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Autore: Mae_    02/06/2013    4 recensioni
Zelo stava quasi per uscire dal suo nascondiglio, quando sentì una cosa che lo fece avvampare.
«Vuoi che vado piano o lo infilo tutto in un colpo?» domandò Dae Hyun.
«Tutto in un colpo» disse flebilmente Yong Jae.
«Che coraggio» sentì ridere l'altro.
Non poteva crederci. Eppure non c'era altra spiegazione. I due stavano per...
[DaeJae]
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Daehyun, Un po' tutti, Youngjae, Zelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Washington D.C.
Four Season Hotel, sala ristorante
8:36 am

 

«Per caso avete visto il mio lettore mp3?»
I tre ragazzi seduti al tavolo scossero la testa, continuando a mangiare la loro colazione.
«Sicuri? Davvero, è da ieri che lo cerco…»
«Jun Hong» sospirò Yong Guk posando la sua tazza «Per l'ennesima volta, no. Non lo abbiamo visto.»
Him Chan fece una smorfia a Jun Hong mostrandogli quello che stava masticando. Il maknae lo guardò disgustato e si voltò  verso i compagni, dandogli le spalle.
«Vi prego fra poco dobbiamo prendere l'aereo, non posso lasciarlo qui» continuò.
«Mi stai dando le spalle? No scusa, mi dai le spalle?» iniziò a fare Him Chan sporgendosi dalla sedia cercando di rientrare nella conversazione.
«Ah» esclamò Jong Up «Forse l'ha preso Dae Hyun
«Dae Hyun
«Credo di sì. Mi pare l'avesse trovato in macchina ieri sotto al sedile, si sarà dimenticato di dartelo»
Il viso di Zelo si illuminò. «Grazie hyung!» disse allontanandosi in fretta dal ristorante dell’hotel.
«Jun Hong! Non correre!» lo rimproverò gridando Him Chan.
Yong Guk gli diede una pacca dietro la testa «E tu non urlare.»
Him Chan lanciò un' occhiataccia al leader, riprendendo a bere il suo caffè.

 

***

Zelo andò davanti alla stanza 623, la camera di Dae Hyun e Young Jae. Appoggiò l’orecchio alla porta. C’era il silenzio assoluto.
«Dae Hyun hyung?» chiamò.
Si schiarì la voce.
«Hyung?» fece più forte.
Nessuna risposta.

Che stessero ancora dormendo? In effetti non li aveva visti a colazione. Se così fosse, sarebbero stati nei guai. Dovevano essere all’aeroporto tra un paio d'ore e avrebbero avuto pochissimo tempo per vestirsi e fare i bagagli.
Provò ad abbassare la maniglia e con suo estremo stupore la porta si aprì. Erano così scemi da lasciare la porta aperta?
Zelo entrò nella stanza con fare furtivo, già pensava a come scusarsi con gli hyungs per essere entrato senza permesso.
La camera era abbastanza in disordine, c'erano vestiti ovunque e sul tavolo c'erano i resti di quella che doveva essere stata la loro colazione. Evidentemente avevano chiesto il servizio in camera. 
L'unica cosa che mancava erano proprio Dae Hyun e Young Jae. La stanza sembrava deserta.
Zelo aveva appena iniziato a guardarsi intorno in cerca del suo mp3, quando sentì delle voci provenire dal bagno.
«Ahia Dae, fai piano!»
Sembrava la voce di Young Jae.
«Scusa è che proprio non entra!»
 ribatté Dae Hyun con tono accigliato.
Improvvisamente sentì la porta del bagno aprirsi. Istintivamente, Zelo corse a nascondersi dietro le poltrone. La paura di essere sgridato dai due per essere entrato (e le conseguenti prese in giro che avrebbe ricevuto da Him Chan) era troppo grande.
Trattenne il fiato e sentì qualcuno sedersi sul letto vicino a dove si era nascosto, dalla sua posizione però non riusciva a vedere nulla.
«Jae, lo vuoi o no?»
«Sì che lo voglio... »
 sospirò l'altro «Ma fa male.»

Zelo corrugò la fronte. Di cosa diavolo stavano parlando?
Ci fu un attimo di silenzio.
«Vogliamo riprovarci?» chiese Dae Hyun con tono improvvisamente delicato.
«V-va bene» rispose Young Jae «Sul letto però»
Il maknae stava quasi per uscire allo scoperto quando sentì una cosa che lo fece avvampare:
«Vuoi che vado piano o lo infilo tutto in un colpo?» domandò Dae Hyun.
«Tutto in un colpo» disse flebilmente Yong Jae.
«Che coraggio» sentì ridere l'altro.

