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Autore: Marlene Ludovikovna    03/06/2013    7 recensioni
Questa FanFiction racconta di una parte dell'ipotetico passato di King Schultz, di come lui sia arrivato a Django.
"“Dovresti aiutarmi a trovare degli uomini, poi li uccidiamo.” Disse il dottore fumando il sigaro.
“Oh, che progetto simpatico. Sei un cacciatore di taglie?” Chiese Hannerose.
“Si, e tu sei un sicario?”
“Si.” Rispose la ragazza.
“Vedi che abbiamo trovato entrambi la persona giusta.” Commentò King Schultz sistemandosi il cappello.
Hannerose Stroud rise. Aveva una risata cristallina, bellissima."
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il Dottor King Schultz aveva tre doti: una buona mira, fascino, senso di giustizia.

Anzi, ne aveva anche altre, ma erano quelle tre a dominare la sua vita.

Prima di diventare cacciatore di taglie, prima della tragedia di El Paso dove aveva perso sua moglie, Paula, non era così. Ma ormai si era abituato alla crudeltà della vita.

Spesso la sua vita era stata cambiata da degli incontri, alcuni meno piacevoli di altri.

La tragedia di El Paso l'aveva cambiata. In peggio, e adesso stava tornando lì. Nel luogo che aveva segnato la sua vita, dopo ben otto anni.

 

El Paso, Texas – 1856

Il dottore entrò in un saloon. Sembrava davvero fuori luogo, vestito come un nobile signore, eppure pareva sentirsi pienamente a suo agio.

Il saloon, era come tutti i saloon nel Texas: pieno zeppo di gente ubriaca e di prostitute.

“Ehi, bellezza! Cosa vuoi da bere?” Chiese una delle cameriere con uno spiccato accento tedesco.

Aveva capelli ramati e occhi castani dall'aria furba.

“Una birra, per cortesia, fraulein.” Rispose King Schultz con galanteria.

Lei gli diede la birra.

“Vi ho già vista da qualche parte...” Commentò il dottore scrutandola.

“Oh, io non ricordo. Comunque piacere, Hannerose Stroud.” Si presentò la ragazza accennando un inchino.

“Dottor King Schutlz.” Lui le baciò la mano.

Hannerose rise. Si comporta come se fossi una lady e non una puttana, pensò lei.

Portava un vestito rosa scollato con delle rouches sul petto.

Restò per un po' ad osservare King Schultz, incuriosita.

Il dottore fece un cenno al signor Hallaway, il proprietario del saloon.

“Posso parlare con questa gentile donzella?” Chiese Schultz.

Hallaway ridacchiò. “Parlarci? Parla pure quanto ti pare.”

“E potrei anche chiedervi se potrei parlarle in un posto più tranquillo tipo... fuori da qui? Anche se è davvero un locale grazioso.” Disse King Schultz.

“Sono cinquanta dollari per fartela all'aperto, doc.” Rispose Hallaway.

Il dottore assunse un sorriso nervoso. “Intendo solo parlare con la signorina, nulla di più.” Precisò.

Hallaway tese la mano. “Sono cinquanta dollari.”

King Schultz prese il portafogli. “Facciamo sessanta per il disturbo e arrivederci.”

Tese gentilmente il braccio alla ragazza. “Volete venire fraulein?”

La ragazza lo guardò con curiosità. “D'altronde avete pagato sesssanta dollari.” Fu il suo commento.

Il dottore rise.

Solo quando uscirono dal saloon lui riuscì a parlarle seriamente.

“Allora, cosa ha portato una signorina tedesca così carina a fare la valletta ad El Paso?” Chiese King Schultz.

“è una lunga storia...” Rispose lei restando sul vago.

Lui si guardò in giro pensieroso. “Mi piacciono le storie.” Disse, infine.

“Ah, be'. Contento tu.”

Lui la guardò come per esortarla a continuare.

