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Autore: thebestefp    02/06/2013    4 recensioni
.... "Fabio… " disse Lidja, ma non fece neanche in tempo a finire la frase che Fabio la interruppe " Sono tornati… " La stanza si riempì di dubbi, domande, paura. " Quindi anche Nidhoggr, Ofnir, Nida e Ratatoskr??? " intervenne Ewan. " Credo proprio di sì " ...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FEARS

Sofia sbattè le palpebre un paio di volte: era davvero debolissima. Guardò la sua stanza, bella e bianca come sempre. I balconi erano ancora aperti, anche se fuori era buio. Le tende coprivano il paesaggio notturno, non facendole vedere il riflesso della luna sul lago. I raggi lunari che riuscivano a penetrare le bianche tende illuminavano la stanza. Accanto a lei, nel suo letto c'era Fabio. I suoi ricci dorati erano spettinati, adagiati comodamente sulle coperte, il suo bel viso era rovinato da qualche graffio, ma anche se dormiva la sua espressione era contratta dalla preoccupazione. Spostò lo sguardo per la camera, girandosi quel tanto che le permettevano le ferite ancora doloranti. Vide che nelle due sedie accanto al letto c'erano Chloe e Karl addormentati anche loro, mentre Lidja ed Ewan si riposavano seduti sopra alla scrivania. La testa della ragazza era appoggiata alla spalla del ragazzo, mentre si tenevano la mano. Cercò di alzarsi ma sbilanciandosì andò a finire addosso a Fabio che si svegliò... Ci mise un po’ di minuti per riprendersi dal sonno, quando Sofia fu certa che era ritornato dal mondo dei sogni chiese con voce insicura << Come stai?>>  << lascia stare come sto io, tu come ti senti? >>  << Bene >> mentì Sofia mettendosi a sedere, togliendosi da quella posizione imbarazzante. Ma un gemito le uscì di bocca, nonostante tutti gli sforzi di trattenersi dall'urlare dal dolore. Fabio inarcò un sopraciglio << Sicura? A me puoi dirlo. Io ti posso aiutare, perchè ho visto. >> << Visto? Visto cosa? >> << Ofnir che ti attaccava. >> Sofia si tranquillizzò. Lui poteva capire... << Ok >> e iniziò a raccontargli degli incubi, di Ofnir, delle ferite, di Thuban. Ora Fabio poteva esserne sicuro: quello che aveva visto era tutto vero. Poi fu la sua volta: le raccontò della visione, di Eltanin e di quando era entrato nell'incubo. << Fabio, ho paura... >> disse infine Sofia. << E di cosa? >>  << Di addormentarmi, che Ofnir ritorni nuovamente per uccidermi >> gli confessò. << Non aver paura, ci sono io qui con te >> disse allargando le braccia in modo da poter abbracciare Sofia, che vi si tuffò in mezzo ignorando il dolore. Fabio prese ad accarezzarla e la ragazza fu subito tranquillizzata al tocco delle sue dita. Quell’abbraccio era pieno di amore, le sue mani continuarono a scendere e a salire sulla sua schiena. Poi, il ragazzo spostò una e la appoggiò sulla sua guancia, ancora un po' calda per via della febbre. Le alzò il viso e collegò le proprie labbra con quelle di Sofia, erano calde e morbide. Era qualcosa di magico. Sofia, in quel momento, sentiva di essere protetta, sapeva che lui c'era. Schiuse appena le labbra, accorgendosi che Fabio aveva fatto lo stesso, e le loro lingue si incontrarono, per poi muoversi assieme, come se stessero ballando una danza senza fine. Sofia affondò le dita nei morbidi ricci di Fabio scompigliandoli, mentre lui la teneva stretta per la vita, come se non volesse farsela scappare di nuovo. Si staccarono per mancanza d'ossigeno, ma continuarono a guardarsi negli occhi. << Aspettami qui, io ritorno subito >> le disse Fabio allontanandosi dalla stanza per andare a prendere un po' di disinfettante, le pomate e delle bende per curare le ferite di Sofia. Nella sua mente c'era solo spazio per lei, la ragazza dai capelli rossi e quegli occhioni verdi di cui si era innamorato. Ora stava male e aveva bisogno di tutto il suo aiuto. Seguito dal rumore delle sue scarpe da ginnastica sul pavimento, ritornò in camera, le curò le ferite e poi, dolcemente, l'aiutò a stendersi. Poi, si sedette sul bordo del letto ma Sofia si spostò in modo da lasciargli più spazio. Allora, anche Fabio si stese sul letto. Sofia si accoccolò a lui, con la testa appoggiata al suo petto mentre Fabio iniziò ad accarezzarle la testa. << Non mi abbandonare... >> lo supplicò Sofia guardando dritta davanti a se << Non potrei mai farlo >> le rispose lui prima di schioccarle un bacio tra i capelli rossi. Si addormentarono così: abbracciati l'uno all'altra...

