A tirarmi fuori dai miei pensieri è il mio stesso sguardo. Io, con la mia solita curiosità, mi fermo a guardare in una sala. Cerco di mettere a fuoco attraverso il vetro, ma è oscurato e per vedere dentro, come un coglione, sbatto la testa. [...]
Tiro fuori il telefono per vedere che ore sono e senza rendermene conto vado a sbattere contro qualcuno. Quando mi sfiora la mano mi vengono i brividi. Cavolo, non è che mi sono cotto? Sì e bella, ma dai! [...]
Prendo nuovamente il mio telefono in attesa che mi detti il numero, ma noto che ho già il suo numero tra la rubrica. Alzo la testa e con dispiacere trovo la riccia che mi da le spalle camminando velocemente e entrando in una porta a vetri oscurati.