Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Nikon_    02/06/2013    1 recensioni
Si incontrarono solo una volta. Lei passava per cercare un muro, lui scriveva, assorto nel guardare la lamiera dei depositi. Vide una piccola ragazza dai lunghi capelli rosa, una coroncina di fiori tra i capelli, short a vita alta e maglietta dei Nirvana, tutto incorniciato da calze rosa e viola e anfibi.
Lui sorrise, sapeva che era lei.
Lei rise, sapeva che era lui.
Non c’era altro da dire.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Pink love

 





 


Lei studiava arte all’università. Faceva la guida nel museo di arte moderna della città, le piaceva abbastanza, anche se il più delle volte si limitava a passare matita e carta alla vera guida, e doveva rimanere ai margini. Quello che davvero le piaceva del suo lavoro era potersi sedere per terra, proprio lì, sul pavimento, a fine turno, e provare a dipingere qualche quadro.
Non era tanto brava nel disegno quanto nell’amare l’odore del colore, della china e delle mine temperate. Le piaceva quel leggero sapore di “olio su tela” che sentiva solo lei, le piaceva la staticità di qualcosa che rimaneva conservato per sempre ed esposto su un muro. Quando usciva dal museo prendeva la metro, e poi scendeva sempre una fermata prima. Sceglieva un muro che le piaceva e raccontava un po’ della sua giornata con un graffito. Sempre progettato sul momento, quasi sempre con qualche pennarello indelebile.
Era una specie di piccolo caso, il writer che decorava i muri della metropolitana. Il sindaco avrebbe voluto cancellare quei disegni dal muro, ma un mucchio di ragazzi avevano manifestato e visto che anche a lui piacevano aveva lasciato perdere.
Davano allegria, e non erano volgari.
Lei però non ne sapeva niente, quando arrivava a casa era sempre tardi e doveva studiare, non aveva il tempo di leggere un giornale o guardare la televisione. Non sapeva di essere il piccolo caso della città.
Lui studiava filosofia. Aveva scelto la facoltà il giorno stesso del diploma così, di getto. Non era mai stato un genio a scuola, anzi, era troppo impegnato con gli amici e le ragazze, ma filosofia gli piaceva, ed aveva voti altissimi. Forse aveva trovato la sua strada. Non passava giorno, mentre lavorava come bibliotecario, che non si chiedesse “che vado a fare dopo la laurea?”. A lui piaceva proprio l’idea di fare il filosofo, di pensare a qualche grande problema e scriverlo, e fantasticarci ed aprire la mente. Era un lavoro impegnativo, per lui, un po’ come un matematico che cerca di rispondere a un quesito con una funzione o a uno scienziato che risponde con una formula a una domanda.
Finiva il turno in biblioteca alle sei, sei e mezzo, tranne quando aveva lezione che finiva tre ore dopo. In ogni caso, prendeva la metro. Scendeva due fermate prima di casa sua, perché sapeva che c’era una cosa che lo colpiva molto.
Qualcuno faceva splendidi graffiti su quei muri. A volte erano ritratti, a volte solo forme astratte, ma lui li amava alla follia. Erano molto conosciuti nella loro città, ed era anche venuto a manifestare quando il sindaco voleva cancellarli. Amava quel qualcuno che dipingeva con solo dei pennarelli indelebili e dolcezza. Si metteva proprio accanto ai dipinti, e scriveva. Frasi sconnesse, metteva una virgola a ogni respiro, un punto ogni volta che si toglieva il pennarello dalle mani per muovere le dita intorpidite.
Poi se ne andava, sognando di incontrare il writer.
Lei leggeva sempre quello che lo scrittore scriveva accanto ai suoi graffiti, e le piaceva da morire.
Lui studiava ogni tratto di quello che lei ritraeva.
Si incontrarono solo una volta. Lei passava per cercare un muro, lui scriveva, assorto nel guardare la lamiera dei depositi. Vide una piccola ragazza dai lunghi capelli rosa, una coroncina di fiori tra i capelli, short a vita alta e maglietta dei Nirvana, tutto incorniciato da calze rosa e viola e anfibi.
Lui sorrise, sapeva che era lei.
Lei rise, sapeva che era lui.
Non c’era altro da dire.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Nikon_