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Autore: Botan    19/12/2007    3 recensioni
"Sognare qualcuno, cantare per qualcuno, vivere per qualcuno. Per lei.
Kouga lo sa. Sa benissimo quanto quel canto male gli farà."
Fanfic ambientata dopo la fine dell'episodio 11.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei era lì, Kaoru, su quella spalla forte ma in quel momento tanto fragile e tesa

                                                Vivo per lei

 

 

 

 

Lei era lì, Kaoru, su quella spalla forte ma in quel momento tanto fragile e tesa.

La spalla di un ragazzo muto, riservato, ma al tempo stesso valoroso, combattivo, pronto a tutto pur di proteggere gli umani, e di proteggere lei.

Kouga, introverso e tacito come non mai, seduto su quella lunga gradinata gelida, aspettava impaziente il risveglio della sua protetta. Quella ragazzina ostinata e piena di sogni, dallo sguardo dolce ma a volte esigente. Un piccolo ed ingenuo scricciolo saturo di luce d’orata, quella luce che lo attrae, e lo fa sentire vivo.    

Soffia gelido, uno spiffero di vento, intorno a loro. Kaoru ha freddo, trema flebilmente, anche se ancora assopita in chissà quali sogni. La stanchezza è tanta. E’ spossata la pittrice, priva di forze che solo il sonno riuscirà a ricompensarle. Perdere l’anima, per poi riaverla dopo chissà quanto tempo, è come restare al buio per interminabili ore, e poi rivedere d’incanto la luce. Gli occhi bruciano, le palpebre calano, si fatica a tenerle aperte.

Così è anche per lei, che pochi attimi prima non riusciva a restare in piedi, le gambe tremanti, la voglia di crollare in un lungo sonno ristoratore, il desiderio di fermarsi lì, all’aperto.

E poi, confusa Kaoru, sente la stretta di qualcuno che le sta accanto, cingerle la vita, farla sedere per riacquistare le forze. E ancora, Kaoru, sente il bisogno impellente di lasciare che il capo le scivoli verso sinistra, fino a fermarsi su quella spalla forte che le sta accanto.

 

Kouga la osserva. Con l’espressione disorientata, la bocca dischiusa, tremante. Vorrebbe replicare, lui, ma rimane incerto. L’ardire di alzarsi, di scuotere quel corpicino assopito, sfiora i suoi mille pensieri, senza però concretizzarsi sul serio.

Un sottile attimo ricco di sfumature, è quello lì. Un paesaggio da poco dipinto, con la pittura fresca e brillante, e l’odore intenso del colore.

C’è la lunga gradinata.

C’è una notte scura.

C’è una luna nascosta.

Ci sono le luci dei lampioni.

Ci sono case in lontananza.

E in quella stessa lontananza, c’è un ragazzo che canta sottovoce, con il capo rivolto all’insù, perso nel firmamento di quella sera incantata.

Kouga lo osserva. Il suo fine udito si tende. Perfino Zarba, l’anello chiacchierone, ascolta quieto.

E poi, arrivan le parole, la melodia scorre e avvolge tutto, perfino un cuore pieno di dolore che lotta giorno e notte, per proteggere il suo più grande amore.

 

 

Vivo per lei e non ho più battiti regolari al cuore

Solo una febbre che va su fino a quaranta e più d’amore

Non mi vergogno a dirlo, sai

che da Natale scorso in poi, vivo per lei la notte e il giorno.

 

 

Può lui, il ragazzo dall’infanzia difficile, vivere per qualcuno, e non solo per uno scopo?

La vergogna è tanta, e lui lo sa, solo il pensiero di averla accanto, lo rende teso più che mai. 

 

 

Vivo per lei le sere che studia e combatte con il sonno

Poi si addormenta accanto a me col libro aperto per inganno

 

 

Vive per lei, quello sconosciuto con il naso all’insù che sta cantando. Una lei così speciale tanto quanto la lei di quel flemmatico cavaliere d’oro.

Addormentata è Kaoru. Con un’espressione beata, tranquilla. Addormentata accanto a lui che quiete dentro più non ha.    

 

 

Io non esisto per i suoi

Anche se sanno tutto ormai

Sanno che canto, sogno, e vivo per lei.

 

 

Sognare qualcuno, cantare per qualcuno, vivere per qualcuno. Per lei.

Kouga lo sa. Sa benissimo quanto quel canto male gli farà. Eppure continua imperterrito, ad ascoltare, a calare quello sguardo pieno di dolore verso il fondo della gradinata, a capire, a sentire il suo corpo farsi sempre più caldo. Ad ascoltare il suo io più nascosto.

 

 

Quante notti al pianoforte

dopo mille sere storte

a finire giù per strada gridando alla luna “io vivo per lei”.

 

 

I suoi occhi tristi si alzano in su, sempre più su, oltre le nuvole che celano il fatato satellite. Kouga lo intravede brillare a stento dal retro di quel manto che gli fa da coperta, e lo nasconde nel cielo e dal resto del mondo.

“E’ una sensazione strana” pensa lui, con quel nasino all’insù proprio come quello del cantante misterioso. Tremanti i suoi occhi, scosso il suo impassibile animo. Strano è tutto ciò.

