A rain day
La massa di gente non si lasciava scoraggiare dal mal tempo e, con
ombrello alla mano, proseguiva la sua routine quotidiana, nella fretta dei
minuti contati, nella vita dove anche un secondo è prezioso per guadagnare
tempo. Per sfruttare il
tempo.
Ma se si sposava lo sguardo in un quartiere un pò più appartato, dove i
ritmi lavorativi non soffocavano del tutto i giorni dei suoi abitanti, si poteva
scorgere una figura elegante, che si riparava sotto un ombrello rosso scarlatto,
il quale rendeva ancora più appariscente la persona che lo
teneva.
Lunghi capelli color mirtillo si adagiavano sul pregiato cappotto di
cashemire bianco. Al collo portava una sciarpa rossa, proprio come le scarpe con
il tacco e l'ombrello, che ondulava su e giù seguendo il ritmo del passo lungo
ed incalzante della sua proprietaria della quale nascondeva il volto ai
passanti.
Si rifugiava in quel luogo pacifico, lontano dallo stress, dai
riflettori, dai fotografi e dai giornalisti indiscreti, anche se, con quell'
abbigliamento, non passava di certo inosservata,
anzi.
Poteva sentire i suoi passi rimbombare sul marciapiede con i mattoncini a
spina di pesce e l'odore delle aiuole bagnate da quell' acquazzone
invernale.
Dalla direzione opposta, avanzando verso di essa proseguiva un ragazzo
avente più o meno la stessa età, se non qualche anno in più, della giovane, il
quale teneva in mano, oltre un ombrello nero, una busta della spesa con il logo
del supermercato all'angolo, bagnata quà e là dalle gocce di pioggia portate dal
vento.
Aveva i capelli color dell'oro ed i lineamenti tipicamente occidentali. I
suoi occhi azzurro cielo, incontrarono quelli blu oltremare di
lei.
"Zakuro. E' strano vederti da queste
parti.. sopratutto in un giorno feriale."
la voce era un pò sommessa dal freddo e dal rumore della pioggia che
creava una sorta di colonna sonora naturale. I due si trovavano l'uno di fronte
all' altro, a testa alta, fermi, si guardavano negli occhi, con almeno un metro
e mezzo di distanza.
"Shirogane." il suo tono era caldo e
sicuro mentre pronunciava il suo nome in segno di saluto "Diciamo che ho
approfittato della pioggia per evitare i miei impegni lavorativi e cercare un pò
di quiete.. siamo quasi sotto il periodo natalizio ed il lavoro è
molto.."
"Allora che ne dici di una tazza di tè?"
chiese Ryou con uno splendido sorriso
La modella rimase un pò sorpresa da quella proposta ma accettò volentieri
l'invito a bere qualcosa di caldo.
I ragazzi allora percorsero fianco a fianco, sotto i rispettivi ombrelli,
la strada fino al caffè mew mew che si trovava ancora sotto l'orario di
chiusura.
Il biondino infilò la chiave nella toppa, facendo scattare la serratura
verso sinistra, due, tre volte e appena aprì il portone d'ingresso, lasciò
passare Zakuro per poi rintanarsi dal vento gelido che si era appena
alzato.
La ragazza fece sgrullare l'ombrello vicino all' ingresso mettendolo poi
nel cilindro apposito e si tolse il cappotto piegandolo alla menobuona e
appoggiandolo distrattamente su una sedia. Indossava un vestitino griffato a
collo alto, che metteva in risalto le sue
curve.
Ryou rimase ad osservarla, come rapito.
Dopotutto non aveva mai avuto occasione di farlo visto che quando lei
lavorava al caffè lui era o in cucina o al laboratorio e nelle missioni non
stava certo a pensare a quelle cose..
Lei non era Ichigo, non aveva la sua allegria ed il suo innato talento
nel cacciarsi nei guai.
Non era nemmeno Retasu, la quale stravedeva per lui segretamente e che lo
guardava in ogni suo piccolo gesto per riempire il suo avido cuore
innamorato.
