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Autore: Patetic Insanity    03/06/2013    1 recensioni
[MEJIBRAY]
L'unica ragazza che ha rapito il mio cuore.
[cit.]
Una song fic su EMILY, canzone dei MEJIBRAY che io personalmente amo^^
/!La song fic potrebbe contenere un po' della traduzione della canzone.
Genere: Sentimentale, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                 ●  The White Rose  ● 



Odio le rose. Sopratutto quelle bianche, troppo delicate, troppo pure... troppo vuote. Preferisco gli iris, molto più semplici e eleganti”. Questo è ciò che dicevo prima del suo arrivo, dell'arrivo di Emily. 
Era una ragazza dalla pelle molto pallida e bianca, sembrava porcellana, tanto che con un dito si poteva quasi 
infrangere” dalla fragilità. Aveva gli occhi molto chiari, sembravano bianchi; mentre i capelli erano sottili e biondi, di un biondo che tendeva al bianco. Le guance e le labbra erano rosso mela, e a guardarla da lontano sembrava davvero una rosa bianca.
Mi innamorai di lei la prima volta che la vidi, già, un amore a prima vista. Ne rimasi catturato sopratutto dal sorriso, anch'esso bianco e puro, ma allo stesso tempo dolorante: solo qualche mese dopo l'inizio della scuola seppi che Emily soffriva di cancro, e che stava morendo lentamente. I suoi capelli stavano cadendo, ma io la trovavo ancora così dannatamente affascinante. Ogni volta che mi vedeva mi salutava con il suo solito 
“Tsuzuku-kun”, che mi provocava un sorriso sincero sul viso. Ma sapevo che ciò non sarebbe durato al lungo a causa della grave malattia, quindi la invitai ad uscire con me; Emily accettò con il suo solito sorriso bianco e puro. Il luogo? Un luogo che non mi sarei mai aspettato: un campo di rose bianche.
Proprio quelle rose che io detestavo, mi avrebbero accompagnato con lei a quell'appuntamento. Sarebbero state 
l'atmosfera” del luogo. Ancora non ci credevo... avevo perso davvero la testa per Emily?

Nove e cinque di sera.
Io, vestito elegantemente (cosa alquanto strana), aspettavo Emily sotto casa sua. 

“Ehi!” - la chiamai da sotto il suo balcone - “Sei proprio lenta! Sai che ti sto' aspettando, Emi-chan?!”.
“Perdonami eh, non è colpa mia se noi donne ci impieghiamo più tempo per vestirci, Tsuzuku-kun!” - disse per tutta risposta.
Quando (finalmente) uscì, la vidi in tutto il suo splendore: aveva un vestito molto lungo di una seta quasi accecante, completamente bianco con pizzo nero. Rimasi a bocca aperta e arrossii visibilmente, ma lei non ci fece molto caso.
Camminammo per circa mezz'ora, fin quando non incontrammo sul nostro cammino un prato ricoperto da rose bianche.

Lo faccio solo per Emily, pensai. Mi sdraiai sul prato stando attento a non schiacciare le rose, mentre Emily si era appoggiata su una lastra di pietra molto grande, probabilmente era intenta a guardare le rose, ma in realtà non staccò gli occhi da me.
Neppure io staccai gli occhi da lei, seppur contro la mia volontà che in realtà voleva guardare il cielo stellato ed individuare le costellazioni ignorando completamente il campo di rose. 
Ad un certo punto lo sguardo di Emily si fissò su una stella cadente, portando anche il mio a guardarla. Che splendore.
Quella notte le stelle si vedevano perfettamente nonostante fossimo in pieno Inverno, e la cosa mi affascinava. 

“Tsuzuku-kun, ho leggermente freddo...” - mormorò la ragazza tremolante. 
Subito mi precipitai a porgerle la mia giacca nera, che le stava decisamente troppo grande. Risi; ed anche lei rise. 
Sentii che quella fu la notte più bella della mia vita, più bella perché passata con lei, l'unica donna che avesse mai potuto rubare il mio cuore. Ma nel giro di due giorni, tutto finì.
...
E' morta due giorni dopo il nostro appuntamento, alle undici di sera. Dopo la notizia della sua morte, decisi di passare un periodo della mia vita contemplando i ricordi, dolorosi e forti, troppo forti. 
Ogni giorno la cercavo, cercavo il suo “Tsuzuku-kun” ovunque. Ma non la trovavo, non riuscivo a trovare lei, quella rosa bianca che mi fece perdere la testa.
Poi, dopo quel periodo di smarrimento, riuscii a capire che una sua parte era posta in me. La sentivo vicina, vicina alla mia anima. E così non mi sentii mai più solo.

Ma questo è solo un piccolo segreto che ormai è dentro allo scrigno del passato, di cui la chiave è andata persa ma che conserverà per sempre il ricordo. 


NdA:
Inizio col dire che prima avevo una differente storia da quella che ho scritto adesso, però alla fine devo dire che mi ritengo davvero soddisfatta.
Vedere il piccolo (?) Tsuzuku innamorato non è il sogno di ogni j-rocker, no? 

Una song fic tratta da EMILY dei MEJIBRAY (di cui ahimè, non c'è ancora una sezione .3.).
Spero piaccia e che recensiate^^
Addeu ~

 
  
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