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Autore: Summer38    02/06/2013    3 recensioni
- fanfiction dedicata alla mia senpai Sissy, ma che al posto di essere allegra per un compleanno è leggermente triste e depressa. Diciamo che non è proprio un regalo allegro, eh? -
Misantropia.
Sfiducia o odio verso il genere umano, di solito dopo aver donato fiducia ad una persona che non la meritava. Questo sarà la "caratteristiche" che Kidou acquisterà dopo essersi svegliato dall'inganno del suo "Generale". Solamente una persona si salverebbe per lui, ed è una persona che conosce benissimo. Ed è quella ragazza da cui gli altri dovrebbero prendere esempio.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Celia/Haruna, Jude/Yuuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Alya_
Titolo: Quando perdi la fiducia
Rating: GialloVerde
Pairing: //
Personaggi: Yuuto Kidou e Haruna Otonashi
Avvertimenti: Flash-fic.
Desclaimer: Tutti i personaggi di questa storia non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento.

 

Dedicata alla mia amica che tra pochi giorni compie gli anni.

 

«Alberi massacrati. Sorgono case. Facce, facce dappertutto. L'uomo si estende. L'uomo è il cancro della terra.» (cit. Emil Cioran)

 

 

Quando perdi la fiducia

 

Misantropia.

 

La tua fiducia si spezzò completamente quando i tuoi occhi, finalmente, incontrarono quelli del tuo “Comandante”. I tuoi occhi rossi si liberarono dal suo inganno in una velocità disarmante, cancellando la nebbia che albergava nella tua mente. Era stato così semplice lasciarsi incantare dalle sue abili parole, pronunciate con il giusto tono di voce e con un perfetto tono. Abbandonando l'uomo che ti aveva ingannato, ti sei trasformato in una persona gentile e disponibile, forse un po' troppo silenziosa. E più diventavi “perfetto”, più ti rendevi conto che gli uomini erano sempre più simili al comandante che ti aveva tradito.

Ti allontanasti dagli altri, sempre più veloce, cercando di non farti contagiare da quelli che erano essere impuri. Perché non potevano essere come te? Perché dovevano essere tutti imperfetti come lui?.

L'apice di questa tua “caratteristica” avvenne quando partisti per la città. Volevi andare ancora nel magnifico parco della città ma con orrore, incontrasti solamente edifici. Ovunque sorgevano edifici, grattacieli, case e negozi. La Natura non esisteva più in quel luogo, un tempo pieno di verde. Poi, però, qualcosa di ancora più grande ti turbò talmente tanto da costringerti a tornare nella tua amata casa. Per giorni quell'orrido pensiero ti bloccò ogni volta che volevi uscire di casa, solamente per sentire il sole sulla pelle e l'aria scompigliarti i capelli.

Avevi incontrato quello che poteva essere la più brutta malattia del mondo. E ti eri accorto che anche tu facevi parte di quella malattia. Il cancro del mondo non erano altro che gli esseri umani. Coloro che avevano ucciso con le guerre e per i motivi più stupidi, coloro che avevano ferito i compagni, tutti quelli che portavano il titolo di “essere umano” facevano parte di quella malattia che avrebbe distrutto il mondo.

Solo una persona sembrava essere degna della tua fiducia: aveva occhi blu e capelli azzurri, un viso dolce e una voce cristallina ed era tua sorella. Lei non era falsa, cinica, manipolatrice e nemmeno incantava gli altri con le sue parole. Lei era una ragazza vitale e dolce, con una parola buona per tutti. Aveva anche lei i suoi difetti, certo, ma aveva la grande dote di non lasciarsi trasformare in un mostro di ego e odio.

E questo era un grande passo avanti per l'uomo. Ogni volta che ti perdevi nei tuoi pensieri intrisi della sfiducia verso l'uomo, ti bastava vedere il sorriso della tua sorellina per tornare ad essere sereno.

Almeno lei era perfetta e non rappresentava il cancro più crudele per la terra in cui erano nati. E chissà che, con la sua presenza, anche gli altri ne avrebbero tratto i benefici.

 

Angolo dell'Autrice:

 

Allora, forse è meglio spiegarvi un po' di cose, eh? Si, direi di si. Innanzitutto la “Misantropia” è l'odio o la sfiducia completa nel genere umano. Come si “ottiene” questa caratteristica? Di solito donando fiducia ad una persona che sembra perfetta per poi rendersi conto che è completamente diversa da come l'immaginiamo noi. In questa storia, Kidou si risveglia “dall'incantesimo” del suo “Generale” e si accorge che molte persone sono come lui nel mondo. Dopo questo, prendendo esempio dalla citazione all'inizio del testo, si accorge anche che gli uomini stanno dilagando. E alla fine, si rende conto che l'unica umana che potrebbe essere perfetta è propria Haruna, sua sorella.

Ho utilizzato l'imperfetto e il passato remoto, cosa che si può fare secondo internet e la grammatica e quindi non ci dovrebbero essere errori. Ultima cosa: questa storia mi è venuta in mente grazie alla mia Senpai Niki, leggendo la parte di presentazione del suo gemello Lore. E ora, probabilmente, il senpai Lore si starà vantando che è un Dio sceso in terra o cose del genere.

Infine questa storia dovrebbe essere dedicata alla mia senpai Sissy, che compirà gli anni tra qualche giorno. Giorno in cui sarò occupata, probabilmente. Dovrebbe essere una fic per un compleanno ma è uscita depressa, scusa.

Come al solito sia le recensioni positive che quelle negative saranno accettate e avranno una risposta, molto probabilmente. Basta che le critiche, inoltre, siano costruttive.

Detto questo, vi saluto.

 

Summer.

   
 
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