Lei era semplicemente Zakuro, misteriosa, perspicace e bellissima, quasi
irreale come persona, per quanto fosse simile
alle descrizioni fiabesche che sua madre gli raccontava quand'era piccolo, prima
di addormentarsi.
"Ryou? Che fai impalato davanti alla
porta?"
la voce dell'oggetto dei suoi pensieri lo riportò alla realtà. Il suo
viso aveva un'espressione interrogativa, con le sopracciglia leggermente
inarcate, le guance avevano preso colore a causa dello sbalzo di temperatura, e
lo guardava con le braccia incrociate al petto.
" Niente, scusami, ora metto sù il bollitore con
l'acqua"
si giustificò lui posando le buste della spesa sul tavolo di
legno
"Chissà se verranno molti clienti con questa
pioggia"
continuò lei avvicinandosi al tavolo, sistemandosi una ciocca di capelli
dietro l'orecchio.
"Mah, non penso...Ma meglio così visto che questo pomeriggio mancheranno
sia Aoyama che Ichigo."
"Beh, non hanno scelto un buon giorno per uscire insieme" osservò Zakuro
sedendosi di fronte al ragazzo.
"Già, peccato sono stati sfortunati" rispose lui sedendosi a sua
volta.
"Cos'era una battuta sarcastica o lo pensi
davvero?"
lo stuzzicò la modella con un sorrisetto
Il biondino fece un espressione tra il sorpreso e l'offeso a quelle
parole visto che era stato colto in contropiede
"Non ero sarcastico.. Lo penso sul
serio."
rispose passando una mano tra i capelli
"Beh, allora la cotta per la nostra gattina a quanto pare ti è
passata.."
"Guarda che io non avevo nessuna cotta.. Ero solo più attento a lei visto
che non sa controllare le sue emozioni e gli potrebbero spuntare la coda e le
orecchie in momenti meno opportuni."
poi però con tono più calmo continuò con un piccolo
sospiro
"E poi da quando abbiamo saputo che il cavaliere blu era Aoyama ho capito
che Ichigo ha trovato davvero la persona
giusta.."
Un attimo dopo Ryou si stupì della tanta facilità con cui aveva rivelato
alla ragazza quei pensieri intimi e come lei fosse stata capace ad attirarlo in
quel discorso con tanta nochalache.
Il bollitore che il ragazzo aveva messo sul fuoco cominciò a fischiare,
segno che l'acqua era giunta ormai ai 100°
"Lascia, faccio io"
disse Zakuro alzandosi velocemente prendendo una presina per non
scottarsi.
Il biondino guardava sottecchi ogni suo agile movimento del braccio e del
polso mentre versava l'acqua bollente nelle tazzine ed infilava in ognuna di
esse due bustine di tè classico.
"Scusami se ti ho fatto parlare di un argomento privato, molte volte mi
viene così semplice di far parlare le persone dei loro fatti che ormai ci stò
prendendo l'abitudine"
continuò la modella dandogli le spalle, mentre una nuvola di vapore
l'avvolgeva con il suo calore.
"Non importa, tranquilla" rispose lui sorridendo "Anzi, dovresti
sfruttare più spesso questa tua dote, ti potrà essere molto utile in futuro"
continuò appoggiando l'avambraccio sul tavolo in legno. Il suo sguardo si
soffermò, come assente sui piccoli filamenti di lana che uscivano dal maglione
bianco che indossava.
Lui il bianco, lei il nero. Colori complementari.
***
Ehm, dunque questa è la mia prima storia su TMM ed anche sulla coppia Ryou x Zakuro, la quale non è molto diffusa, però visto che è una delle mie preferite (oltre la Ichigo x Kisshu e la Pai x Retatsu) ho voluto diciamo "esordire" con una piccola ficcy su di loro.. Questa non sarà molto lunga, circa 5 o 6 capitoli..
Spero di ricevere recensioni, costruttive (per migliorare il mio penoso modo di scrivere) e ringrazio di cuore tutti qulli che leggeranno e recensiranno. Sayonara, your lovable Mommika ^-^
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