Per le vie della città
s’alza lesta un’altra età,
di tempi d’oro e di favella
che fanno dolce e vita bella,
e che rispettan le memorie
di testamenti e vecchie storie
dietro cui appar moralità,
intessuta ad umiltà.
Genere: Introspettivo, Mistero, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per le vie della città
s’alza lesta un’altra età,
di tempi d’oro e di favella
che fanno dolce e vita bella,
e che rispettan le memorie
di testamenti e vecchie storie
dietro cui appar moralità,
intessuta ad umiltà.
In orde folli di parole
e in ombre dense di calore,
come quando da bambino
corri giù dall’appennino,
senti un tocco di dolore
ma presto fugge quel bruciore
e rimane s’un ginocchio
un segno rosso, e sopra l’occhio
il taglio fatto dall’amico
nel cui gioco ti sei unito.
Passeggiando lungo il mare
ungi al sale spoglie ore,
raccogliendo case e ville
di paguri, son conchiglie
che poi a casa porterai
e a tua madre mostrerai,
come ricordo di quel maggio
affinchè non sia miraggio
quando gli anni passeranno
e le estati tarderanno.
Rivedendo quelle bianche,
quelle nere e quelle lunghe,
nella mente emergerà
uno spruzzo d’altra età,
in cui forse da bambino
hai veduto nel mattino,
una sirena che fuggiva
e tu lì fermo sulla riva,
raccogliendo case e ville
di paguri, son conchiglie.