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Autore: elena_libralato    01/06/2013    0 recensioni
Allora mi presento, mi chiamo Elena e ho 14 anni, 15 a dicembre. Sono la ‘scrittrice’ della storia che seguirà. Non so bene neanche io come impostare questa Fan Fiction ma di alcune cose sono sicura: il protagonista di questa storia sarà una ragazza di nome Alex, poi come ogni Fan Fiction che si rispetti darò agli altri personaggi principali i nomi dei miei idoli, i One Direction; di un’altra cosa che sono sicura è che ci sarà una complicata storia d’amore e.. nient’altro ahah.
Intanto vi dico com'è la protagonista, è una ragazza di 17 anni ed è veramente molto carina. Viso sempre truccato ma non eccessivamente, occhioni di un verde chiaro intenso e capelli mossi color marrone scuro. Di carattere è una ragazza molto tosta ma anche lei ha i suoi momenti di sensibilità.. Infatti quando era molto piccola, Alex perse il padre e per lei fu un vero shock.. Egli prima di andarsene regalò a sua figlia un braccialetto e le disse 'con questo troverai l'amore della tua vita'. Da allora lei lo portò sempre e ne ebbe molta cura..
Ora non parlo più di questo, lo scoprirete da soli nel resto della storia.
Byee.
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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 -CAPITOLO 1- Last night.
‘ALEX! Alex svegliatii!’
Sentii qualcuno che mi tirò una pacca sul braccio.
- ‘ALEX!’
- ‘WAAAH.’
Eh si, questo è il mio risveglio. Dopo aver passato una nottataccia ad una festa, vengo  trattata così bruscamente.
- ‘Dai mamma altri cinque minuti ti pregoo.’
- ‘Non sono tua mamma Alex, alzati forzaa!’
Non avevo scelta, dovevo alzarmi.
La persona che mi aveva svegliata in quella maniera era Becca, la mia migliore amica. Appena aprii gli occhi le uniche cose di cui mi accorsi subito furono i suoi dolci occhioni color cielo e che.. non ero nel mio letto, ma bensì distesa su un pavimento.
Io: ‘Cos’è successo sta notte?!’
Becca: ‘Ti racconterò quando saremo a casa..’
Io annuii e la seguii verso l’uscita di quella casa che non sapevo neanche di chi fosse.
Mi guardavo intorno e cercavo di ricordare quello che era successo la notte precendente.. Ma poi mi accorsi che avevo perso il mio braccialetto preferito.
Io: ‘PORCA TROIA.’
Becca: ‘Che problemi hai?’
Io: ‘Ho perso il mio braccialettoo!’
Becca: ‘Oddio, quello di..?’
Non fece nemmeno a tempo di finire la domanda che io risposi subito.
Io: ‘SI.’
Becca: ‘O mio Dio.. Ma va è impossibile, lo avrai lasciato a casa prima di venire qua ieri sera.’
Io: ‘Spero veramente.’
Detto ciò ci dirigemmo verso l’auto di Becca e nel giro di un quarto d’ora eravamo già nel soggiorno di casa nostra. Si, ‘nostra’. Io e Becca abbiamo comprato da poco un appartamento insieme a Bradford e ci troviamo piuttosto bene.
Appena arrivai dentro casa mi diressi verso le scale per poi andare in camera mia e controllare se c’era il mio amato braccialetto.
Fortunatamente lo avevo lasciato sopra il letto, non oso immaginare che cosa sarebbe successo se lo avessi perso; quello era il mio unico ricordo di mio padre.. E’ un braccialetto semplice, spago nero e un ciondolo a forma di croce senza alcuna decorazione particolare fatta puramente di argento.
Dopo aver esultato con Becca per il ritrovamento del mio braccialetto, andai a farmi una doccia per rinfrescarmi le idee.
Feci scorrere l’acqua calda e intanto cominciai a togliermi i vestiti.
Appena mi levai la maglietta, notai subito una macchia violacea sul mio collo, e da lì la mia faccia cominciò a sbiancarsi perché non avevo la minima idea di chi avesse potuto farmi quel succhiotto. Dopo essermi accertata che magari quella macchia viola fosse stata un po’ di tempera colorata, mi venne in mente di scatto una visione.
* descrizione visione *
Eravamo io e lui, io da una parte della stanza e lui dall’altra. C’erano un sacco di persone tra noi ma entrambi vedevamo solo l’altro, finché d’un tratto non scomparì tutto e tutti e la stanza si fece nera con noi due soltanto all’interno.
Si avvicinò piano piano a me e mi spostò una ciocca dei miei lunghi capelli dietro l’orecchio sinistro per posizionarsi bene con la faccia sul mio collo. Lentamente cominciò a punzecchiare con la bocca quella parte di pelle facendomi sorridere per il solletico provocato dai suoi bellissimi e profumati capelli..
* fine visione *
Non riuscivo a capire se quella mia visione era un ricordo della scorsa notte o solo frutto della mia immaginazione.
Fatto sta che mi ritrovai con le mani sudate.. ma preferii non pensarci e mi feci la doccia come se non fosse successo niente.
Dopo aver passato poco più di 30 minuti rilassanti sotto la doccia, mi misi un asciugamano abbastanza corto intorno al corpo e mi diressi verso il soggiorno da Becca per chiederle che cosa avremmo fatto quella sera. Ovviamente prima di andarci, mi asciugai leggermente i capelli e mi legai al polso il braccialetto per timore di perderlo un’altra volta.
Scesi le scale tranquillamente credendo che ci fosse solo Becca in casa, ma capii che mi sbagliavo soltanto quando sentii delle risate sconosciute provenire dal salotto; ma me ne accorsi pienamente solo quando fui dallo stipite della porta della stanza dove mi ritrovai davanti due estranei seduti sulle poltrone del salotto di casa mia a scherzare con Becca.
  
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