One Shot- in un tempo lontano.
 
C’era una volta una graziosa ancella.
Lei era al servizio della bellissima Penelope,moglie di Ulisse,re di Itaca. Il suo nome era Julia. Aveva lunghi capelli castani e occhi molti profondi anch’essi castani. Aveva un fisico slanciato e snello . Lei era la più fidata ancella della vedova.

Lavorava assiduamente,come sempre, e  ogni qual volta era necessario,aiutava la povera Penelope a sopportare il dolore per il marito perduto. La abbracciava  e anche lei ,come Penelope, credeva fermamente che il padrone di casa,Ulisse,sarebbe tornato.

Un giorno in particolare accadde qualcosa che sconvolse completamente la casa. I pretendenti di Penelope si trovavano al piano inferiore a rumoreggiare e infastidire la donna che svolgeva le proprie mansioni al piano superiore. Soprattutto il cantore,Femio, cantando della guerra di Troia,la sconvolse talmente tanto da farla piangere ininterrottamente per ore.

Quello strazio le ricordava terribilmente il suo Ulisse. E lei era completamente lacerata dal dolore. Julia non poteva vederla in quello stato così chiamò il figlio. Il figlio di Ulisse e Penelope era davvero un bel giovane. Riccio con occhi verdi e corpo abbastanza muscoloso. Il suo nome era Haroldo,ma tutti lo chiamavano Harry.

Appena Julia chiamò Harry,egli accorse dalla madre per consolarla. Anche lui soffriva molto la perdita del padre.  Infatti per evitare di crollare emotivamente davanti alla madre,scappò e si andò a rifugiare nella propria stanza.

Penelope: Julia,per favore,và da mio figlio e fa che stia bene-disse tra le lacrime Penelope. Julia annuì e andò incontro ad Harry.Penelope sapeva cosa Harry provava e non aveva giudicato il figlio. Penelope sapeva che solo Julia era in grado di consolarlo.

Julia  corse a perdifiato e appena arrivò alla porta di Harry bussò. Non ricevendo alcuna risposta aprì la porta e trovò il ragazzo accasciato per terra,con la testa appoggiata al letto.

Piangeva e i singhiozzi non accennavano a cessare e riempivano il silenzio assordante della stanza.

Julia: Harry-disse l’ancella avvicinandosi al ragazzo.  Da bambini giocavano sempre insieme,infatti fra loro vi era un particolare rapporto di amicizia ed una certa confidenza,prorpio
per questo lei ,oltre ai genitori del ragazzo,era l’unica a chiamarlo Harry.

Il ragazzo continuava a piangere,così Julia si accasciò vicino a lui e lo abbracciò. Harry posò la sua testa sulla spalla della ragazza e si lasciò cullare dal suo dolce profumo e dalle sue carezze. Harry aveva scoperto di provare qualcosa per quella ragazza. Solo la madre ne era a conoscenza e nessun altro avrebbe dovuto saperlo. In quei tempi il figlio del Re non poteva sposare un ancella. Era proibito ed Harry odiava quella legge. Per lui l’amore non aveva classe sociale.

Julia: Harry calmati-disse la ragazza cercando di tranquillizzare il riccio-guardami-disse alzandogli il mento con due dita. Così Harry fu costretto a perdersi in quegli occhi. Occhi proibiti come il suo amore per lei. Occhi talmente profondi e belli da dover essere illegali. Non resistette all’impulso e all’impeto della passione e  la baciò. Iniziò a baciarla con passione e desiderio,mischiati al dolore. Dolore per un padre perduto. Dolore per la madre sofferente. Dolore per un amore impossibile.

Julia fu colta alla sprovvista e non si sarebbe mai aspettata una simile reazione. Inizialmente ricambiò il bacio,ma in seguito,rendendosi conto dell’errore che stava commettendo si alzò in piedi,staccandosi,di mala voglia,dalle labbra invitanti del giovane.

Harry rimase sconvolto da tale rapidità nel staccarsi e non riuscì a proferire parola. Così fu Julia a spiegarsi.

Julia: scusami Harry,ma è sbagliato-dicendo così  le arrivò un colpo dritto al cuore,come se quella realtà le facesse male. Perché quel bacio le era piaciuto e lo sapeva. Perché quel bacio era aspettato anche da lei. Si era innamorata di Harry quattro anni prima. Ma era riuscita a non darlo a vedere. Era riuscita anche a dimenticarlo in parte. Ma adesso,dopo il bacio,tutto tornò come quattro anni prima se non più amplificato. Senza rendersene conto iniziò anche lei a piangere. Ma Harry prontamente si alzò e le asciugò le lacrime con le dita.

