Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Cissy_Malfoy    02/06/2013    0 recensioni
Questa Fan fiction parla di Draco ed Hermione. La Dramione mi è sempre piaciuta ed in questa storia è come se ci fosse una qualche cosa che li lega.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era dentro. Hermione Granger aveva attraversato, per il quarto anno consecutivo,la colonna che alla stazione di King's Cross, divideva il binario 9 dal binario 10. Hermione si trovava al binario 9 e 3/4. L'orologio aveva da poco superato le 10.40 e continuava con il suo ticchettio incessante. Il binario era pieno di gente che parlava, che camminava e che semplicemente aspettava le 11. Nel binario c'era calma, ma al tempo stesso agitazione. A Hermione era sempre piaciuto quel posto, fin da quando ne aveva letto sui libri. Salì su una panchina in cerca di una testa rossa e di un paio di occhiali. Eccoli! Scese da lì e si fece largo tra i nuovi e i vecchi studenti di Hogwarts. Mentre camminava Draco Malfoy, le diede una spinta."Spostati Mezzosangue!" urlò. Continuò per la sua strada ridendo e scherzando con i suoi amici Serpeverde. Hermione si guardò indietro. Che presuntuoso Malfoy! Era veramente cattivo! Tanto i Serpeverde erano tutti uguali: antipatici, presuntuosi egoisti e bastardi! Ritornò alla realtà e poi si diresse verso Harry e Ron. "Eccovi!!" Come state ?? " "Ma...ma non hai visto Malfoy?!?! Ora vado lì e gli faccio un bello Stupeficium!!" "No Ron, lascia stare, lo sai che Malfoy e il suo gruppetto è fatto così" Harry guardò l'orologio: "Andiamo... tra un po' il treno parte" Hermione andò a salutare i suoi genitori, prese le valigie e Grattastinchi e li caricò sul treno. Il trio si sistemò in una carrozza: Hermione al finestrino , Ron accanto a lei e Harry dall'altra parte. Dopo pochi istanti di episodi estivi e di discussioni sull'accaduto al campionato di quidditch, Hermione tirò fuori un altro argomento: "Harry hai fatto ancora quel sogno?" "No, credo di no..." "E la cicatrice??" "A volte brucia ma..." Non finì la frase perché qualcuno si presentò alla soglia della carrozza. Malfoy, Tiger e Goyle avevano appena bussato sul vetro. "Cosa volete?" Harry si alzò in piedi. "Tutto a posto Potter, vogliamo solo un posto, non ce ne sono più" ribatté Malfoy gelido. Harry, Ron e Hermione si scambiarono delle occhiate, come se ognuno leggesse nella mente dell’altro. "OK" Harry li fece entrare. "Spostati Weasley" disse Malfoy. Ron rimase fermo un secondo,come se non avesse capito, e poi rispose "Perché dovrei?" Malfoy buttò Ron nell'angolo e si sedette accanto a Hermione. "Malfoy!!" urlò Ron tutto scapigliato, rimettendosi a sedere. Ma lui non lo considerò nemmeno e iniziò a raccontare delle sue 'meravigliose' vacanze estive. “Be’ mio padre ovviamente non voleva andare in comunità babbane, così abbiamo fatto un po’ di giri a Diagon Alley e poi abbiamo isolato una casetta su mare che i babbani non possono vedere… ‘Solo maghi PUROSANGUE’ era questo il cartello che avevamo affisso sulla porta” e con quel “purosangue” voleva mettere a disagio Hermione, che sospirò. Ovviamente non gli dette molta importanza, dopotutto lui era solo Malfoy. Harry cercò di instaurare un dialogo con Hermione e Ron, ma era molto difficile , essendo tutti in parti diverse della carrozza. “E poi quest’estate ho trovato questi… ‘Grifondoro’ al campionato di Quidditch” continuò Malfoy. “Allora dovrebbero averti rovinato tutta l’estate” disse Tiger che si mise a ridere insieme a Goyle. Malfoy li guardò come per dire “ma cosa…?”