 

 

Vivo con lei ma la realtà è fare due conti in fondo al mese

Poche lezioni e il piano bar

ci bastano solo per le spese

Vivo per lei adesso che sento l’amore dentro me, forte gridare al mondo “ io vivo”.

 

 

Sentire amore per lei. Che sia questa, la stranezza?  

La dolcezza celata di quel ragazzo, è infinita. Neppure lui lo sa, o finge di non sapere. Forse perché male gli farà?

 

 

Come un fiume verso il mare

 

“vivi di lei adesso che”

 

Acqua dolce contro il sale

 

“vive l’amore dentro te

 

 

Vive l’amore dentro il suo duro cuore. Sta germogliando poco per volta. Difficile sarà, per il suo orgoglio e la sua ferma ed impassibile rigidità, accogliere lo strano sentimento che un po’ paura, per la prima volta, davvero gli fa. 

 

 

Siamo corpi in un abbraccio,

due fette di pane d’amore.

Vivi di lei adesso che vive l’amore dentro te

 

 

Kaoru trema ancora, mentre un alito di vento la accarezza. Impacciata è la mano di Kouga che senza un perché, si decide a cingerla a sé. Ancora una volta, brividi dentro il suo animo turbato, tremori nei suoi occhi, sussulti nel suo respiro celato. Strano ancora tutto è.

 

 

Libera il cuore e grida io vivo,

io vivo per lei.

 

 

Ad un Cavaliere Mistico si insegnano tante cose. Combattere, difendere e difendersi, trovare la forza per affrontare e superare gli irti ostacoli della sua perenne lotta ma… nessuno gli insegna a liberare le proprie emozioni, e a vivere gridando a squarciagola, fino a che fiato non ha.

 

 

Lei è l’anima del sole

 

“vivi di lei adesso che”

 

Una luce in pieno amore

 

“vive l’amore dentro te

 

Col respiro suo più interno, mi scioglie l’inverno e vivo per lei.

 

 

Un inverno nel suo gelido corpo, forse si sta per placare. Non subito, però. Tempo ci vorrà, e di quel tempo lui ne avrà.

Sarà ancora lunga, la strada da fare.

Kouga questo lo sa.

Poi improvviso è il suo sguardo. Timido, teso, osserva Kaoru dormire sicura tra le braccia calde di un Mistico Cavaliere che mai male le farà.

 

 

Vivi una storia insieme a lei

E poi, quando meno te l’aspetti, sei innamorato perso ormai dei suoi dolcissimi difetti

 

 

Continua quello sconosciuto, a narrare.  Narrare una storia, con il magico suono di quelle parole. Narra qualcosa che, sola Kouga Saejima, in quel preciso istante, carpire potrà.  

 

 

Se questo grande amore c’è

Tu lascialo scorrere da sé

Non vergognarti a dirle io vivo,

io vivo per te

 

“vivi di lei adesso che”

 

Io vivo per te.

Io vivo per lei.

 

 

Io vivo.

 

 

 

                                                                                                         

                                                                                                                             Fine

 

 

 

Ispirata palesemente al bellissimo episodio 11 (che finalmente ho visto), ed ambientata pochissimo dopo la fine di esso.

Ho cercato di immaginare una sorta di continuazione, subito dopo che Kaoru si appoggia e si lascia andare sulla spalla di Kouga, entrambi seduti su quella gradinata che fa davvero tanta poesia!

Un episodio quindi poetico, e sospirato fino all’ultimo (me completamente in estasi! *O*), che mi ha colpito non tanto per il bacio (in controluce e pure mezzo offuscato, per la miseria!), ma proprio per gli ultimi istanti della puntata, partendo da una Kaoru che si appoggia a Kouga per non cascare a terra tutta indebolita, passando per quel lui così impacciato che le cinge la vita con un braccio, e finendo poi con la bella pittrice che gli si accoccola sulla spalla, mentre il freddo cavaliere si fa sempre più imbarazzato! >___< Bellissima parte! E poi Zarba con le sue parole sottintese “Kouga, ha riacquistato la sua anima da poco. Falla sedere un po’!” mi ha fatto gioire! Quanto amo quell’anello saccente… !

L’ispirazione principale però, è venuta leggendo il testo di questa canzone, altrettanto poetica, che da subito mi ha convinto. “Vivo per lei” degli O.R.O., a tratti sembra parlare proprio di loro due. Quando dice “Lei è l’anima del sole”. La solarità spontanea di Kaoru così come la vede Kouga. “Acqua dolce contro il sale”. La dolcezza di lei che si scontra con il caratteraccio aspro di lui. “Col respiro suo più interno, mi scioglie l’inverno”. E’ palese che “l’inverno” di Kouga, pare sciogliersi un pochino quando lei gli sta accanto. “Non vergognarti a dirle io vivo”. Quel senso di vergogna, che lo blocca e che non gli fa amare incondizionatamente come forse vorrebbe.   

Spero tanto di avervi fatto ulteriormente sognare, anche se il merito di tutto ciò va solo ed esclusivamente al magnifico episodio, alla serie oramai da me osannata di Garo, e alla magia che ci regalano i suoi perenni e speciali protagonisti!

 

Con tanto affetto

                                                                                                              

                                                                                                           Botan

 

   
 
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