Harry: se noi vogliamo,non sarà sbagliato.-disse rassicurandola.-devi fidarti di me. Io ti amo. Ti amo da quando ti vidi mentre consolavi mia madre. Ti amo da quando consolasti me.  Ti amo e mia madre lo sa. Non ha mai detto nulla in proposito,anzi mi ha detto di provare,perché mi ha visto ostinato e deciso. E mi ha detto di provare,se è ciò che voglio veramente. E io sono sicuro di volere te-disse così e a Julia comparve un sorriso.

Julia: Harry,anch’io ti amo….ma sembra tutto così difficile. Sai che non si può-disse lei affranta.

Harry: se qualcosa si vuole veramente non ci sono limiti per ottenerla.-disse riprendendo a baciarla. Sarebbe stato capace di sopportare un altro rifiuto. Si aspettava un altro rifiuto,data la razionalità della ragazza. Ma lei non si tirò indietro. Anzi. Assecondò il riccio in tutto. Lui prese a baciarle dolcemente la mandibola ed in seguito il collo mentre si dirigeva verso la porta per chiuderla a chiave.

Continuavano a baciarsi e ad accarezzarsi mentre Harry la fece sdraiare sul letto che profumava tanto di lui. Julia si godette a pieno quel dolce profumo che le inondava le narici. Era completamente fuori di se. La sua parte razionale non voleva che succedesse tutto ciò,ma il suo cuore lo voleva,eccome.

Mentre la  loro passione e il loro amore si consumava tra quelle lenzuola,Penelope aveva già intuito cosa stava succedendo tra i due. Ma poteva essere solo felice per Harry e per Julia. Perché anche se la ragazza non lo dava a vedere,Penelope aveva notato come Julia guardava il figlio.
 
 

Tre anni dopo.

Tre lunghi anni passarono prima che Penelope potesse riabbracciare il proprio Ulisse. Egli era ritornato dopo anni in patria ed era stato riconosciuto da tutti. Ma non sapeva cosa gli spettava. Ulisse era molto legato alle regole e alle tradizioni e non transigeva su di esse.

Così Julia ed Harry,oramai fidanzati,si trovarono ad affrontare una situazione difficile. Il problema era che  non erano i soli protagonisti della storia,ma erano in tre. Julia era in dolce attesa e solo Harry e Penelope ne erano a conoscenza. Così Harry si fece coraggio e parlò tenendo la mano di Julia.

Harry: “Padre, tutti abbiamo sentito la tua mancanza. Tutti attendevamo il tuo ritorno. Ma durante la tua assenza molte cose sono successe. Io e Julia siamo innamorati e lei aspetta un figlio.”- dicendo queste solenni parole Harry sconvolse Ulisse che guardò prima il figlio,poi la moglie ed in seguito la ragazza.

Abbracciò tutti ed infine si soffermò su Julia e Harry.

Ulisse: “Figliolo,sappi che in altri tempi non avrei accettato simile richiesta. Ma sono appena tornato e vedo nei tuoi occhi cosa provi per lei. Vi posso solo augurare il meglio e preparare il banchetto di nozze”.

Il matrimonio fu festeggiato al meglio. Tutto andò bene e finalmente nessuno patì più dolore.

Penelope aveva riavuto Ulisse ed Harry e Julia erano liberi dai pregiudizi.

The end

Hola!!!
Salve a tutte!! Eccomi qui con una One shot particolare. Premetto che mi è venuta in mente mentre a scuola guardavo il film dell’odissea. Ed ho pensato : “ ma se un ancella si innamorasse di Telemaco?”. Poi una mia amica mi ha richiesto una storia con lei è uno dei One Direction e così ho immaginato Telemaco come Harry.
Spero vi piaccia e se non capite qualcosa ditemelo. Il linguaggio può sembrare difficile ma semplicemente perché ho voluto un po’ ricreare l’atmosfera antica.
Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate. Acceto le critiche. Un bacione alla mia amica Giulia,la ragazza per cui ho scritto questa OS.
Un bacione a tutte e se volete seguirmi nella mia FF a più capitoli questo è il link: http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=1795588&i=1.
Giulia xx