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Autore: Darknessgirl    04/06/2013    16 recensioni
Era una ragazza come tante, passava la maggior parte del tempo con i suoi migliori amici Chloe e Johnny, erano considerati gli sfigati della scuola, ma loro sapevano ugualmente come divertirsi.
Durante il campeggio estivo però succederà qualcosa che rivolterà totalmente la vita di Lucy.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allungai il braccio per spegnere quell'oggetto fastidioso che rimbombava nelle mie orecchie.
Mi alzai faticosamente dal letto, avrei giurato di averlo sentito dire "Rimani qui con me Lucy ti terrò al sicuro", sbuffai mentalmente, ricordandomi che quel giorno avrei avuto un compito di matematica, materia incomprensibile per me.
Mi chiusi in bagno e mi feci una doccia, contemplando i problemi della vita, soprattutto della mia.
Dopo essermi vestita, scesi giù in cucina, lì trovai mia madre che come ogni mattina aveva preparato un tavolo pieno di roba da mangiare, pur sapendo che io la mattina non mangio nulla.
"Buongiorno" disse guardandomi sorridente.
Alzai il capo in cenno di saluto.
"Dai tesoro, pochi giorni e sarai in vacanza" disse catturando la mia attenzione.
"Saranno anche pochi giorni ma io non ce la faccio, non vedo l'ora di partire e andare al camping" dissi mordicchiando una brioche.
Mi cadde l'occhio sull'orologio proprio sopra la testa di mia madre che segnava le 7:40 di mattina, il che significava che ero in ritardo di dieci minuti.
Diedi un bacio veloce a mia madre e uscii di casa correndo.
Sperai che l'autobus non fosse ancora passato e mi tranquillizzai quando vidi le oche del terzo anno parlare tranquillamente in fermata, ciò significava che l'auto ancora non era passato, ringraziai dio inviando un veloce bacio al vento.
Mi sedetti sulla piccola staccionata e orecchiai un po' la conversazione delle oche.
"Ieri mi ha guardata per circa dieci secondi, è stato bellissimo, vi rendete conto ha guardato proprio me" disse una delle tre.
"Vorrei tanto essere Wendy Cooper, sia per la sua popolarità sia per il fatto che sta con Justin Bieber" rispose un'altra.
Argomento del giorno: Justin Bieber.
Oh aspetta, era anche quello di ieri, l'altro ieri e l'altro ieri ancora, parlano solo di quello.
Non nego che non mi dispiacerebbe avere attenzioni da Justin, cavolo è un figo da paura e è il quarterback della squadra di rugby, ma è il ragazzo più popolare della scuola e non mi rivolgerebbe mai la parola.
Fortunatamente l'autobus mi salvò la vita, evitandomi un' altro discorso sullo sguardo profondo di Justin Bieber.
Arrivata a scuola, andai da Chloe, la mia migliore amica.
"Ehi Chloe" dissi interrompendola, si stava scambiando sguardi amorosi con...il suo cellulare.
"Ciao Lucy" disse sorridendomi.
Eravamo solo noi due e Johnny, non facevamo parte di nessun gruppo, sempre stato così fin dalle elementari, tutti ci evitavano.
Ma non è un problema, spieghiamoci, meglio soli che male accompagnati diceva il proverbio no?
Vidi Johnny arrivare da lontano, lui era un bellissimo ragazzo e potrebbe essere stato anche popolare se la sua timidezza con le ragazze non gli giocava brutti scherzi - in poche parole - non sapeva rimorchiare.
L'abbiamo conosciuto il primo anno di liceo, ci provava con Chloe ma con scarso risultato e infine siamo diventati buoni amici.
"Ehi ragazze" attirò la nostra attenzione mostrando uno dei suoi bellissimi sorrisi.
"Ciao John" lo salutò Chloe, io alzai semplicemente il capo in segno di saluto, così almeno non avrei sforzato le mie corde vocali.
Secondo me è un vantaggio essere gli sfigati della scuola, tutti ti evitano, meno idioti a cui parlare e più divertimento, perchè insomma che ne sapete voi che noi sfigati non ci divertiamo?
Suonò la campanella e mi avviai nella classe di matematica, pregai il signore affinchè mi portasse fortuna per il compito, un altro votaccio non me lo sarei potuta permettere.
Durante la pausa pranzo, mi diressi prima in bagno per rinfrescarmi il viso e sistemarmi un po' i capelli, visto che durante il compito li avevo torturati.
Mi diressi in mensa, ma appena entrai Wendy mi rovesciò un bicchiere di roba vegetariana - che solo lei sa cosa c'è dentro - addosso.
"Oddio scusami, non l'ho fatto apposta, ma devo ammettere che ora la tua maglietta è più carina" disse ridacchiando insieme alle sue ochette.
"Qual è il tuo problema Wendy?" chiesi mantenendo la calma, sapevo che se le avessi tirato un pugno in pieno viso avrei sprecato solo del tempo, quindi mi trattenni.
"Sei tu il mio problema, non riesco a comprendere perchè esistano ancora persone come te nella mia scuola" disse dandosi delle arie.
Mi accorsi intanto che tutti gli sguardi erano puntati su di noi persino quello di - Ehi sono il più figo e lo so - Justin.
"Se non ti dispiace" dissi ignorandola dirigendomi da Chloe e Johnny.
"Ora non piangere però" ribattè lei ridendo, io la ignorai semplicemente.
Tutti ripresero a farsi i fatti loro e io mi sedetti al tavolo.
"Ignorala" disse Chloe guardandomi.
"E' quello che ho fatto, sennò ora la sarebbero venuta a prendere con l'ambulanza" risposi ridendo.
Rubai il budino al cioccolato - di cui ne andavo pazza - dal vassoio di John.
Mentre lo mangiavo, incontrai lo sguardo di Justin, ma lo dissolse immediatamente.
Non mi aveva mai guardata, forse mi stava solo deridendo mentalmente, infondo perche mai mi avrebbe dovuto guardare?

