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Autore: Cheyun    02/06/2013    0 recensioni
Silvia Zitrone era una quindicenne come tante, ma se dovessimo fare un confronto tra lei e gli abitanti della città in cui vive, noteremmo subito la sua diversità...
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Silvia Zitrone era una quindicenne come tante, ma se dovessimo fare un confronto tra lei e gli abitanti della città in cui vive, noteremmo subito la differenza:
Non era molto alta e aveva una corporatura agile, nonostante l'esilità e la gracilità. La sua pelle era candidissima. Solo la pallida luna potrebbe eguagliarla; erano le rosee goti a spezzare quel pallore. Il suo viso era dolce e armonioso. Gli occhi color ice-berg le conferivano un'espressione glaciale, anche ogni qualvolta che era felice; erano penetranti al contempo, proprio come lo stesso ice-berg che rese il Titanic un relitto sul fondo dell'oceano. Aveva il naso alla "francesina", ma lei non era francese. La sua bocca era piccola e con le labbra sottili, e il suo sorriso... Aveva una folta e lunga chioma argentata; onde d'argento le corniciavano il viso ovale. Era una ragazza tedesca. Una bellezza ariana.
La sua sola presenza trasmetteva serenità, però era una ragazza introversa. Non era riuscita ad adattarsi nella città in cui si era trasferita, Tokyo. La metropoli era troppo caotica per i suoi gusti, abituata com'era alla quiete del suo paesello natio, Bergteheide, nei pressi di Amburgo.
Tokyo era molto caotica e popolosa, composta quasi  interamente da grattacieli, automobili, giganti schermi pubblicitari. I giapponesi, sopratutto a Tokyo, erano persone effervescenti ed eccentriche a volte, dopotutto è proprio lì che sono nati i manga e gli anime.
Bergteheide è un paesello tranquillo che conta pochi abitanti. Ha un aspetto sobrio e rustico, con casette in legno colorato, dal tetto appuntito di paglia; però ci sono alcune zone con case moderne a schiera somiglianti a quelle delle bambole. È un paese verdeggiante, circondata da un bosco. Lì regna il silenzio.
Ma perché Silvia si era trasferita a Tokyo lasciando quel paradiso terreno?
Dovere sapere che suo padre, Jörgen Zitrone, era un brillante quanto affascinante duomo d'affari, proprietario di una raffineria ad Amburgo, venuto a Tokyo per comprare delle azioni e contrattare con i giapponesi per aggiudicarsi la direzione di una centrale nucleare. Era una situazione temporanea, ma nel caso in cui fosse riuscito a concludere l'affare, si stabilirà lì con la figlia e la nuova compagna; alquanto probabile dato che a tutti farebbe piacere avere come direttore un duomo affascinante e carismatico come Jörgen Zitrone.
L'attraente, ricchissimo vedovo trentaseienne sembrava uno di quei divi hollywoodiani: altissimo, atletico e dalle forti braccia, capaci di sorreggere e proteggere anche la donna più diffidente; aveva la carnagione chiara e il viso dai lineamenti mascolini ma non molto marcati; occhi glaciali che esprimevano il suo animo, naso dritto e lungo, bocca grande con una dentatura perfetta, appena intravisibile dai suoi sorrisi accennati, esprimeva di rado le sue emozioni; i capelli biondi erano sempre tirati all'indietro, nemmeno il vento più infausto li avrebbe scomposti; suoleva indossare giacca e cravatta, che addosso a lui conferivano un aspetto impeccabile e diligente.
Jörgen perse la moglie, assassinata.
Silvia odiava Tokyo proprio perché le portò via la madre e le diede una futura matrigna.
La madre di Silvia, Dorina Eiler, fu rinvenuta in un parco, morta per strangolamento. Nessuna traccia. L'assassino era svanito nel nulla.
L'anno seguente Jörgen si fidanzò con la ventottenne brasiliana Marisol Gomez, donna avvenente quanto volgare, dalla pelle color zucchero caramellato e gli occhi neri a mandorla. Sembrava selvaggia e difficile da addomesticare. Aveva il naso schiacciato, le labbra rosse e siliconate somiglianti a dei canotti; folta chioma riccia e corvina; seni spropositatamente modificarti dal chirurgo più capace grazie ai soldi dell'attuale fidanzato, che teneva sempre in esposizione come due grossi trofei, con una scollatura da urlo.
I due si conobbero in una taverna di mal costumi, non che Jörgen le frequentasse, dopo una cena di lavoro.
  
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