Non poteva crederci. Eppure non c'era altra spiegazione...  I due stavano per scop-
«AHH DAE NO FA MALE TI PREGO» uno strillo interruppe i suoi pensieri.
«Shh! Jae vuoi che ti sentano tutti?»
«Non possiamo metterci qualcosa per farlo entrare meglio? Tipo dell’olio o qualcosa di simile…» piagnucolò Young Jae.
L’altro sbuffò. «Non dire sciocchezze. Phew, che caldo, non abbiamo ancora finito e sto già sudando. Dovrò farmi un’altra doccia»
“Tu stai sudando?” gli chiese mentalmente Jun Hong “Non hai idea di quanto sto sudando io a sentire questa conversazione”. 

«Allora vado eh» disse Dae Hyun rompendo il flusso di maledizioni di Jun Hong.
«Il fatto è che è troppo grosso per il mio buco…» constatò Young Jae.
«Sì, è per quello che ti fa così male»
«Proviamo un’ultima volta? Io lo voglio davvero Dae…» scongiurò Young Jae.
«Ok, l’ultima. Non è così importante, possiamo anche riprovarci quando saremo tornati a casa.»
Seguì di nuovo un momento di silenzio, poi interrotto da un gemito di Young Jae.
«Ahh! D-Dae, è entrato?»
«Sì, è dentro» rispose l’altro con tono concentrato.

Zelo iniziò a chiedersi se dalla sua posizione sarebbe riuscito ad afferrare uno dei coltelli della colazione sul tavolo. Morire era un buon modo per evitarsi il supplizio della scena che stava sentendo (e grazie a Dio non vedendo).
«Fa malissimo hyung… Posso stringerti il braccio? Almeno scarico il dolore»
«Ora passerà, ho quasi finito»
«Di già?!»

Ci fu ancora silenzio e altri piccoli gemiti di Young Jae.  
“Ok Choi Jun Hong. Al tre ti alzi e te ne vai, non importa quanto ti odieranno. È sicuro che ti scopriranno nascosto qui dietro e finirai per passare per un guardone. Dì loro la verità e basta, è l’unico modo. Bene. Uno. Due.” Chiuse gli occhi e prese fiato.
«Jae, vado a prendere dei fazzoletti, è uscito un po’ di sangue»
«Grazie. Sei stato così carino a-» iniziò Young Jae.
Tre.”
«Hyungs vi prego vi supplico vi scongiuro mi dispiace terribilmente io non volevo! Vi prego perdonatemi, non lo dirò a nessuno giuro!» Zelo uscì dal suo nascondiglio mettendosi in ginocchio.

«…mettermi l’orecchino.» finì la frase.
«Jun Hong? Ma che accidenti ci fai qui?» lo squadrò Dae Hyun.
Il maknae alzò la testa. Young Jae era seduto sul letto, Dae Hyun di fianco a lui teneva una salvietta sull’orecchio di Young Jae, dal quale sembrava essere uscito un po’ di sangue.
Raramente Zelo si sentì sollevato e imbarazzato come in quel momento.

Washington D.C.
Four Season Hotel, camera 632
9:07 am

«Dae, hai preso tutto?»
«Direi di sì, sbrighiamoci. Ci aspettano già di sotto.»
Jae chiuse il suo zaino e se lo mise sulle spalle.
«Dobbiamo ancora punire Jun Hong per prima» ridacchiò Dae Hyun.
«C’è poco da ridere.» lo fulminò Young Jae «Sei stato uno sprovveduto a non chiudere la porta ieri sera. Hai idea di quanto sia stato rischioso?»
Dae Hyun alzò gli occhi al cielo, mantenendo però il sorriso. Si avvicinò all’altro, prendendogli il viso fra le mani.
«Non mettermi nella posizione di dover punire anche te, Jae» ghignò scoccandogli un bacio sulla fronte. Con il dito sfiorò il suo orecchio, dove ora c’era un piccolo orecchino in argento a forma di “D”.

 

 

 

 

Heywassup?
Non scrivevo una fanfiction da tipo… quattro anni? Cinque?
()
Era da un po’ che volevo riprendere a scrivere, i B.A.P mi hanno ispirata ahah.

Spero vi sia piaciuta, alla prossima~

 

  
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