 

Chapter One

 



Allungai il braccio per spegnere quell'oggetto fastidioso che rimbombava nelle mie orecchie. Mi alzai faticosamente dal letto, avrei giurato di averlo sentito dire "Rimani qui con me Lucy ti terrò al sicuro", sbuffai mentalmente, ricordandomi che quel giorno avrei avuto un compito di matematica, materia incomprensibile per me. Mi chiusi in bagno e mi feci una doccia, contemplando i problemi della vita, soprattutto della mia. Dopo essermi vestita, scesi giù in cucina, lì trovai mia madre che come ogni mattina aveva preparato un tavolo pieno di roba da mangiare, pur sapendo che io la mattina non mangio nulla.

"Buongiorno" disse guardandomi sorridente.

Alzai il capo in cenno di saluto.

"Dai tesoro, pochi giorni e sarai in vacanza" disse catturando la mia attenzione.

"Saranno anche pochi giorni ma io non ce la faccio, non vedo l'ora di partire e andare al camping" dissi mordicchiando una brioche.

Mi cadde l'occhio sull'orologio proprio sopra la testa di mia madre che segnava le 7:40 di mattina, il che significava che ero in ritardo di dieci minuti. Diedi un bacio veloce a mia madre e uscii di casa correndo. Sperai che l'autobus non fosse ancora passato e mi tranquillizzai quando vidi le oche del terzo anno parlare tranquillamente in fermata, ciò significava che ancora non era passato, ringraziai dio inviando un veloce bacio al vento. Mi sedetti sulla piccola staccionata e orecchiai un po' la conversazione delle oche.

"Ieri mi ha guardata per circa dieci secondi, è stato bellissimo, vi rendete conto ha guardato proprio me" disse una delle tre.

"Vorrei tanto essere Wendy Cooper, sia per la sua popolarità sia per il fatto che sta con Justin Bieber" rispose un'altra.

Argomento del giorno: Justin Bieber.