 

Quando Ewan aprì gli occhi si ritrovò seduto al tavolo nella camera di Sofia, e Lidja dormiva ancora appoggiata a lui. Le parve bellissima: i capelli corvini che le scendevano lisci lungo la schiena erano un po' spettinati e le labbra rosee erano leggermente schiuse. Lei era sempre stata la più determinata, coraggiosa del gruppo, la più sicura di sè, ma Ewan era riuscito a conoscere anche il lato dolce e affettuoso del suo carattere. Guardò le loro mani ancora intrecciate: da quando erano andati insieme a Palermo per recuperare uno dei tre frammenti del frutto di Thuban erano inseparabili. Tra non molto sarebbe stato il compleanno di Lidja ed Ewan le voleva fare una sorpresa, qualcosa di speciale. Aveva pensato ad una collana nella quale c'era scritto il suo amore per lei o, comunque, qualche parola dolce. Avrebbe dovuto chiedere consiglio a Sofia, visto che lei e Lidja erano migliori amiche. Spostò dolcemente la mano della sua ragazza dalla sua, Lidja fece qualche lamento, ma non si svegliò. Leggero percorse la stanza e uscì. La casa era silenziosa, il prof aveva preso l’abitudine di rifugiarsi in biblioteca a leggere libri riguardanti leggende per poi addormentarsi nella poltrona. Rimase a fissare le vecchie scale per qualche minuto, poi piano come era uscito dalla camera di Sofia scese al piano di sotto. Andò in bagno a lavarsi la faccia per far andare via del tutto la sonnolenza che ancora gli girava intorno… L’acqua era fredda a contatto con la sua pelle calda. Si guardò allo specchio,  i capelli erano spettinati, la pelle era più chiara del solito e le palpebre erano rosse. Aveva un aspetto tremendo. Diede un ultimo sguardo alla sua immagine riflessa prima di tornarsene in camera. E solo allora notò un particolare che da tanto non vedeva, da mesi… il neo sulla sua fronte non era più un neo normale come negli ultimi tempi. Era più violaceo! Kuma stava tornando dentro di lui! Provò subito a usare il suo potere. Chiuse gli occhi, si concentrò, quasi poteva già sentire la sua forza di drago scorrergli nelle vene. Aprì gli occhi, sperando di vedere la sua mano trasformata in una zampa di drago, ma non fu così. Era quella di sempre: chiara, rosea con la pelle liscia e non coriacea, squamosa come quella di un drago. Si sentiva pungere gli occhi, le guance bagnate. << Ewan >> si girò, sua sorella era accanto alla porta del bagno. Già, è vero, si era dimenticato di chiuderla. << Perchè piangi? >> chiese Chloe vedendo le guance bagnate a gli occhi arrossati del fratello. << Vedi, mi stavo guardando allo specchio quando ho notato che il neo era un po' viola così ho provato a concentrarmi per vedere se Kuma è veramente tornato ma non è successo nulla, quindi suppongo che Fabio ci abbia preso in giro con uno scherzo di cattivo gusto. Io ero contento che i nostri draghi fossero tornati... >> Ewn all'inizio, quando Fabio aveva detto che erano tornati, era felice di avere ancora il drago viola in lui. Non importava se c'erano cattivi da combattere perchè con lui ci sarebbe stato Kuma, il quale lo consolava e lo aiutava. La cosa più di tutto gli bruciava la bugia di Fabio. Aveva iniziato a fidarsi di lui perchè lo credeva diverso, ma, a quanto pare, non era mai cambiato. << Ewan... Fabio non ha mentito. Guarda... >> Chloe gli si avvicinò e gli mostrò l'artiglio viola che aveva al posto di una mano. Il fratello lo guardò incredulo, poi Chloe lo girò verso lo specchio. Solo ora riusciva a vedere delle ali membranose dietro alla schiena. Come aveva poturo non credere a Fabio e sopratutto a Lidja? Dentro di lei era ritornato Rastaban, non poteva non averle creduto. Gli aveva detto che grazie alla sua telepatia che aveva scoperto che Sofia e Fabio erano erano in pericolo. Ewan abbracciò con forza sua sorella. << Andiamo in giardino a riprovare i nostri poteri? >> gli chiese Chloe già sapendo la risposta del fratello. << E me lo chiedi? >> Insieme uscirono dal bagno e si avviarono all'esterno della villa ottocentesca del professore. Quando furono in giardino si sistemarono uno davanti all'altra. Ewan aveva ancora le ali violi mentre Chloe l'artiglio di Kuma. Si concentrarono entrambi per creare un tornado e un fulmine, ma quello che, in verità, riuscirono a fare fu un venticello che vorticava appena e un fascio di luce che si spense subito. Riprovarono ancora, ancora e ancora ma sempre con lo stesso risultato. Alla fine si stesero asul prato sfiniti. Nell'anno in cui i loro draghi erano mancati loro erano diventati più deboli, molto deboli, tanto da non riuscire più a creare un semplice tornado e un fulmine. Rientrarono sconfitti, andando ognuno nelle proprie camere a pensare.