. Harry accennò un sorriso: quei due leccapiedi erano considerati al fondo della società persino da Malfoy. Hermione intanto stava guardando fuori: campi vastissimi… E poi in fondo al panorama, eccola lì, la loro casa: Hogwarts. “Harry , Ron…!” “Zitta Mezzosangue, stavo parlando io!” Malfoy la interruppe, così Hermione, rassegnata, si appoggiò al finestrino, prese un libro e aspettò l'arrivo ad Hogwarts. “Siamo arrivati!” esclamò Ron, non appena il treno si fermò , con un agghiacciante fischio. Subito si separarono dal gruppo dei Serpeverde e scaricarono la loro roba. Andarono a salutare Hagrid, che però non potè dar loro molta importanza. Era sempre alto ed enorme, ma aveva qualcosa che lo rendeva familiare e piacevole, come fosse stato un secondo padre. Loro, seppur al quarto anno , di fronte a lui sembravano delle formiche. "Ciao ragazzi, scusate ma qua ci ho molto da fare... Quelli del 1º anno di qua!" " Ragazzi andiamo Hagrid è impegnato!" Disse Ron, sapendo di fare la figura di ‘capitan-ovvio’. Salirono su una carrozza , e in pochi secondi furono ai maestosi e imponenti cancelli di Hogwarts. A loro piaceva quel posto, così ‘sicuro’ così bello e illuminato. Si può dire che a loro piaceva più che a qualsiasi altra persona, ed è certo che a loro piaceva più di Malfoy. Lui non poteva evitare un secondo di offendere Silente, Hogwarts o i professori. Infatti mentre i tre, che poco prima erano con loro sul treno, gli passavano accanto, potevano giurare di aver sentito una cosa del tipo: “Dovrebbero ammettere solo i Purosangue, già la qualità di tutta la scuola è scadente , ma con tutti questi Mezzosangue e un Magonò tra il personale…”. Appoggiarono le valigie e il resto all'ingresso sotto il controllo di Gazza e poi salirono le scale che portavano alla Sala Grande. Nell'aria c'era odore di succo di zucca e di cioccorane, ma soprattutto c'era odore di casa. Sì, anche Hermione preferiva Hogwarts a casa sua. Forse per i libri, o per le lezioni, ma di una cosa ne era certa: l'estate era il periodo più brutto della sua vita. Con i suoi amici si sentiva, sì, ma non si vedeva mai. I suoi "amici" Babbani, erano antipatici e scontrosi, meglio non averci a che fare. Hermione, insieme a Ron e Harry, entrò in Sala Grande e prese posto tra i Grifondoro. Iniziò una lunga discussione con Ginny sul nuovo professore di Difesa Contro le Arti Oscure. Dopo poco entrarono quelli del primo anno, che subito iniziarono lo Smistamento, proprio come lei lo aveva fatto tre anni prima. Il Cappello Parlante iniziò la sua canzone, ma Hermione non lo ascoltò. Era asssorta nei suoi pensieri, tanto ormai la canzone la sapeva, si disse. E non le interessava neanche tanto dove sarebbero stati smistati i nuovi arrivati, non conosceva nessuno. Stava pensando e… Si sentiva osservata, come se ogni singola persona dentro al castello stesse osservando lei. Come se tutti gli occhi del mondo fossero puntati su di lei. Non applaudiva neanche quando qualcuno veniva smistato tra i Grifi. Forse era per quello che la stavano guardando… E invece era una persona sola. Si girò verso il tavolo dei Serpeverde e vide che due occhi azzurri la stavano fissando. Due occhi in cui ci si poteva specchiare, in cui ci si poteva perdere. E poi quei capelli… erano indescrivibili. "Draco..." sussurrò. "Cosa hai detto Hermione??" Chiese Ron. "Eh?? No. Io non ho detto niente" “Vabbè” Ron non gli dette molta importanza e ritornò a parlare con Seamus Finnigan su una questione molto interessante: alla prima uscita ad Hogsmeade avrebbero comprato le cacca bombe. Intanto Hermione stava fissando a sua volta Malfoy che distolse lo sguardo. "VOLETE?" Hermione sobbalzò sul posto, e si risvegliò da uno stato di trance. "No, grazie, Fred!" Rispose Ron. "Cosa sono?" Chiese Neville. "Merendine Marinare" rispose George "E comunque si ringrazia anche me Ron" Hermione sospirò. Tornò al suo libro finché Silente non dette la buona notte e così tutti andarono ai propri dormitori. 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Cissy_Malfoy