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Autore: selrauhl    03/06/2013    2 recensioni
Hai mai ricevuto un messaggio strano o una chiamata persa da un numero sconosciuto?
Sai, una persona che va in giro anonimamente senza rivelare la propria identità?
Nelle normali circostanze i messaggi anonimi sarebbero destinati ad essere innocui.
Per spaventare qualche tuo amico o nasconderti perchè ti vergogni di te stesso.
Però, i testi che ricevo io non sono sul quei livelli. No.
La mia cartella dei messaggi è piena di numeri e lettere da un solo mittente.
Un mittente che mi guida in situazioni che sono questioni di vita o di morte.
-Signed Anonymous.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Sutton, svegliati!” Sentì mia sorella gridare da fuori la porta. Gemendo, seppellì la testa sotto il cuscino, nel tentativo di attutire i rumori dei suoi colpi sul legno.

“Lasciami stare!” Risposi attraverso il mio cuscino, forte abbastanza in modo che lei mi potesse sentire. Dio, non potrebbe cogliere il suggerimento?

“Zio Dom mi ha detto di svegliarti, siamo in ritardo per la scuola e tu devi darmi un passaggio!” Quasi piagnucolò. “Sutton, non vuoi che io perda questo test per avere dei crediti in più vero?”

Test. Questo è tutto quello di cui mia sorella è ossessionata. All'età di 15 anni, esami e compiti prendono la priorità su tutto per lei. Voglio dire, la maggior parte delle ragazze della sua età sarebbero a sclerare per il fatto che Zayn degli One Direction ha fatto qualcosa di nuovo ai capelli o a piangere perchè hanno preso i biglietti per una delle tappe del loro tour. Ma no, non la mia sorellina degenerata.

Comunque, io sono il completo opposto. Ho 17 anni, e non mi importa granchè della mia educazione. Questo particolare spiega perchè sono sempre fuori a divertirmi circondata da miei amici, ubriacandoci così tanto da non ricordarsi quasi niente il giorno dopo. Non definirei me stessa popolare, ma sono abbastanza conosciuta a scuola per il ragazzo con cui esco. Liam Kahn – il mio ragazzo diciottenne.

Mentre continuavo a tenere gli occhi chiusi sperando che mia sorella avrebbe smesso di dare colpi alla porta, il mio telefono vibrò, illuminando il comodino di quercia accanto al letto. Afferrandolo e portandolo sotto le coperte, lessi che avevo ricevuto un nuovo messaggio da, parlando del diavolo, Liam.


Buongiorno bellezza, mi stavo chiedendo se avevi intenzione di venire oggi? ;) xo

Ridacchiai tra me e me, dire che non mi piaceva la scuola era un po' limitato. In realtà, quasi tutti i giorni vado in città e faccio shopping per ore. Risposi velocemente:

Mia sorella mi farebbe letteralmente a pezzi se non venissi oggi. Incontriamoci nel parcheggio, nel mio solito posto? Xo

Rispose immediatamente:

Sicuro piccola, ci vediamo lì ;) xo

Sospirando pesantemente, decisi di uscire dal letto e salutare la figlia del diavolo che stava ancora piagnucolando fuori dalla porta come un cucciolo smarrito. Aprendo la porta, appoggiai entrambe le mani sui lati del muro, evitando che entrasse in camera mia.

“Dio Sutton, non sei ancora pronta. La scuola inizia tra 15 minuti e il mio test è di prima mattina..” Cominciò ad andare in iperventilazione e questo significava che dovevo darmi una mossa.

“Alex sarò pronta in cinque minuti cazzo.” Alzai gli occhi al cielo, e mi diressi verso il mio guardaroba.

“Bene, se non sarai pronta fra cinque minuti, zio Dom ha minacciato che ti metterà in punizione per una settimana!” La sentì borbottare, mentre camminava per il pianerottolo.

Chiudendomi la bocca, evitai di imprecare verso di lei e cominciai a frugare tra i miei vestiti. Alla fine optai per dei jeans blu scuro stretti, una leggera maglietta nera e una giaccia di jeans blu da mettere sopra il top. Aggiunsi una collana, un paio di occhiali da sole, infilai le mie ballerine e finalmente ero pronta. Avevo fatto la doccia la sera prima (grazie a Dio) e i miei capelli era già perfettamente ondulati per la giornata. Non preoccupandomi di rifare il letto, infilai i libri di cui avrei avuto bisogno per la scuola nella mia borsa nera di pelle. Insieme a un sacchetto con i trucchi, una scatola di mentine, una spazzola per capelli, alcune penne, una bottiglietta di profumo e, ovviamente, il mio iPhone.

Mentre camminavo giù per le scale, sentì mio zio Dom parlare con Alex. Quest'anno si sarebbe preso lui cura di noi, in quanto i miei genitori avevano deciso che era molto più importante andare in viaggio per il mondo e lasciare me e Alex a casa. Chissenefrega. Mio zio non riusciva mai a dire di no, e anche quando cercava di essere un bravo tutore era decisamente facile convincerlo a lasciarmi fare quello che volevo.

“Sutton, prendi le tue chiavi e andiamo.” Mia sorella mi diede una gomitata, gettandomi le chiavi e uscendo dalla porta alla velocità della luce. Inspirai pesantemente, cercando di non perdere il controllo. Sentì mio zio Dom avvicinarsi da dietro e appoggiare le mani sulle mie spalle.

“Buona giornata tesoro, e non saltare scuola oppure sarò davvero severo nei tuoi confronti.” Mi avvertì, baciando la parte posteriore della mia testa.

