Vedere quella ragazza attaccata al mio Louis mi distruggeva. Le sue braccia erano sempre intorno al suo collo appena varcavamo la soglia di casa insieme, davanti alle macchine fotografiche, e gli occhi di Louis sempre puntati sul mio sguardo perso mentre gli osservavo.
-Passerà, Harry. – mi sussurrava nei nostri momenti di intimità –Un giorno potremo uscire di casa mano nella mano, e far vedere al mondo che non c’è nulla di male in noi. Anzi. –
Cercava di consolarmi così, mentre vedevo Eleanor affezionarsi sempre di più a lui, e lui ricambiare con tenere parole il suo affetto.
Me ne andai sbattendo la porta, stanco di osservare quella scena che proseguiva ormai da ore: lei lo stringeva ogni giorno più forte a sé e lui non dava segni di fastidio. Non era quella la vita che desideravo. Volevo prima di tutto poter essere me stesso, e in secondo luogo avere tutto quello che stavo vivendo. Gli occhi blu di Louis seguirono i miei movimenti con aria triste, fino alla porta, quando Eleanor gli fece distogliere l’attenzione da me con un bacio che lui non ricambiò.
-Harry!- Gridò, mentre sbattevo con furia la porta alle mie spalle.

***

“Non puoi piangere per lui.” Mi ripetevo, mentre l’aria invernale di Londra raffreddava le lacrime che solcavano la mia guancia. Ma più me lo ripetevo, più pensavo a tutto quello che stavo passando con Lui. A tutti quei “ti amo” soffocati sotto le lenzuola, dopo un lungo bacio; a tutti quegli abbracci in pubblico interrotti; ai piani che ogni giorno, davanti al tavolo in salotto, ci promettevamo di realizzare insieme.
Era “insieme” la parola d’ordine. E quella parola non significava né “solo Harry” né “Louis e Eleanor, e se vuole anche Harry”. Significava “Harry e Louis, per sempre”.
-Harry! Fermati, ti prego!- mi bloccai di scatto quando riconobbi la voce di Louis, asciugandomi con la manica della giacca le lacrime che continuavano a scendere insistentemente sul mio viso. Mi voltai e sorrisi inconsciamente, vedendolo corrermi incontro col fiato corto e le braccia spalancate, pronte ad accogliermi in un abbraccio. Mi avvicinai a lui a passo lento, ammirandolo in tutta la sua bellezza. Il ciuffo spettinato pieno di gel cadeva sulla sua fronte come ai vecchi tempi, quando non c’erano divieti, quando darci la mano in pubblico non era vietato.
Soffocai il viso sulla sua spalla quando mi strinse forte a sé, assaporando il suo profumo.
-Ho detto a Eleanor che mi sono stufato di fingere, che tra noi è “finita”. – sussurrò al mio orecchio, marcando con la voce la parola “finita” e facendomi alzare la testa dalla sua spalla, perplesso.
-Non puoi fare una cosa del genere, Louis. Ricordi la Modest? –
Lui scosse la testa –Non mi importa. Sei tu quello che voglio Harry, al diavolo tutto. –
Non controllai i miei movimenti dopo quelle sue parole. Ignorai il fatto che intorno a noi si fosse formata un enorme massa di curiosi e che la nostra relazione avrebbe dovuto rimanere segreta ancora per un po’ e lo baciai. Lo baciai con tutta la forza e tutto l’amore che potevo avere. Strinse il suo petto contro il mio ancora più forte mentre tutto ciò stava accadendo, e sentii un lieve sorriso sulle sue labbra, ancora premute sulle mie.
-Ti amo Harry. – sussurrò, incrociando le sue iridi blu con le mie e mentre le nostre mani si univano per diventare una sola.
Era quello “l’insieme” che intendevo. Harry e Louis. Insieme. Per sempre.