Ewan salì le scale diretto verso la propria camera da letto. Quandò aprì la porta che conduceva alla stanza vide le pareti ricoperte da poster e mensole piene di cd. Si buttò sul letto, stanco e sconfitto. Mille domande gli passavano per la testa, così si alzò e raggiunse la sua bellissima chitarra classica appoggiata in un angolo della stanza. Si sedette nuovamente sul letto e, con lo strumento sulle gambe, prese a suonare. Oltre per divertimento, pizzicava quelle corde anche quando era triste, arrabbiato, sconfitto, per distrarsi. Ora era uno di quei momenti. Così, pian piano la paura lo abbandonò. La paura di non riuscire più ad evocare i suoi poteri, di non essere forte come un anno prima, di non riuscire a sconfiggere Nidhoggr di nuovo...

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Gre: << Ed eccoci qui! Vi siamo mancate? >>
Bea: << E lo chiedi anche? Ma certo che sì! >>
Gre: << occheeeiii... avete visto le nostre coppiette? >>
Bea: << Cuccini! Che carini che sono i nostri piccioncini! :-* Vi è piaciuto questo capitolo?
Gre: << Avete visto che dolce Fabio? <3 <3 <3 >>
Bea: << Mamma mamma... che figo... ed Ewan non è da escludere. Quanto carino è quando suona la chitarra? >>
Gre: << Tanto :) E si vede che è proprio cotto di Lidja <3 >>
Bea: << Sì... Chissà che regalo le prenderà <3 uhhh, più aventi andrete più vi piacerà la nostra FF! >>
Gre: << O almeno speriamo.... ma sì! :) Siamo solamente al capitolo 5!
Bea: << Esatto! E se poi vi piacciono le cose intriganti state leggendo la FF giusta... sempre speriamo...
Gre: << Prprio così! *rivolta a Bea* Dici che li stiamo incuriosendo?
Bea: << Secondo me si :) Beh, ci si vede (?) al prossimo capitolo! >>
Gre: << Alla prossimaaaaaaaaaaaaaa!!!!! >>

  
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