOLO AL PIù GRANDE...E AD ESSERE GRATA...


E la mia infanzia si chiuse definitivamente con la morte di quelle persone che l'avevano caratterizzata.
Smisi di essere bambina e divenni adulta,forse troppo presto,non sò...sò solamente che non ero pronta.nessuno mi aveva detto quanto era difficile il mondo e nessuno mi ha mai aiutato...
Nessuno mi ha aiutata ad essere ciò che ora sono...mi sento come una bambina in un corpo d'adulta.giro in una stanza e nessuno mi prende in braccio perchè ormai sono già grande.
"Le tue ferite te le devi curare da sola,sei grande ormai"mi dicono e io invece mi sento così sperduta e sola...così persa.
La prima persona che se ne andò fu l'Olga,la nonnina che abitava nella casina davanti a casa mia,una vecchietta carina,dolce e gentile che ha sempre sostituito una nonna che mai avevo avuto.
Da piccola,ricordo,che attraversavo la stradina che ci separava,io piccola bambina dai lunghi capelli rossi legati in due trecce,con una bambola tra le mani non invidiando neanche un pò la mia gemella che preferiva rimanere in casa con mio fratello a fargli da mamma.
Mi piaceva entrar in quella casina che odorava sempre di buono,di torte...d'amore.
E la trovavo sempre lì,seduta nella sua vecchia poltrona,anno dopo anno sempre più rugosa ma al contempo sempre più bella...
Io la osservavo con occhi sgranati,la osservavo e sorridevo a quella nonnina che mi consolava per un ginocchio sbucciato,per un brutto voto a scuola o per una lite tra sorelle...
E lei stessa mi guardava,guardava il maturare di una mela,lo sbocciare di un fiore...anno dopo anno lei invecchiava e io maturavo...le bambole,i ginocchi sbucciati vennero sostituiti da sospiri verso un qualche ragazzo [allora tutti belli *O* chissà perchè] e nuovi vestiti per essere più bella...
Lei che viveva in quella casa dei ricordi...
Se chiudo gli occhi mi posso ancora ricordare la disposizione di quei vecchi mobili di legno,di quel tavolino cosparso di foto...ogni foto aveva una storia,che lei mi aveva raccontato molte volte...
Un amore che la morte non era riuscita a sdradicare,figlie e nipoti,un figlio morto in guerra,fratelli e genitori,che parevano di un altra epoca.
Ogni foto aveva una storia da raccontare...
E Lei è morta lì,nella sua casina,tra i ricordi delle persone a lei care,stringendo tra le vecchie,mani,rugose quelle foto,quelle ancore di salvezza.Sognando di stare con loro...sognando di volare tra morbide nuvole dorate...mentre piano piano il suo corpo veniva abbandonato dalla vita...lasciandomi per sempre.
E ora quella casina non esiste più...fu buttata giù dopo un mese dalla morte della vecchietta...e al suo posto c'è un enorme villa con piscina...
Tutto è cambiato...ma sorriso mi sfiora le labbra quando guardo il mio comodino,ove sono posate tutte le sue foto...una di lei in mezzo a quelle vecchie....


----------------CONTINUA------------------
   
 
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