“Quando avevo dodici anni la mia famiglia si è trasferita in America dalla Germania. A New York, precisamente. Sono parente da parte di mia madre della famiglia Von Schaft, solo che mia madre e mio padre non approvavano il fatto che avessero acquistato delle piantagioni nel sud. Così non mi volettero aiutare quando i miei genitori morirono.”

King Schultz aggrottò le sopracciglia pensieroso. “Mi dispiace.” Disse in tedesco.

Lei lo guardò disillusa e continuò il suo straziante racconto: “Mi ritrovai a New York, da sola all'età di tredici anni. Ma lì non era difficile trovare un lavoro. Insomma, c'è un giro di prostituzione da far paura.”

Questa volta il dottore rimane spiazzato.

“Benvenuto nel mio mondo, amico.” Disse lei con quello sguardo smaliziato.

Per un po' regnò il silenzio, poi Schultz lo interruppe dicendo: “Vuoi un sigaro?”

La ragazza sorrise. “Si grazie! Sono tedeschi?” Chiese.

“Mi dispiace deluderti, ma no. Sono americani.”

“Oh. Va bene lo stesso.”

Hannerose lo guardò intensamente. “Quindi tu avresti pagato sessanta dollari per offrirmi un sigaro?” Disse.

King Schultz sorrise. “Ho saputo... Ho saputo che ci sai fare con le armi.”

“Se permetti, io sono un genio, con le armi.”

Il dottore accennò una risata. “Meglio ancora.”

“Cosa vuoi da me?” Chiese Hannerose scocciata.

“Vuoi lavorare per me?” Dissse King Schultz.

“Dipende da quanto mi paghi e da che tipo di lavoro vuoi.”

“Dovresti aiutarmi a trovare degli uomini, poi li uccidiamo.” Rispose il dottore.

“Oh, che progetto simpatico. Sei un cacciatore di taglie?” Chiese la ragazza.

“Si, e tu sei un sicario?”

“Si.” Rispose la ragazza.

“Vedi che abbiamo trovato entrambi la persona giusta.” Commentò King Schultz.

Hannerose Stroud rise. Aveva una risata cristallina, bellissima.

“Quanto mi paghi?” Chiese lei.

“Ci dividiamo le taglie?”

“Una domanda.” Lui fece un cenno di asssenso e lei continuò: “Io ti sono indispensabile per tutto questo?”

“Non indispensabile, ma... Utile.” Rispose Schutlz.

“Allora potrei pretendere anche il sessanta per cento?”

King Schultz rise. “Credo proprio di no.”

“Be', allora vorrà dire che mi accontenterò....” Commentò la ragazza. “Comunque ci sto... Sempre meglio che stare da quel cazzone del vecchio Hallaway.”

Schultz annuì.

“Allora dove si va?” Chiese la ragazza.

“New York, partiamo oggi.”

E così si torna alle origini, eh. Bella merda. Pensò Hannerose pensando ad un modo per truffare il dottore e tenere tutti i soldi per sé. 


Allora... Questa è la mia seconda Fan Fiction, quindi siate clementi AHAHAH. <3 
Come alcuni avranno notato è basata su alcuni collegamenti:
- In Kil Bil vol.2 "The Bride" (Uma Thurman) viene seppellita viva da Budd in una tomba, ad El Paso. La lapide che c'è sopra è quella di Paula Schultz con date 1823-1848. Ho ipotizzato che potesse essere la moglie di King. 
- In Django quando Django dice che sua moglie si chiama Brumhilde Von Schaft, Schultz si meraviglia come se conoscesse il cognome Von Schaft o la famiglia stessa. 
Bene, detto questo spero che il primo capitolo vi sia piaciuto e ne pubblicherò un altro al più presto.  (Penso ogni lunedì in caso di ritardo mi scuso in anticipo).
Le recensioni e i consigli sono ben graditi. 
E... boh, niente. Ciao a tutti. ;-) 
   
 
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