Un giorno come un altro, un'ora come un'altra... Oh, ma no. Giorno 2 giugno 2013, ore 19 in punto.
A casa ad annoiarmi, invece che in discoteca a festeggiare il compleanno come una qualsiasi 20enne. Persino Feli stasera si diverte, mentre io posso ambire al massimo a un giornale da leggere. Visto che io e mia sorella siamo discrete, e l'anno scorso abbiamo fatto un festone che, a confronto, le feste di Russia coi loro litri di alchool che scorrono sono feste per bambini e aranciata, quest'anno la festa non la facciamo. Auguri e pacchetti ce li hanno dati stamattina al meeting mondiale, svoltosi questo mese a casa nostra.
Din Don! Il campanello. << Arrivo! >>  Apro la porta. << Chi è? >> É un enorme mazzo di margherite e rose. Ma scherziamo? Il mazzo si abbassa, scoprendo due occhi azzurri e dei capelli biondi tirati all'indietro. 
<< Sono Ludwig. >>  << Oh, il crucco. Entra, mia sorella si sta preparando. >> Ecco come si divertirà la mia sorellina. Un appuntamento romantico col fidanzato. Che poi sarebbe quel crucco di Germania.
Entra, si guarda titubante intorno, poi va a sedersi sul divano. Io mi siedo accanto a lui. C'è un silenzio agghiacciante, oltre che molto imbarazzante, interrotto dall'arrivo di mia sorella, in procinto di infilarsi un orecchino.
<< Chi era onii-san? Oh, ciao Lud! Vee~ >> Finisce di appendersi all'orecchio sinistro quel cristallo iridescente e corre ad abbracciare il fidanzato, schioccandogli un bacio sulla guancia. É carina, ma sono sicura che ha appena finito di passarsi la piastra arricciacapelli. I capelli, raccolti in una coda bassa lasciata cadere morbidamente su una spalla, sono lucidi, probabilmente ha usato il (MIO) balsamo al miele e olio di camelia; un velo di ombretto e un'ombra di matita secondo i suoi costumi di ragazza semplice quantomeno nell'aspetto, e il vestito a "strati" di tulle di tonalità crescenti di malva, con una cintura lilla che si chiude sul retro con un grande fiocco, che le regalai io l'anno scorso, abbinato agli orecchini di cristallo e al collieur Swaroski. Come cornice i sandali alla schiava bianchi con una gemma violetto e tacco basso. Ha fatto vestire a "festa" anche me: top rosso con inserti in pizzo neri, gonna svasata sempre rossa e sempre con inserti neri e "ondosi" e decollète rosse -tacco 15!- con cinturino, foulard nero attorno al collo e guanti corti, a mezze dita, neri. Poi mi ha raccolto i capelli in una crocchia che lascia ricadere due ciuffi accanto al viso, domando la frangia con un fermaglio rosso. << Onii-san, non mi aspettare, se torno, tornerò piuttosto tardi >> Mi fa l'occhiolino. Sì, sorella, capisco cosa vuoi dire. << Ok. Divertitevi >> Sorride. E sol ora si accorge dei fiori che "Mr. Cruccolandia" le sta porgendo. << Ma... Lud ma sono bellissimi! Vee~ grazie! >> E giù altro bacio, prima di mettersi a studiare con occhio critico il mazzo. Prende due rose lilla e due margherite sempre lilla, e si mette una rosa e una margherita fra i capelli a mo' di fermaglio, mentre le altre due vanno sul fiocco della cintura del vestito. Poi prende tre rose, due rosse e una nera, e va a sistemarle tra i miei capelli, come per le sue. << Così sei molto più(POWA! Cit. Autrice) carina onii-san! Bene! Ora andiamo. Mi raccomando, comportati bene, ve! >>  Sorrido. In fondo in fondo, è la mia sorellina, non smetterò mai di volerle un mondo di bene. << Ok, ok, ma ora andate e divertitevi! >> Li spingo fuori e chiudo la porta, per poi andare a spiarli dalla finestra, solo per vederli andare via mano nella mano, con le dita intrecciate. << Tsk. >> Chiudo le tende, e vado ad accasciarmi sul divano, riprendendo tra le mani la mia rivista, IoDonna. Ma nemmeno 5 minuti dopo il campanello suona nuovamente. Poi suona di nuovo, e poi di nuovo, a cascata. << Arrivo, arrivo... >> Apro la porta. << Sappi, chiunque tu sia non compro nulla. >> E la richiudo senza guardare in faccia il ragazzo fuori dell'uscio... che però infila un piede all'interno, impedendomi di chiudere. << Ehi, Lavi, così si trattano gli ospiti? >> Mi volto di scatto. << Antò...? >> Lui sorride, smagliante, offrendomi un mazzo di margherite verdi, bianche e rosse, e mi abbraccia di scatto, posando i fiori sul tavolino accanto alla porta, soffiandomi dolcemente nell'orecchio. << Buon compleanno, mia principessa. >> Sorrido, e ricambio la stretta. << Grazie, bastardo. >>   **********      IvyLotus' corner Buonsalve a tutti! Eh, che dire, questa l'ho partorita il primo giorno di elezioni della mia città (il 26 maggio u.u),,ma preferisco pubblicarla in concomitanza con il compleanno di Italia e Italia. Perché è il loro regalino. Ah, e sì, amo le due fem!Italy, penso si sia capito. Comunque, certo alcuni si staranno chiedendo perché Antonio chiama Lavina "principessa": lo fa in richiamo al nome che le ho attribuito, Lavinia, nome di, appunto, una principessa centralle nell'ultima parte dell'Eneide. Sto divagando, ergo vi saluto, e RECENSITE, perché sennò faccio credere a Svezia che siete Finlandia e vi faccio violentare brutalmente dal nostro svedese!!!!