“Non lo farò.” Risposi guardandolo e seguì la mia sorellina fuori dalla porta.

___________


Lasciai la macchina nel mio solito posto, il parcheggio più vicino alle porte posteriori della nostra scuola superiore con 5 minuti di anticipo. Prima ancora di aver spento il motore, sentì mia sorella slacciarsi la cintura e correre fuori dal sedile del passeggero, precipitandosi alle porte di ingresso.
Nemmeno un grazie, stronzetta.

Mentre scendevo dalla macchina e la chiudevo, avvertì due mani circondare la mia vita.

“Hey sexy.” Una voce sussurrò nelle mie orecchie, facendomi sorridere come un'idiota. Mi girai di scatto per essere accolta da Liam e dalla sua squadra, sia di basket sia di calcio. Lasciatemelo dire, Liam viveva per lo sport.

“Hey.” Sussurrai in risposta nell'orecchio di Liam, e poi gli feci l'occhiolino. “Oh e ciao anche a tutti voi.” Aggiunsi, guardandoli in modo strano. Liam ovviamente notò che stava diventando troppo affollato, allora gli mormorò di andarsene.

“Quindi..” Mi spinse più vicina a lui. “Ora che siamo soli..” Non finì neanche di parlare in quanto appoggiai le labbra sopra le sue. Sentì le sue mani afferrarmi il sedere mentre avvolgevo le braccia attorno al suo collo per portarlo ancora più vicino. Il nostro bacio fu interrotto da qualcuno che si schiarì la gola accanto a noi. Quando entrambi ci girammo per vedere chi fosse, appresi di aver davanti la faccia del demonio. Miss Ryder, la mia professoressa di inglese.

“Sutton, che piacere vederti qua.” Mi prese in giro, chiaramente riferendosi al mio record di assenze. “Tuttavia, avrei preferito non essere accolta da questo intimo momento tra voi due subito dopo aver fatto colazione.”
Se solo schiaffeggiare una professoressa fosse permesso.

“Mi dispiace Miss Ryder, non succederà più.” Liam ridacchiò, con le mani ancora sulla mia vita.

“Mmmh” Alzò gli occhi al cielo. “Comunque Sutton, mi aspetto di vederti presente nella mia ora di inglese oggi, hai un sacco da recuperare non è vero?” La sua voce stridula continuò.

Evitando il contatto visivo con lei strinsi i denti. “Certo Miss Ryder, ci vedremo lì.”
Per sfortuna – aggiunsi nella mia testa.

“Bene!” Applaudì, continuando a darmi fastidio. “E farò in modo che questo..” Passo un lungo dito ossuto più volte tra me e Liam. “Non succeda più.”

“Certo Miss Ryder, buona giornata.” Disse Liam nel tono più derisorio che avessi mai sentito. Per coronare il tutto, le lanciò un occhiolino veloce che la fece incazzare ancora di più.

Perchè ogni volta che sei obbligato a non ridere, tutto è ancora più divertente? Cercai di trattenere le risate.

Senza dire nient'altro, se ne andò nell'altra direzione, lasciando me e Liam nelle nostre risate.

“Io odio quella donna cazzo” Mormorai amaramente nel momento in cui lei fu fuori dalla portata d'orecchio.

“Non preoccuparti di lei, cerca solo di fare la brava” Liam mi diede una pacca consolatoria sulla testa, facendomi ridere della sua stupidità. “Comunque, devo andare a vedere i ragazzi, ci vediamo dopo.”

“Certo di sicuro, ti raggiungo dopo la scuola giusto?” Chiesi dolcemente, baciandolo sulla guancia. Ricevetti una smorfia in risposta.

“Cosa c'è adesso?” Espirai, scrollando le spalle. Mi lancia quello sguardo solo quando nasconde qualcosa.

“Ho gli allenamente di basket e calcio stasera, e beh, per il resto della settimana a parte Venerdì.”


Ovviamente. Trovava sempre il tempo per allenamenti e feste, ma tutte le volte che si trattava di uscire noi due da soli era sempre stranamente occupato.

“Andrai alla festa di Nick questo Venerdì vero?”.. Nick era il migliore amico di Liam.

“Immagino di si..” Gli sorrisi.

“Bene, perchè non sarebbe stato lo stesso senza di te.” Mi baciò sulle labbra, e indietreggiò. “Ci vediamo presto piccola!” E così cominciò a correre in lontananza.

__________


Entrai a scuola, proprio quando la campanella suonò. Avevo fretta di andare alla mia prima lezione, così cominciai a camminare lungo il corridoio, impegnata a controllare alcuni tweet sul mio cellulare. Molti di questi erano lamentele su quanto presto la scuola iniziasse o di quanto fosse difficile alzarsi dal letto la mattina. Ridacchiai leggendone altri, senza prestare attenzione a quello che avevo di fronte a me.


Bum.



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allora prima di tutto vorrei dire che questa non è una mia storia ma piuttosto è una traduzione, ho chiesto all'autrice (@justbieberbeats) il permesso e lei ha acconsentito. 
posso dire che è una storia fantastica che ti prende in un modo assurdo dopo i primi capitoli, quindi leggetela e lasciate una recensione!
ho già il prossimo capitolo pronto e lo posterò appena avrò 2 o 3 recensioni, grazie mille!


link originale: 
http://justinbieberfanfiction.com/viewstory.php?sid=36025&warning=3

dove contattarmi: @avonsmccann

  
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