Oh aspetta, era anche quello di ieri, l'altro ieri e l'altro ieri ancora, parlano solo di quello. Non nego che non mi dispiacerebbe avere attenzioni da Justin, cavolo è un figo da paura e è il quarterback della squadra di rugby, ma è il ragazzo più popolare della scuola e non mi rivolgerebbe mai la parola. Fortunatamente l'autobus mi salvò la vita, evitandomi un' altro discorso sullo sguardo profondo di Justin Bieber.


Arrivata a scuola, andai da Chloe, la mia migliore amica.

"Ehi Chloe" dissi interrompendola, si stava scambiando sguardi amorosi con...il suo cellulare.

"Ciao Lucy" disse sorridendomi.

Eravamo solo noi due e Johnny, non facevamo parte di nessun gruppo, sempre stato così fin dalle elementari, tutti ci evitavano. Ma non è un problema, spieghiamoci, meglio soli che male accompagnati diceva il proverbio no?

Vidi Johnny arrivare da lontano, lui era un bellissimo ragazzo e potrebbe essere stato anche popolare se la sua timidezza con le ragazze non gli giocava brutti scherzi - in poche parole - non sapeva rimorchiare. L'avevamo conosciuto il primo anno di liceo, ci provava con Chloe ma con scarso risultato e infine siamo diventati buoni amici.

"Ehi ragazze" attirò la nostra attenzione mostrando uno dei suoi bellissimi sorrisi.

"Ciao John" lo salutò Chloe, io alzai semplicemente il capo in segno di saluto, così almeno non avrei sforzato le mie corde vocali.

Secondo me è un vantaggio essere gli sfigati della scuola, tutti ti evitano, meno idioti a cui parlare e più divertimento, perchè insomma che ne sapete voi che noi sfigati non ci divertiamo? Suonò la campanella e mi avviai nella classe di matematica, pregai il signore affinchè mi portasse fortuna per il compito, un altro votaccio non me lo sarei potuta permettere.

Durante la pausa pranzo, mi diressi prima in bagno per rinfrescarmi il viso e sistemarmi un po' i capelli, visto che durante il compito li avevo torturati. Mi diressi in mensa, ma appena entrai Wendy mi rovesciò un bicchiere di roba vegetariana - che solo lei sa cosa c'è dentro - addosso.

"Oddio scusami, non l'ho fatto apposta, ma devo ammettere che ora la tua maglietta è più carina" disse ridacchiando insieme alle sue ochette.

"Qual è il tuo problema Wendy?" chiesi mantenendo la calma, sapevo che se le avessi tirato un pugno in pieno viso avrei sprecato solo del tempo, quindi mi trattenni.

"Sei tu il mio problema, non riesco a comprendere perchè esistano ancora persone come te nella mia scuola" disse dandosi delle arie.

Mi accorsi intanto che tutti gli sguardi erano puntati su di noi persino quello di - Ehi sono il più figo e lo so - Justin.

"Se non ti dispiace" dissi ignorandola dirigendomi da Chloe e Johnny.

"Ora non piangere però, sfigata" ribattè lei ridendo, io la ignorai semplicemente.

Tutti ripresero a farsi i fatti loro e io mi sedetti al tavolo.

"Ignorala" disse Chloe guardandomi.

"E' quello che ho fatto, sennò ora la sarebbero venuta a prendere con l'ambulanza" risposi ridendo.

Rubai il budino al cioccolato - di cui ne andavo pazza - dal vassoio di John. Mentre lo mangiavo, incontrai lo sguardo di Justin, ma lo dissolse immediatamente.

Non mi aveva mai guardata, forse mi stava solo deridendo mentalmente, infondo perche mai mi avrebbe dovuto guardare?

 

Ciao a tutte voi lettrici, grazie per aver letto il capitolo, è una nuova storia e spero che piaccia come le altre che ho scritto, in questa storia ci spero di più, anche perchè ci tengo molto, cercherò di aggiornare il più presto possibile e che dire, lascio a voi i commenti..

 

  
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